Categoria: Pastorale giovanile

  • I ragazzi scelgono, i genitori affidano, gli educatori accompagnano

    Mettete 80 ragazzi, 160 genitori, un prete, un’ausiliaria, una mamma e 18 educatori in basilica domenica 15 gennaio…
    Chi sono? Che cosa ci fanno?

    Sono i ragazzi, supportati da famiglie ed educatori, che hanno aderito alla proposta di un cammino di fede che faccia da raccordo tra la Cresima e la Professione di fede.

    Si tratta di ragazzi che, non più di quattro mesi fa, si sono trovati davanti a un passaggio di vita e di fede: l’ingresso nella scuola secondaria e l’aver ricevuto tutti i Sacramenti dell’iniziazione cristiana.

    Dopo la Cresima i ragazzi hanno avuto la possibilità di decidere se fermarsi nel cammino di fede o continuarlo, se scartare i doni dello Spirito Santo o metterli in un cassetto. Quelli presenti hanno deciso di continuarlo e di permettere allo Spirito di agire in loro.

    La proposta è stata fatta in tre oratori, Beata Vergine Immacolata, SS. Pietro e Paolo e San Pio X, dove si riuniscono ragazzi provenienti da varie parrocchie.
    I ragazzi hanno scelto a quale gruppo unirsi per comodità di luogo e orario o, semplicemente, per i nuovi amici che hanno incontrato a scuola.

    Gli educatori dei cinque oratori si sono messi a servizio mescolandosi fra loro e, come già avvenuto per le esperienze estive, proponendo un orizzonte profetico di comunione.

    Tra ottobre e novembre la catechesi si è concentrata su due grandi temi: la scelta di vivere da cristiani e il gruppo come supporto alle esperienze di vita e di fede.

    A dicembre si sono preparati al Natale, riflettendo sul fatto che occorre decidere da che parte stare davanti a Gesù, esattamente come hanno fatto i personaggi del Vangelo.

    Hanno poi vissuto l’esperienza del “RitirONE”, con uno sguardo sul mondo e coinvolgendosi in prima persona per i suoi bisogni. Ogni ragazzo e famiglia ha donato una coppia di asciugamani per gli ospiti della Casa della Carità di Milano, che ha risposto con i ringraziamenti e un insegnamento tratto dalla vita che lì si svolge quotidianamente.

    Ora, dopo i primi “esperimenti” da preadolescenti, si tratta di consolidare il cammino con una scelta da dichiarare davanti alla Comunità cristiana: continuare il percorso di catechesi, non più come “piccoli” ma responsabili in prima persona, identificandosi con Gesù dodicenne nel Tempio.

    Ed ecco che domenica alla Messa ragazzi e genitori si siedono insieme sulla stessa panca simbolicamente per “l’ultima volta”.

    I genitori accompagnano la scelta dei ragazzi “consegnandoli” alla guida di fratelli più grandi: gli educatori. Sono ragazzi 18enni che stanno facendo il proprio cammino di fede e si rendono disponibili per fare un tratto di strada insieme ai più piccoli. Non tanto come esempi di vita già matura ma come amici e compagni di strada che, avendo vissuto le stesse esperienze, possono aiutare nel cammino.
    Da qui, si entra ufficialmente a far parte del gruppo Preadolescenti, di coloro che si preparano alla Professione di fede.

    Ai nuovi preadolescenti, alle famiglie, agli educatori va il nostro augurio perché possano crescere nella santità quotidiana.

    Alla comunità cristiana chiediamo il sostegno con la preghiera.

    Barbara, ausiliaria diocesana
    Referente per la Pastorale giovanile Preadolescenti 1

  • Allenati alla pace

    Allenati alla pace

    Festa della Pace – Zona 5

    21 gennaio 2023
    Desio – Centro parrocchiale, via Conciliazione 15

    Programma

    • 15.30 accoglienza e introduzione
    • 16.30 ACR: giochi e laboratori
      Adulti: incontro con Fabio Pizzul
    • 18.30 preghiera con tutti i settori
    • 19.15 apericena in condivisione

    a seguire incontro per i giovanissimi con don Claudio Burgio

    Chi arriva in macchina può parcheggiare in via Grandi

    Viene richiesto un contributo di partecipazione di 1€ per ACR e giovanissimi, 2€ per adulti

    Suddivisione apericena ACR e adulti: salato (decanti di Vimercate e Monza), dolce (decanati di
    Carate e Seregno-Seveso), bibite (decanati di Lissone e Cantù). Giovanissimi secondo le
    indicazioni dei propri educatori.

