Per il periodo 7 marzo – 13 marzo
San Giorgio
2021-03-07-pagina-san-giorgioSan Giovanni Battista
Giornalino-Comunità-SGB-2021-03-07Santi Pietro e Paolo
La Fonte
Fonte-9-2021.03.07Comunità pastorale Santa Teresa di Gesù Bambino
Per il periodo 7 marzo – 13 marzo
La Fonte
Fonte-9-2021.03.07Per il periodo 28 febbraio – 7 marzo
La Fonte
Fonte-8-2021.02.28Anno 19 – Numero 25 – 21 febbraio 2021
Al termine delle SS. Messe: imposizione delle ceneri
20.30 Nelle chiese parrocchiali: Esercizi spirituali di Quaresima aperti a tutti
20.30 Basilica: conclusione comunitaria degli Esercizi spirituali di Quaresima
* * *
Le coppie di cui ricorre un significativo anniversario di matrimonio negli anni 2020 e 2021 sono invitate alla S. Messa in basilica
DOMENICA 11 APRILE ALLE ORE 11.30
ISCRIZIONI presso l’Ufficio parrocchiale (aperto: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00; tel. 0362-621678)
Offerte raccolte in parrocchia nella settimana 8-14 febbraio: €1.638,00. Grazie anche a chi sostiene la vita della comunità tramite altre offerte o bonifici.
I defunti della settimana: Claudio Marassi, Gianfranca Carati Visini, Paola Gerosa Amerighi, Lina Ghetti Marchetti.
DOMENICA 21 FEBBRAIO I DI QUARESIMA Is 57,21-58,4a; 2Cor 4,16b-5,9; Mt 4,1-11 Pietà di me, o Dio, nel tuo amore Liturgia delle ore: I settimana | ✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 S. Francesco ✙ 10.00 Basilica ✙ 10.00 Oratorio BVI (I anno IC) ✙ 10.30 S. Cuore SOSPESA ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
LUNEDÌ 22 FEBBRAIO Feria di Quaresima Gen 2,4b-17; Pr 1,1-9; Mt 5,1-12a Chi segue il Signore avrà la luce della vita | ✙ 7.30 don Ugo Arrigoni ✙ 9.00 Oratorio BVI Umbertina e Carlo Meroni ✙ 18.30 Angelo Ciceri / Claudio Arienti, Domenico e Maria Sala / Angela Ristagno e Salvatore Cabbì / Michele Marcario / Franca Prina / Maria Luisa Lado / Fortunato Mazzoleni / Mario Cattaneo |
MARTEDÌ 23 FEBBRAIO Feria di Quaresima Gen 3,9-21; Pr 2,1-10; Mt 5,13-16 Beato chi è fedele alla legge del Signore | ✙ 7.30 Alfonsa Lo Coco ✙ 9.00 Felice Biassoni ✙ 18.30 Elisa Colombo e Angelo Dalla Riva |
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO Feria di Quaresima Gen 3,22-4,2; Pr 3,11-18; Mt 5,17-19 Donami, Signore, la sapienza del cuore | ✙ 7.30 fam. Alvarez Morales e Antonio Mazzini ✙ 9.00 Santina Rosato e Giuseppe ✙ 18.30 Caterina Bruno e Salvatore Trani |
GIOVEDÌ 25 FEBBRAIO Feria di Quaresima Gen 5,1-4; Pr 3,27-32; Mt 5,20-26 Mostrami, Signore, la via dei tuoi precetti | ✙ 7.30 Amelia e Umberto Morganti ✙ 9.00 Maria, Egidio, Umberto, Piero, Riccardo Masolo ✙ 18.30 Andrea |
VENERDÌ 26 FEBBRAIO Feria senza Eucaristia | ✙ 7.30 Lodi Mattutine ✙ 9.00 Via Crucis ✙ 15.00 Via Crucis ✙ 18.30 Vespri e Lectio Divina |
SABATO 27 FEBBRAIO Sabato di Quaresima Dt 24,17-22; Rm 14,4-9; Mt 12,1-8 Il Signore non dimentica il grido degli afflitti | ✙ 9.00 Pinuccia Mariani e Aldo Sala ✙ 18.00 S. Rosario ✙ 18.30 Liturgia vigiliare Walter Letture della domenica: Dt 5,1-2.6-21; Ef 4,1-7; Gv 4,5-42 |
I papi parlano a tutti.
