Categoria: Giovani

  • ADOLESCENTI E GIOVANI: NUOVE SFIDE CONTEMPORANEE

    Fondazione per la famiglia Edith Stein

    Nel 2022 i consultori della Fondazione per la famiglia Edith Stein Onlus (con sedi a Bresso, Cinisello Balsamo, Desio e Seregno) hanno accolto 4136 persone per richieste psicologiche, pedagogiche, sociali e sanitarie. Di queste, 1757, il 42,5%, hanno meno di 35 anni. Negli ultimi due anni si è abbassata notevolmente l’età media di chi bussa alle porte dei consultori familiari. La fascia degli adolescenti e giovani ha avuto un sensibile incremento, che merita un approfondimento.

    L’appello dell’Arcivescovo Delpini del febbraio 2021 ha parlato con preoccupazione dell’“emergenza educativa”. La Pastorale Giovanile della Diocesi di Milano ha promosso per il 2021-2022 un “anno straordinario degli adolescenti” e ha stimolato la creazione di reti territoriali (proposta della “cordata educativa”).

    Che cosa sta succedendo? Certamente la pandemia ha avuto un impatto fortissimo soprattutto su coloro che sono nell’età evolutiva, limitando la socialità e distorcendo le tradizionali occasioni di crescita nelle relazioni, a scuola, in oratorio, nello sport. Questo turbamento imprevisto e improvviso ha fatto esplodere fragilità già esistenti, strettamente connesse con l’età, ma ulteriormente amplificate dal “cambiamento d’epoca”. La continua rapida trasformazione della realtà e della sensibilità sfida le generazioni adulte, le quali non sempre sembrano avere criteri interpretativi e strumenti adeguati per affrontare il cambiamento con serenità evangelica.

    Tra le pressanti sfide culturali e sociali emerge la cosiddetta “questione gender”, su cui la stessa Diocesi di Milano sta dedicando energie per la formazione. Anche nei nostri consultori, accanto ai problemi dell’ansia, del ritiro sociale o delle difficoltà relazionali vissute nel tempo pandemico si registra un’evidente crescita del disagio relativo alla ricerca di identità. È un fenomeno delicato e complesso e non può essere liquidato con un giudizio frettoloso: riguarda le persone, investe le famiglie, interpella pertanto i cristiani, anche direttamente. Per questo la Fondazione per la famiglia Edith Stein Onlus si sta impegnando nella formazione dei propri operatori su questo tema ed è disponibile ad approfondirlo anche nelle Parrocchie e negli oratori.

    Il consultorio decanale è a Desio, Corso Italia, 112 (0362629193desio@fondazioneedithstein.it)

  • Non è solo violenza

    Non è solo violenza

    La vita dei detenuti del carcere minorile raccontata da don Claudio Burgio

    Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, ha raccontato ai giovani come spesso, dietro situazioni di violenza dei ragazzi detenuti, ci siano situazioni di disagio, ingiustizie o paure. Ha invitato i giovani a prendere in mano la propria vita, a fare delle scelte e a domandarsi come possono comportarsi di fronte alle ingiustizie.

    Chi è don Claudio?

    Don Claudio Burgio, sacerdote della diocesi di Milano, è il fondatore dell’associazione Kayros, che si occupa di comunità di accoglienza per minori, ed è il
    cappellano dell’Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria”. L’istituto
    accoglie detenuti dai 14 ai 20 anni che hanno commesso dei reati prima della
    maggiore età.

    Sabato 21 gennaio don Claudio era presente a Desio presso “IL CENTRO”, invitato dall’Azione Cattolica, per raccontare ai giovani la violenza vissuta dai loro coetanei e il tema della scelta.

    Cosa si nasconde dietro la violenza minorile?

    Tanti sono i giovani che hanno vissuto episodi di violenza o situazioni difficili
    prima di entrare nel carcere. Don Claudio racconta che molto spesso la violenza che questi ragazzi manifestano nasce da un’ingiustizia che hanno vissuto, diventa strumento per nascondere una propria debolezza, come sfogo per la rabbia di non essere capiti, di non essere ascoltati, di non avere dei luoghi adatti in cui poter vivere serenamente. Dietro queste storie ci sono delle persone da incontrare, conoscere e aiutare; don Claudio ha fissato questo scopo: conoscere, capire e andare in profondità nella vita dei ragazzi che gli sono affidati.

    Cosa possono fare i giovani?

    Il percorso di riabilitazione dei ragazzi detenuti è una loro scelta. Don Claudio racconta che all’interno del carcere la riabilitazione viene a partire dai ragazzi stessi, che hanno il coraggio di farsi domande, prendere in mano la propria vita, fare delle scelte, cosa che può anche richiedere molto tempo.