    Per informazioni e iscrizioni:

    ACR: Andrea Formica 3452131719 o andrea.formica94@gmail.com
    Giovanissimi: Elia Gaviraghi 3201925338
    Adulti: Stefania Radaelli 3289136820 o sradaelli75@gmail.com

  • IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023

    IN CAMMINO VERSO LISBONA 2023: per sopperire ai costi della GMG che si terrà a Lisbona nel 2023 i giovani della città di Desio stanno organizzando delle attività di autofinanziamento

    Dal 1 al 6 agosto 2023, con un anno di ritardo a causa della pandemia, la città di Lisbona ospiterà la 37° Giornata Mondiale della Gioventù, un momento di incontro e spiritualità organizzato per tutti i ragazzi e giovani di tutto il mondo.

    Anche i giovani di Desio vi prenderanno parte, un gruppo di oltre 40 ragazzi si sta preparando a partecipare. Partenza fissata per il 31 luglio 2023, pullman verso Lourdes e poi dopo Lisbona, un viaggio di oltre 2000 chilometri per andare incontro all’altro, per pregare insieme ai fratelli di tutto il mondo. Tutto molto bello, ma per andare bisogna anche coprire i costi del viaggio e della GMG, che non sono per niente indifferenti, soprattutto per un giovane che studia o che si è appena affacciato al mondo del lavoro.

    Allora cosa si può fare? La soluzione è l’autofinanziamento, attraverso alcune attività tra cui la vendita delle torte, l’organizzazione di serate e tornei ed altre attività i giovani si impegnano e dedicano il tempo per raccogliere e autofinanziare il loro viaggio a Lisbona.

    Qualcosa è già stato fatto, il 6 dicembre, fuori dalla basilica è stata fatta una prima vendita di, il 7 gennaio è stato organizzato un pomeriggio con tornei e aperitivo per i preadolescenti. Altre attività verranno fatto anche in futuro, come cene a tema, banchi vendita e molto altro.

    Alessio Malberti

  • La Luce che dona la Pace

    La Luce che dona la Pace

    La luce della Pace è arrivata nella nostra città sabato 17 dicembre.

    Che cos’è la luce della Pace?

    Nella grotta della Natività vi è una lampada sempre accesa. Ogni anno, a dicembre,
    da questa luce, ne vengono accese altre portate in tutto il pianeta come simbolo di
    pace.

    Chi l’ha ricevuta e portata quest’anno?

    La luce nel 2022 è stata consegnata agli scout Ucraini, segno che nonostante la
    guerra lo scoutismo ucraino continua e vuole più che mai portare la luce della Pace in una terra di guerra.

    Come è giunta nelle nostre parrocchie?

    Anche in tutte le nostre parrocchie è arrivata la luce della Pace. Adolescenti, 18/19enni e giovani sono partiti in bicicletta la sera di sabato 17 dicembre dalla chiesa dei SS. Pietro e Paolo e tappa dopo tappa hanno portato questo segno di pace in tutte le parrocchie di Desio.

  • Con e per gli altri: i 18/19enni con i City Angels a Monza

    Con e per gli altri: i 18/19enni con i City Angels a Monza

    A Monza coi City Angels tra i senzatetto: «Voi siete i supereroi della notte, grazie per quello che fate e che ci avete fatto vedere e vivere con questo servizio»

    Abbiamo incontrato i supereroi della notte, che vestono di rosso (e non solo a Natale!). In dormitorio e per le strade di Monza (e dintorni) un gruppo di una trentina di giovani ragazzi e ragazze 18/19enni della Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino di Desio ha voluto «sporcarsi le mani» e andare in alcune sere di novembre a Monza, al dormitorio e nel centro per aiutare gli angeli della città a portare conforto, una coperta e un tè caldo ai senza tetto.

    La proposta si inserisce all’interno di un percorso di comunità, coordinato dall’equipe di pastorale giovanile di Desio, coordinata dal responsabile, don Pietro Cibra.

    Franco Castoldi, l’educatore che aiuta a seguire la formazione e il cammino di questi giovani, ha affermato: «Ringrazio davvero per la disponibilità i City Angels, ringrazio gli utenti (i senzatetto, ndr) per l’umanità e la testimonianza che si è offerta a noi, che non lasciano indifferenti e ringrazio voi per esservi messi in gioco in questo modo».

    I City Angels sono un’associazione di volontariato fondata nel 1994 a Milano da Mario Furlan. Aiutano i senzatetto e contrastano il crimine in Italia e in Svizzera. Sono state diverse le reazioni e le emozioni
    che hanno suscitato nei ragazzi: «Ti segna vedere una cosa del genere dal vivo. Grazie ancora per essere stati insieme a noi e ad averci accompagnato». E ancora «Mi sono sentito utile ad aiutare e fare il mio piccolo per far sentire bene gli utenti della strada».