Una volta all’anno parlano anche ai diplomatici accreditati presso la S. Sede
affinché non solo loro e i loro governi, ma tutti possano riflettere sull’attuale
situazione. Ricevendo l’8 febbraio scorso gli ambasciatori papa Francesco ha approfondito le principali crisi in atto, già da altri evocate e condivise: sanitaria, ambientale, economica e sociale.
Poi però ha aggiunto: «Le criticità che ho fin qui evocato pongono in rilievo una crisi ben più profonda, che in qualche modo sta alla radice delle altre, la cui drammaticità è stata posta in luce proprio dalla pandemia. È la crisi della politica (…). Uno dei fattori emblematici di tale crisi è la crescita delle contrapposizioni politiche e la difficoltà, se non addirittura l’incapacità, di ricercare soluzioni comuni e condivise ai problemi che affliggono il nostro pianeta (…). Mantenere vive le realtà democratiche è una sfida di questo momento storico, che interessa da vicino tutti gli Stati: siano essi piccoli o grandi, economicamente avanzati o in via di sviluppo».
L’Italia sta dimostrando in questi giorni quanto siano gravi i pericoli connessi alla crisi della politica e della democrazia e quanto sia necessario un nuovo stile di rapporti per superarla. Talvolta si dice che i cittadini hanno i governanti che si meritano – specchio delle loro virtù ed egoismi – e talaltra si afferma il contrario. Al di là dei modi di dire, spesso approssimativi nelle loro semplificazioni, tutti sono chiamati a un nuovo e serio senso di appartenenza e di solidarietà.
don Gianni
(altro…)Se si parla di peccato, pare di usare un linguaggio retrogrado e moralista. Accusarsi di qualcosa – nel confessionale o davanti a un tribunale – sembra un atto di debolezza e d’altri tempi. Se in predica si cita il peccato si coglie l’imbarazzo dei presenti per un tema apparentemente fuori moda. Apparentemente: se infatti si deve valutare un evento sociale, un’azione politica, una resa scolastica, un problema di famiglia o di lavoro, i “pubblici ministeri” pronti all’accusa si moltiplicano a mostrare lacune, carenze e peccati altrui. Secondo taluni confessori, non mancano coloro che nel segreto del sacramento confessano sì i peccati, ma quelli degli altri. Sembra quasi che una certa mentalità induca a un impietoso giudizio sul prossimo, sugli altri, sulla classe dirigente, sui professionisti, sulla Chiesa ecc. e nello stesso tempo proclami una sostanziale infallibilità soggettiva. Come per i classici bambini dell’asilo, colpe e responsabilità sono sempre di altri («non sono stato io, è stato lui, o lei»): nella politica come nello sport, nella professione come in famiglia, negli uffici pubblici e nelle riunioni di condominio (e tra presunti amici). Difficile anche, a questo punto, chiedere scusa: l’infallibile non lo fa.
In una società competitiva dove c’è sempre da vincere qualcosa a scapito di altri, l’umiltà non è virtù apprezzata, o lo è solo finché non diventa così controcorrente da diventare fastidiosa. E la pratica dell’esame di coscienza – davanti a Dio e agli uomini – meriterebbe di essere ancora insegnata e praticata.
don Gianni
(altro…)I professori raccomandano ai genitori di «seguire i figli» nello studio, sorreggendone le motivazioni e tenendo sotto controllo i comportamenti. Gli allenatori insistono con i genitori affinché ogni giorno ci sia per i figli uno spazio di attività fisica mirata così che siano sempre atleticamente preparati alle sfide che li attendono. Qualcosa di analogo viene richiesto dagli insegnanti di danza, di musica, di lingua straniere, di antiche e nuove arti espressive.
I ragazzi e le ragazze sono lo specchio della vita familiare: motivazioni ad agire, organizzazione del tempo, modifica dei comportamenti, allargamento di relazioni e interessi.
Anche catechisti e catechiste chiedono ai genitori di interessarsi agli argomenti trattati durante gli incontri e di prevedere la partecipazione ai momenti di preghiera della comunità, primo tra tutti la Messa domenicale. Potrebbe sembrare che la vita cristiana si affianchi a tutto il resto in una via intermedia tra scuola dell’obbligo e coltivazione di graditi passatempi.