    Così come loro anche tutti i giovani devono scegliere cosa fare della propria vita.
    Troppo spesso la paura di non essere all’altezza o di quello che potrebbe capitare porta ad essere, come dice il papa “giovani-divano”, giovani che non prendono decisioni e non scelgono.

    Cosa può fare la Chiesa?

    Don Claudio ha lasciato anche qualche provocazione, per riflettere sulle situazioni difficili che alcuni giovani vivono da cui poi può scaturire la violenza. Noi cristiani siamo solo teoria e morale o sappiamo applicare ciò che professiamo nella vita di tutti i giorni? La comunità cristiana come si comporta di fronte alle situazioni di ingiustizia e alla violenza? Cosa concretamente è possibile fare?

    Alessio Malberti

  • Oratorio, una “missione” senza muri

    Oratorio, una “missione” senza muri

    SETTIMANA DELL’EDUCAZIONE

    La Settimana dell’Educazione 2023 termina con la Messa degli oratori lunedì 30 gennaio 2023, in comunione con tutta la Diocesi, nella chiesa di San Giovanni Battista alle ore 20,30.

    L’appuntamento con l’Assemblea ci motiverà e ci rinsalderà nel compito educativo, ci spingerà a guardare nel profondo alla vita dei ragazzi e delle ragazze per servirli con ancora più dedizione. Nei giorni successivi individueremo una “missione”che può essere un cambio di mentalità, una scelta di fondo, un obiettivo, la definizione di uno stile, un cambio di passo o un passo nuovo da realizzare nei prossimi mesi per andare incontro alla vita dei ragazzi e delle ragazze, “senza muri”, accogliendo l’ospitalità come criterio fondante dell’oratorio.

  • Giovani in cammino

    Giovani in cammino

    Entriamo alla scoperta del “Gruppo Giovani” della nostra comunità e del cammino che stanno percorrendo.

    Chi sono i giovani?

    All’interno della complessa “struttura” e divisione dei cammini è difficile connotare il “Gruppo Giovani”, perché spesso si intendono tutti i ragazzi , da quelli delle medie/superiori a chi si affaccia nel mondo del lavoro, ma allora chi sono i veri e
    propri giovani? Il gruppo dei giovani è composto dai ragazzi che hanno dai 20 a
    30 anni, tra i più diversi, qualcuno lavora stabilmente, altri studiano, qualcuno fa
    entrambi,… A Desio il gruppo giovani è composto da oltre 50 ragazzi..

    Dove sono nella nostra comunità? Cosa fanno?

    Nella nostra comunità alcuni giovani sono impegnati nelle attività degli oratori, come educatori, altri fanno parte di attività di animazione, aiuto nelle attività quotidiane e straordinarie,…

    L’essere al servizio però non è di certo sufficiente per vivere un cammino di fede,
    anzi più di altri hanno bisogno di essere formati e camminare per aiutare chi a
    loro viene affidato.

    Che cammino stanno svolgendo?

    Il cuore del percorso dei giovani di quest’anno è il corso di teologia, adattato per i giovani, pper i giovani, intitolato “L’avventura del credere”, preparato dal Seminario Arcivescovile di Milano. Il corso si svolge mensilmente, sono in tutto 6 incontri, a Cesano Maderno la domenica sera. Durante queste “lezioni”, tenute dai professori del seminario di Venegono, si trattano in pillole argomenti teologici, tra cui il Vangelo, la Rivelazione, il Mistero di Dio, la natura di Gesù, l’uomo e la missione della Chiesa.

    Questi incontri sono intervallati da momenti di ripresa degli argomenti trattati
    per entrare nel vivo delle tematiche e provare a sciogliere dei dubbi o delle
    perplessità.

    Oltre a questa formazione più “tecnica” c’è il cammino insieme alla chiesa, che
    segue l’anno liturgico, come i momenti di preghiera nei tempi forti di Avvento e Quaresima, le confessioni comunitarie in preparazione a Natale, Pasqua,…

    Un’ultima tappa, non poco importante di quest’anno, è la preparazione della GMG
    che si svolgerà a Lisbona 2023.

    Cosa può fare la comunità, in particolare gli adulti, per i giovani?

    Come ricorda anche il papa nella Christus Vivit “I giovani hanno bisogno di essere
    rispettati nella loro libertà, ma hanno bisogno anche di essere accompagnati”, ovvero i ragazzi hanno bisogno di qualcuno che li sappia ascoltare, che gli dia un esempio, che sia una guida e che li aiuti a districarsi nei passaggi della vita, sempre rispettando la loro libertà.