    Qualcuno ha notato come nella quotidianità siano figure che a malapena si notano, non c’è possibilità di istituire un rapporto: «Sono però persone, con nome e cognome e voi gli date umanità con la vostra visita
    e il vostro ascolto. Vedrò il mondo con occhi diversi, grazie». Essere City Angels è uno stile di vita: «Per noi è una seconda famiglia – hanno ribadito i volontari – Grazie per essere venuti, non è vero che i giovani non hanno voglia di fare nulla o di uscire di casa. Siete la testimonianza che la solidarietà umana c’è. Portate questa esperienza nel cuore e nella vostra vita».

    Eleonora Murero

  • Uomini “strani” che dicono sì a Dio

    Uomini “strani” che dicono sì a Dio

    Veglia missionaria e consegna della regola di vita dei 19enni

    Sabato 22, nel Duomo a Milano, si è tenuta la Veglia Missionaria e la Redditio Symboli.
    L’arcivescovo Mario ha voluto sottolineare che in un mondo che cambia, i cristiani, conosciuto Gesù, non possono rimanere indifferenti al suo messaggio.

    Durante la Veglia Missionaria, svolta nella sera del 22 ottobre, l’arcivescovo ha consegnato il mandato missionario, insieme ad un crocifisso, a coloro che stanno per intraprendere un viaggio in missione nel mondo. Sono stati poi accolti i missionari che, al contrario, verranno a svolgere servizio nella nostra diocesi provenienti da altre parti del mondo e gli è stata consegnata la lettera Pastorale.
    Durante la celebrazione si è svolta anche la consegna della Regola di Vita, ultima tappa del cammino 18/19enni. I ragazzi, provenienti da tutta la diocesi, tra cui 4 giovani della nostra Comunità Pastorale, hanno consegnato nelle mani dell’arcivescovo i loro propositi e regole per vivere la loro vita di fede.

    “Non vi sentite un po’ strani voi, che avete preso coraggio e scritto la vostra regola di vita?”, così esordisce l’arcivescovo nell’omelia rivolgendosi prima ai ragazzi che consegnano la regola di vita e poi, parimenti, verso i missionari “Non vi sentite un po’ strani voi, […] che ora partite per paesi stranieri, condizioni disagiate, lingue difficili?”. Allora perché lo si fa ancora così quando la società è cambiata? Perché “Abbiamo riconosciuto la presenza che trasfigura i nostri pensieri e la nostra vita, abbiamo incontrato Gesù e abbiamo accolto l’invito […]” e “Siamo incaricati di una Profezia, siamo missione” con lo scopo di fare “un mondo migliore”. Uno sguardo è andato anche verso la pace, ricordando che molti paesi sono straziati dalla guerra, dove diventa difficile o impossibile portare il Vangelo, realtà di cui non si può rimanere indifferenti.

    Alessio Malberti

  • Veglia missionaria diocesana con la Redditio Symboli

    Veglia missionaria diocesana con la Redditio Symboli

    Sabato 22 ottobre 2022, alle ore 20.45, in Duomo sarà celebrata la Veglia missionaria diocesana. All’interno della celebrazione avverrà il gesto della consegna della Regola di vita nelle mani dell’Arcivescovo.

    Quest’anno la Veglia ha per titolo: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore” (Nm 11,29), riprendendo l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino.

    I 19enni ed i giovani testimonieranno il dono della fede attraverso la consegna della Regola di vita nelle mani del nostro Arcivescovo; di seguito avverrà la consegna del Crocefisso per i missionari partenti e, infine, avverrà il momento dell’accoglienza di quanti sono introdotti nella nostra Diocesi.

    Vivere insieme questa celebrazione è occasione per promuovere tra i giovani la sensibilità missionaria e aiuterà tutti i credenti a riconoscersi, come suggerisce Papa Francesco, “Profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra” (Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2022 «Di me sarete testimoni» – At 1,8).
    Insieme, invocheremo lo Spirito affinché ci dia la forza di annunciare la bellezza del Vangelo in ogni ambito della vita quotidiana: in università, al lavoro, nella società, tra gli amici… oppure in terre lontane.

  • Le vacanze dei nostri ragazzi

    Nelle scorse settimane di luglio più di 250 ragazzi dalla 5a elementare alla 3a superiore hanno passato una settimana di convivialità in montagna. Con le foto e con il racconto di un’educatrice salita con i ragazzi più piccoli, riviviamo insieme alcuni momenti che hanno caratterizzato le “vacanzine” dei ragazzi.

    I ragazzi di 5a elementare e di prima media (nella foto a destra), insieme ai loro educatori, Barbara, don Gianni e qualche adulto sono stati dal 17 al 24 luglio a Spiazzi di Gromo (BG).
    Sempre lì dal 16 al 23 luglio hanno soggiornato i ragazzi di 2a e 3a media (nella foto sotto) con don Pietro e i loro educatori. Infine, i più grandi dal 24 al 30, sempre insieme agli educatori e a don Pietro sono saliti al Passo del Tonale (BS).