In verità la famiglia credente non è chiamata a vivere la fede come un argomento tra i tanti o semplicemente come occasione di inserimento sociale. La fede non è un prodotto o un hobby – e nemmeno un obbligo–, ma l’orizzonte stesso della vita. Un orizzonte non astratto, ma bisognoso di tempi e spazi per maturare. Quelli della preghiera in famiglia, dell’educazione alla carità, della condivisione dello stile di vita secondo il Vangelo, partendo dall’insegnare a riconoscere la persona di Gesù come essenziale per l’esistenza di ciascuno e della famiglia stessa.
“Gesù stava loro sottomesso”
Celebrando la festa della Santa Famiglia di Nazareth, la nostra riflessione si sofferma su una istituzione fondamentale sia della Chiesa che dello Stato. La Bibbia per prima sottolinea l’importanza di questa istituzione. Il 4°comandamento “onora il padre e la madre”, che regola i rapporti familiari, è l’unico cui è annessa una benedizione.
La Famiglia, scaturisce dalla volontà esplicita di Dio nel suo creare l’uomo e la donna, a sua immagine, cioè capaci di amarsi così da essere una “carne sola” e di essere suoi collaboratori nel dare la vita.
Dio ha voluto che l’amore coniugale fosse segno del suo amore per l’uomo: totale, fedele, gratuito, fecondo.
Perché la famiglia realizzi il progetto originario, il primato deve essere sempre di Dio. Il primo impegno deve essere quello di riscoprire la sua volontà, i suoi progetti su noi e sui nostri figli. Nell’adesione da parte di tutti alla volontà di Dio sorge in famiglia una vera comunità, come quella di Nazareth, dove ci si ama non per interesse, ma gratuitamente; in cui non ci si arrabbia se non ci si capisce, ma si ricerca insieme il disegno di Dio, in cui l’autorità non è potere che schiaccia, ma servizio alla crescita delle persone, in cui l’essere sottomessi, come Gesù, non è visto come impoverimento, ma
come condizione per crescere in “sapienza e grazia”. Sia così per tutte le nostre famiglie.
don Alberto Barlassina
Non avere oggi un proprio profilo Facebook, Twitter, Instagram ecc. significa quasi essere fuori dal mondo. C’è ancora chi ambisce a comparire in televisione o sulle pagine dei giornali o a diventare tronista o influencer (parole che solo pochi anni fa non esistevano affatto).
Sembra che la comunicazione ci sia scoppiata tra le mani e che ci
invada: dirette tv o web, notizie in tempo reale, conoscere subito i
risultati delle elezioni e di quelli degli esami del sangue.
Anche le parrocchie si sono adeguate e attraverso opportuni canali Telegram o gruppi dedicati di WhatsApp cercano di far sentire la loro voce
e segnalare appuntamenti e opportunità.
Fin dall’inizio l’umanità ha comunicato con dipinti, graffiti, statuette.
Comunicare è l’essenza dell’essere umano, creato per la relazione, per vivere in società e progettare insieme il futuro.
Quando l’evangelista Giovanni ha dovuto parlare di Dio che si fa uomo, non ha trovato di meglio che scrivere “La Parola si fece carne” – Verbum caro factum est. Comunicare è un riflesso di Dio nell’uomo.
Il riferimento è troppo solenne per introdurre questo nuovo strumento comunicativo della nostra Comunità pastorale desiana? Forse sì.
O, forse, solo contemplando che Dio stesso è parola, comunicazione, potremo mostrare con parole e immagini il cammino di una Comunità che intende compiere la sua missione: condividere e diffondere la buona notizia.
Il Signore benedica anche questa Comunità in cammino.
don Gianni
“Gesù sentì compassione per loro” (Mt. 14,13)
Con questa domenica si conclude “l’Epifania del Signore”: la sua manifestazione, iniziata con l’esperienza dei Magi, continuata con il Battesimo e contemplata nel miracolo di Cana, oggi ci fa vedere, col miracolo della moltiplicazione dei pani, che Gesù “ha compassione” per le folle che lo seguono. Compassione è il termine usato nell’Antico Testamento per esprimere l’amore senza limiti di Dio per l’umanità: Gesù realizza in odo pieno questo amore. Gesù ha compassione perché sente che la gente ha bisogno di una Parola di salvezza, lo cercano anche quando si reca in luogo desertico, ma Gesù vuole anche farci capire che questi doni materiali sono un segno dei doni spirituali che ci fa. Il pane che sfama la gente è un anticipo del Pane che ci dona nell’Ultima Cena. Nella S. Messa facciamo memoria di questa “compassione”: Gesù ci dona la sua Parola che è sempre di gioia e di speranza e si fa Cibo per noi chiedendoci di donare con gioia il nostro amore agli altri, condividendo i problemi e le sofferenze di chi ci sta vicino.
don Alberto Barlassina
Leggere, meditare, contemplare, pregare e vivere la Parola di Dio. Anche, e soprattutto, in questo tempo, troviamo il modo di avvicinarci alla Bibbia, fonte di ispirazione per vivere meglio la nostra vita.