    Alessio Malberti

  • Allenati alla pace

    Allenati alla pace

    Festa della Pace – Zona 5

    21 gennaio 2023
    Desio – Centro parrocchiale, via Conciliazione 15

    Programma

    • 15.30 accoglienza e introduzione
    • 16.30 ACR: giochi e laboratori
      Adulti: incontro con Fabio Pizzul
    • 18.30 preghiera con tutti i settori
    • 19.15 apericena in condivisione

    a seguire incontro per i giovanissimi con don Claudio Burgio

    Chi arriva in macchina può parcheggiare in via Grandi

    Viene richiesto un contributo di partecipazione di 1€ per ACR e giovanissimi, 2€ per adulti

    Suddivisione apericena ACR e adulti: salato (decanti di Vimercate e Monza), dolce (decanati di
    Carate e Seregno-Seveso), bibite (decanati di Lissone e Cantù). Giovanissimi secondo le
    indicazioni dei propri educatori.

    Per informazioni e iscrizioni:

    ACR: Andrea Formica 3452131719 o andrea.formica94@gmail.com
    Giovanissimi: Elia Gaviraghi 3201925338
    Adulti: Stefania Radaelli 3289136820 o sradaelli75@gmail.com

  • IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023: per sopperire ai costi della GMG che si terrà a Lisbona nel 2023 i giovani della città di Desio stanno organizzando delle attività di autofinanziamento

    Dal 1 al 6 agosto 2023, con un anno di ritardo a causa della pandemia, la città di Lisbona ospiterà la 37° Giornata Mondiale della Gioventù, un momento di incontro e spiritualità organizzato per tutti i ragazzi e giovani di tutto il mondo.

    Anche i giovani di Desio vi prenderanno parte, un gruppo di oltre 40 ragazzi si sta preparando a partecipare. Partenza fissata per il 31 luglio 2023, pullman verso Lourdes e poi dopo Lisbona, un viaggio di oltre 2000 chilometri per andare incontro all’altro, per pregare insieme ai fratelli di tutto il mondo. Tutto molto bello, ma per andare bisogna anche coprire i costi del viaggio e della GMG, che non sono per niente indifferenti, soprattutto per un giovane che studia o che si è appena affacciato al mondo del lavoro.

    Allora cosa si può fare? La soluzione è l’autofinanziamento, attraverso alcune attività tra cui la vendita delle torte, l’organizzazione di serate e tornei ed altre attività i giovani si impegnano e dedicano il tempo per raccogliere e autofinanziare il loro viaggio a Lisbona.

    Qualcosa è già stato fatto, il 6 dicembre, fuori dalla basilica è stata fatta una prima vendita di, il 7 gennaio è stato organizzato un pomeriggio con tornei e aperitivo per i preadolescenti. Altre attività verranno fatto anche in futuro, come cene a tema, banchi vendita e molto altro.

    Alessio Malberti

  • La Luce che dona la Pace

    La Luce che dona la Pace

    La luce della Pace è arrivata nella nostra città sabato 17 dicembre.

    Che cos’è la luce della Pace?

    Nella grotta della Natività vi è una lampada sempre accesa. Ogni anno, a dicembre,
    da questa luce, ne vengono accese altre portate in tutto il pianeta come simbolo di
    pace.

    Chi l’ha ricevuta e portata quest’anno?

    La luce nel 2022 è stata consegnata agli scout Ucraini, segno che nonostante la
    guerra lo scoutismo ucraino continua e vuole più che mai portare la luce della Pace in una terra di guerra.

    Come è giunta nelle nostre parrocchie?

    Anche in tutte le nostre parrocchie è arrivata la luce della Pace. Adolescenti, 18/19enni e giovani sono partiti in bicicletta la sera di sabato 17 dicembre dalla chiesa dei SS. Pietro e Paolo e tappa dopo tappa hanno portato questo segno di pace in tutte le parrocchie di Desio.

  • Con e per gli altri: i 18/19enni con i City Angels a Monza

    Con e per gli altri: i 18/19enni con i City Angels a Monza

    A Monza coi City Angels tra i senzatetto: «Voi siete i supereroi della notte, grazie per quello che fate e che ci avete fatto vedere e vivere con questo servizio»

    Abbiamo incontrato i supereroi della notte, che vestono di rosso (e non solo a Natale!). In dormitorio e per le strade di Monza (e dintorni) un gruppo di una trentina di giovani ragazzi e ragazze 18/19enni della Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino di Desio ha voluto «sporcarsi le mani» e andare in alcune sere di novembre a Monza, al dormitorio e nel centro per aiutare gli angeli della città a portare conforto, una coperta e un tè caldo ai senza tetto.

    La proposta si inserisce all’interno di un percorso di comunità, coordinato dall’equipe di pastorale giovanile di Desio, coordinata dal responsabile, don Pietro Cibra.

    Franco Castoldi, l’educatore che aiuta a seguire la formazione e il cammino di questi giovani, ha affermato: «Ringrazio davvero per la disponibilità i City Angels, ringrazio gli utenti (i senzatetto, ndr) per l’umanità e la testimonianza che si è offerta a noi, che non lasciano indifferenti e ringrazio voi per esservi messi in gioco in questo modo».