    Ma cosa fanno i ragazzi in vacanzina?

    Durante le giornate, ci racconta Rebecca, educatrice di 1a media, i ragazzi, divisi per squadre, occupano il loro tempo con gite in montagna, momenti di gioco organizzato dagli educatori, tempo libero…
    Non è solamente gioco e divertimento, uno spazio preciso è anche dedicato alla riflessione, infatti i ragazzi di 5a elementare e 1a media hanno potuto ragionare sul significato di coraggio, solitudine, giustizia, speranza.

    “Ciò che più mi è piaciuto di questa esperienza – continua Rebecca – è il rapporto che ho instaurato con la maggior parte dei ragazzi”.

    La vacanza comunitaria non è solo vacanza, non è solo divertimento, è anche un modo per vivere insieme, creare nuovi rapporti, vivere emozioni: “È stata un’esperienza bellissima […] ti riempie di gioia, di stanchezza, di amore, di affetto e di speranza”.

  • La fede smuove le montagne

    La fede smuove le montagne

    Professione di fede dei ragazzi di terza media di Desio

    Si è svolta domenica 5 giugno in oratorio Beata Vergine Immacolata la professione di fede dei ragazzi di terza media della città, tappa conclusiva del cammino dei preadolescenti. Davanti alla Chiesa riunita per l’Eucaristia intorno all’altare, i ragazzi hanno manifestato pubblicamente la loro fede con un semplice ma impegnativo “Io credo” rinnovando le proprie promesse battesimali.
    Alla messa hanno preso parte i genitori dei ragazzi e i loro compagni di cammino di prima e seconda media.
    Dopo la santa messa presieduta da don Pietro, un momento di festa con il pranzo e un momento di gioco.
    La professione di fede prepara i ragazzi a intraprendere il loro cammino del prossimo anno pastorale nel gruppo degli adolescenti.
    A loro va il nostro più caro augurio di buon cammino!

    Diac. Fabrizio Santantonio

  • Come “so-stare” nelle emozioni degli adolescenti?

    Come “so-stare” nelle emozioni degli adolescenti?

    “L’autoconsapevolezza emotiva è il punto di partenza per una relazione con l’altro fondata sull’empatia”.
    L’educatrice all’oratorio Beata Vergine Immacolata Vanessa Novati, ci illustra quanto vede nel suo lavoro di ogni giorno in contatto con i ragazzi: il rapporto tra adolescenti ed emozioni (che vivranno intensamente anche all’oratorio estivo 2022, “Batticuore”).

    Le emozioni ci accompagnano ogni giorno, eppure è così difficile parlare di loro e “con” loro. Cerchiamo costantemente di nascondere le emozioni negative e di controllare quelle positive. Mai piangere in pubblico, mai far trasparire tristezza e delusione, mai esagerare con l’entusiasmo. Passiamo così tanto tempo a reprimere le nostre emozioni che non riusciamo a entrare in dialogo con esse. Se facciamo così fatica a confrontarci con le nostre emozioni, come possiamo aiutare bambini e ragazzi a conoscerle e riconoscerle?

    In un mondo sempre più veloce, per i nostri adolescenti è difficile trovare il tempo di fermarsi, so-stare nelle proprie emozioni, viverle e riuscire a dare loro un nome. In un mondo che richiede perfezione, non c’è spazio per le emozioni e per la loro condivisione.

    Per questo è importante e necessario offrire ai nostri ragazzi un luogo e un tempo in cui poter “esplodere”.

    Questo fa sì che si attivi il nostro cervello cognitivo, quello che ci permette di rielaborare le nostre emozioni, riflettere su di esse e fare delle scelte consapevoli. L’autoconsapevolezza emotiva è il punto di partenza per una relazione con l’altro fondata sull’empatia.

    Questa ci permette di riconoscere le emozioni di un altro essere umano, fondamentale per chi accompagna i più piccoli nella crescita. Riconoscere le emozioni di un altro significa sapersi mettere in ascolto e leggere il linguaggio non verbale, canale prediletto per l’espressione delle emozioni. Il tema dell’oratorio estivo di quest’anno “Batticuore” ci ha permesso di mettere in luce l’importanza delle emozioni proprie e altrui, di uscire dal nostro “IO” per incontrare il prossimo e mettere in condivisione l’Amore.

    L’augurio è che quest’attenzione non si affievolisca con la conclusione dell’esperienza estiva, ma continui a rimanere viva nei cammini futuri per crescere adolescenti e giovani consapevoli delle loro emozioni e della responsabilità che è a loro affidata: avere cura delle emozioni dei più piccoli e aiutarli a crescere insieme con esse perché sono ciò che li rende unici.

    Vanessa Novati