“È noto a tutti che la grande svolta è stata segnata dal Concilio Vaticano II che ha visto la riappropriazione della Bibbia da parte delle comunità ecclesiali cattoliche non solo nell’ufficialità della liturgia ma anche nella costellazione della teologia, della catechesi, dei corsi biblici, delle letture spirituali, del dialogo ecumenico e persino della cultura “laica”. Oggi non si potrebbe ripetere il motto sdegnato di Lutero nei suoi Discorsi a tavola secondo il quale «in Italia la Sacra Scrittura è così dimenticata che rarissimamente si trova una Bibbia». Che poi essa non sia soltanto posseduta in un’edizione ma che sia letta e studiata anche nelle scuole è
un altro discorso. Dico «anche nelle scuole» perché – come già sostenevano De Sanctis nell’Ottocento e Umberto Eco ai nostri giorni – essa è indiscutibilmente il “grande codice” dell’arte, dell’ethos e dell’etica, in sintesi della nostra civiltà occidentale”.
Questa citazione tratta da un articolo del Card. Gianfranco Ravasi, professore di Sacra Scrittura anche per i Preti della mia generazione, mi permette di introdurre una riflessione che mi è stata consegnata per questo primo numero del nuovo notiziario della Comunità pastorale di Desio.
Quando siamo stati ordinati sacerdoti nei primi anni Ottanta del secolo scorso iniziava il suo ministero episcopale anche il Card. Martini e subito ci conquistò con la sua capacità di introdurci alla “LECTIO DIVINA”.
Lui scriveva: “Tra questi mezzi o metodi concreti, suggerisco quello patristico della lectio divina, chiamata “divina” appunto perché consiste nella lettura e nell’ascolto di un passo della Bibbia. Tale lectio divina comprende alcuni gradini – lectio, meditatio, oratio o contemplatio – che, per maggiore utilità, sono solito allargare a sette aggiungendone quattro: consolatio, discretio, deliberatio, actio… Non leggiamo la Scrittura per avere la forza di compiere quello che abbiamo deciso! Invece, leggiamo e meditiamo affinché nascano le giuste decisioni e la forza consolatrice dello Spirito ci aiuti a metterle in pratica”.
Anch’io da coadiutore, accompagnavo decine di giovani dell’oratorio San Pietro di Rho in Santuario dove maestri spirituali (don Renato Corti, Mons. Saldarini…) ci aiutavano a leggere, meditare, contemplare, pregare, vivere
alcuni Testi sacri della Bibbia.
Altri giovani seguivano l’insegnamento della religione cattolica a scuola. Quei giovani (sono passati 35 anni) sono gli adulti di oggi: sposi, mamme, papà, professionisti, lavoratori… forse anche con un’esistenza segnata da sofferenze e preoccupazioni ma nella piena maturità della vita umana.
Sono gli educatori dei ragazzi e dei giovani.
Allora viene spontaneo chiederci: ma quei giovani di allora che rapporto hanno oggi con la Bibbia? La leggono, la pregano, la vivono ancora? Talvolta si ha l’impressione che la vita odierna con il ritmo così travagliato metta in secondo piano l’accostare la Parola di Dio con un po’ di approfondimento serio ed intelligente. Ci accontentiamo di qualche lontano ricordo. Guai se nella mia e nostra vita di Preti la Parola di Dio non
occupasse un posto importante nella riflessione personale anche per preparare le omelie ma soprattutto per illuminare le scelte e il modo di agire quotidiano! Allora esaminiamoci: non accontentiamoci dell’ascolto della Parola a Messa e di qualche omelia, anche se l’anno liturgico è la prima fonte preziosa per ascoltare e meditare la Bibbia.
Gli strumenti permessi dalle nuove tecnologie sono poi di grande aiuto! Sfruttiamoli!
Anche la Scuola della Parola proposta dall’Azione Cattolica è occasione preziosa.