    I City Angels sono un’associazione di volontariato fondata nel 1994 a Milano da Mario Furlan. Aiutano i senzatetto e contrastano il crimine in Italia e in Svizzera. Sono state diverse le reazioni e le emozioni
    che hanno suscitato nei ragazzi: «Ti segna vedere una cosa del genere dal vivo. Grazie ancora per essere stati insieme a noi e ad averci accompagnato». E ancora «Mi sono sentito utile ad aiutare e fare il mio piccolo per far sentire bene gli utenti della strada».

    Qualcuno ha notato come nella quotidianità siano figure che a malapena si notano, non c’è possibilità di istituire un rapporto: «Sono però persone, con nome e cognome e voi gli date umanità con la vostra visita
    e il vostro ascolto. Vedrò il mondo con occhi diversi, grazie». Essere City Angels è uno stile di vita: «Per noi è una seconda famiglia – hanno ribadito i volontari – Grazie per essere venuti, non è vero che i giovani non hanno voglia di fare nulla o di uscire di casa. Siete la testimonianza che la solidarietà umana c’è. Portate questa esperienza nel cuore e nella vostra vita».

    Eleonora Murero

  • Uomini “strani” che dicono sì a Dio

    Uomini “strani” che dicono sì a Dio

    Veglia missionaria e consegna della regola di vita dei 19enni

    Sabato 22, nel Duomo a Milano, si è tenuta la Veglia Missionaria e la Redditio Symboli.
    L’arcivescovo Mario ha voluto sottolineare che in un mondo che cambia, i cristiani, conosciuto Gesù, non possono rimanere indifferenti al suo messaggio.

    Durante la Veglia Missionaria, svolta nella sera del 22 ottobre, l’arcivescovo ha consegnato il mandato missionario, insieme ad un crocifisso, a coloro che stanno per intraprendere un viaggio in missione nel mondo. Sono stati poi accolti i missionari che, al contrario, verranno a svolgere servizio nella nostra diocesi provenienti da altre parti del mondo e gli è stata consegnata la lettera Pastorale.
    Durante la celebrazione si è svolta anche la consegna della Regola di Vita, ultima tappa del cammino 18/19enni. I ragazzi, provenienti da tutta la diocesi, tra cui 4 giovani della nostra Comunità Pastorale, hanno consegnato nelle mani dell’arcivescovo i loro propositi e regole per vivere la loro vita di fede.

    “Non vi sentite un po’ strani voi, che avete preso coraggio e scritto la vostra regola di vita?”, così esordisce l’arcivescovo nell’omelia rivolgendosi prima ai ragazzi che consegnano la regola di vita e poi, parimenti, verso i missionari “Non vi sentite un po’ strani voi, […] che ora partite per paesi stranieri, condizioni disagiate, lingue difficili?”. Allora perché lo si fa ancora così quando la società è cambiata? Perché “Abbiamo riconosciuto la presenza che trasfigura i nostri pensieri e la nostra vita, abbiamo incontrato Gesù e abbiamo accolto l’invito […]” e “Siamo incaricati di una Profezia, siamo missione” con lo scopo di fare “un mondo migliore”. Uno sguardo è andato anche verso la pace, ricordando che molti paesi sono straziati dalla guerra, dove diventa difficile o impossibile portare il Vangelo, realtà di cui non si può rimanere indifferenti.

    Alessio Malberti

  • Veglia missionaria diocesana con la Redditio Symboli

    Veglia missionaria diocesana con la Redditio Symboli

    Sabato 22 ottobre 2022, alle ore 20.45, in Duomo sarà celebrata la Veglia missionaria diocesana. All’interno della celebrazione avverrà il gesto della consegna della Regola di vita nelle mani dell’Arcivescovo.

    Quest’anno la Veglia ha per titolo: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore” (Nm 11,29), riprendendo l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino.

    I 19enni ed i giovani testimonieranno il dono della fede attraverso la consegna della Regola di vita nelle mani del nostro Arcivescovo; di seguito avverrà la consegna del Crocefisso per i missionari partenti e, infine, avverrà il momento dell’accoglienza di quanti sono introdotti nella nostra Diocesi.

    Vivere insieme questa celebrazione è occasione per promuovere tra i giovani la sensibilità missionaria e aiuterà tutti i credenti a riconoscersi, come suggerisce Papa Francesco, “Profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra” (Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2022 «Di me sarete testimoni» – At 1,8).
    Insieme, invocheremo lo Spirito affinché ci dia la forza di annunciare la bellezza del Vangelo in ogni ambito della vita quotidiana: in università, al lavoro, nella società, tra gli amici… oppure in terre lontane.