Soltanto se alimentiamo la nostra fede in un contatto con la Parola, potremo
passare indenni attraverso il deserto spirituale dell’Europa moderna.
don Paolo Ferrario
Cosimo Iodice ci spiega l’importanza del Ministero del Lettorato poiché è Parola di Dio ciò che viene proclamata durante le liturgie eucaristiche. Non parola di uomini, ma, Parola di Dio. É Lui l’autore.
Cosa accade nel momento in cui il lettore si alza e sale all’ambone per proclamare la Parola di Dio nella liturgia? Nell’atto della proclamazione, la Parola di Dio che è depositata nelle Scritture, ritrova la sua forza viva, il suo
carattere di evento sorgivo.
Nella liturgia della Parola, attraverso la voce del lettore, il Verbo torna a farsi carne: il lettore è dunque al servizio di una doppia manifestazione, quella, del Mistero di Cristo e del Mistero della Chiesa, comunità profetica ed apostolica. Il fatto che è affidato ad un ministro non ordinato, afferma la verità secondo cui la Chiesa partecipa del ministero apostolico e profetico, in virtù del sacerdozio battesimale.
Difatti il Motu Proprio “Spiritus Domini” scritto da Papa Francesco evidenzia proprio questo. Il Santo Padre ha deciso di scrivere questo documento, che contiene la scelta di assumere stabilmente i laici, che abbiano l’età e le doti, mediante un rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti. Questo servizio, comporta una stabilità, un riconoscimento pubblico mediante un mandato da parte del Vescovo. Ciò rende più effettiva la partecipazione di tutti, uomini e donne, all’opera di evangelizzazione della Chiesa. Questo servizio ormai pienamente riconosciuto ai laici, realizza ancor di più la partecipazione al sacerdozio battesimale che compete a tutte le figlie e i figli della Chiesa.
Perché dalla Parola proclamata sia davvero Dio a parlare, è necessario che il lettore sia ascoltatore della Parola che proclama e in nessun modo frapponga alla Parola di Dio la sua voce e la sua parola. La liturgia della P arola, infatti, non è didascalica, contiene la Rivelazione. Ritrovare questa consapevolezza è condizione necessaria per ridare spessore alla voce della proclamazione e al servizio liturgico.
Ogni lettore deve orientare alla Parola di Dio, il suo sguardo, più che all’assemblea. Perché, là dove lo sguardo è orientato, tutto orienta al Signore Gesù. Per questo, non è importante che gli uomini e le donne che prestano servizio come lettori siano molti o pochi, ma, invece, è importante, che siano preparati umanamente, spiritualmente e liturgicamente. L’attenzione al servizio liturgico, nello specifico del lettore, non è semplicemente una strategia pastorale per coinvolgere i laici a partecipare, ma, bensì prepararli al servizio della partecipazione di tutto il popolo di Dio al Mistero celebrato. Grazie a tutti i lettori della comunità pastorale per il loro servizio liturgico, per loro salga al Signore la nostra preghiera, affinché, sempre possano concorrere al bene. Che la Parola proclamata e annunziata sia sempre luce per il cammino di tutti.
A queste domande ha risposto Martina, 27 anni, raccontandoci la sua
esperienza di “comunicazione” con Dio
Spesso di fronte a queste domande ci viene in mente quando, sin da piccoli, siamo esortati da un adulto o da una figura di chiesa a imparare e ripetere delle formule già confezionate; in verità è molto di più.
Pregare è connettersi con un tu, con Dio. Ho scoperto negli anni che la
preghiera risponde al mio desiderio di conoscere, fare esperienza di Dio e di non cercarlo solo quando ne ho bisogno per superare delle difficoltà. Lentamente ho cercato di svuotarmi delle consuete maschere che si fanno indossare a Dio: quella di un Dio tappabuchi, di un Dio giudice, di un Dio contabile, di un Dio della perfezione, di un Dio dei sacrifici.
Per fare questo occorre leggere e ascoltare la Parola di Dio. L’ascolto è l’atteggiamento che permette di fare spazio all’altro, di uscire da sé stessi, di alzare lo sguardo e mettersi in comunicazione con lui, nonostante la consapevolezza che sia di immane fatica. Questo permetterà, con il tempo,
di capire che il nostro Dio ha altre caratteristiche: è il Dio dell’alleanza,
della misericordia, della grazia, della bellezza e della gioia. Un Dio che si fa
chiamare Padre, che è disposto a dare tutto per noi: noi valiamo il sangue
di Cristo! Nulla può fermare l’amore che Dio ha per noi, nemmeno i nostri
peccati. Lui ci chiede, a braccia aperte, di essere disposti ad accogliere il Suo
amore. Ci chiede di fidarci e affidarci a Lui, perché se anche le cose nella
nostra vita non vanno come auspicavamo, Lui è sempre accanto a noi e ci tende la Sua mano perché lui è l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Non è semplice per un giovane arrivare a queste consapevolezze, soprattutto in un tempo così precario che mette alla prova chiunque.
Per questo è necessario che si faccia aiutare da chi nel cammino per conoscere Dio è più avanti, che si affidi a una guida spirituale e a percorsi di Fede, anche al di là di un contesto parrocchiale, che possano accompagnarlo nel discernimento. Come Papa Francesco ci ha insegnato, in quella giornata che resterà nella storia quando ha pregato in una Piazza San Pietro completamente vuota, riempita solo dal suono delle ambulanze: nessuno si salva da solo! Un giovane ha bisogno di essere indirizzato nella lettura del Vangelo, affinché gli vengano consegnati strumenti e metodi per poter affrontare poi, anche da solo, una riflessione su un certo brano; deve essere stimolato e incentivato a capire che quello che legge non è una storiella di fatti lontani, ma qualcosa che parla alla sua vita.
Eleonora Murero
Questa frase dal Vangelo di Giovanni rappresenta il pressante invito all’unità di tutti i cristiani, che proprio nel mese di Gennaio di ogni
anno si ritrovano in preghiera per questo, nel mondo cattolico come in quello luterano, anglicano, ortodosso e altri. L’unità di tutti i cristiani era già un appassionato impegno del Concilio Vaticano II, ripreso con forza da San Giovanni Paolo II (“Ut Unum Sint”, 1995). L’Assemblea Interreligiosa delle chiese cristiane nel 1999 ribadiva la profonda convinzione che “il dialogo tra le religioni non significhi rinunciare alle proprie identità, ma piuttosto rappresenti un momento di scoperta. Impariamo ognuno a rispettare l’altro come membri di un unico genere umano. Impariamo ad apprezzare sia le nostre differenze sia i valori comuni che ci tengono vicini…(…)…noi ci chiediamo l’un l’altro di dimenticare gli errori passati; di promuovere la riconciliazione; di impegnarci in prima persona per superare l’abisso tra ricchezza e povertà e di lavorare per un mondo di giustizia e di pace durevole”.
Anche quest’anno è stata riproposta la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, con la profonda radicata consapevolezza che la preghiera di tutte le chiese cristiane è il fulcro che muove le coscienze di ciascuno nel ritrovarsi insieme nella sequela di Cristo, con la certezza di essere costruttori di pace e creatori di ponti.
Guido Feltrin
VENERDÌ 29 GENNAIO alle ore 20.30 presso la Parrocchia San Giovanni Battista si terrà la S. Messa per catechisti ed educatori della città in occasione della settimana dell’educazione e della memoria di San Giovanni Bosco
DOMENICA 17 GENNAIO 2021 II DOPO L’EPIFANIA Is 25,6-10a; Col 2,1-10; Gv 2,2-11 Benedetto il Signore, Dio d’Israele, egli solo compie prodigi Liturgia delle Ore: II settimana | ✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 S. Francesco ✙ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✙ 10.00 Oratorio BVI (Iniziazione Cristiana, anno II°) ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
LUNEDÌ 18 GENNAIO Cattedra di S. Pietro Apostolo 1Pt 1,1-7; Gal 1,15-19; 2,1-2; Mt 16,13-19 Ti amo, Signore, mia forza | ✙ 7.30 Basilica (Intenzione personale) ✙ 9.00 Oratorio BVI (Teresina, Luigia, Sandra Mariani) ✙ 18.30 Basilica (defunti le cui esequie sono state celebrate in dicembre) |
MARTEDÌ 19 GENNAIO Per l’unità dei cristiani Sir 44,1; 46,1-6d; Mc 3,22-30 Diremo alla generazione futura le lodi del Signore | ✙ 7.30 Basilica (Maria Arosio e Ferruccio Vergani) ✙ 9.00 Basilica (Filippo Serrapica) ✙ 18.30 Basilica (Luca Sala e Cristina Martinazzoli) |
MERCOLEDÌ 20 GENNAIO S. Sebastiano, martire Sir 44,1; 46,11-12; Mc 3,31-35 Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre | ✙ 7.30 Basilica (Luigino Arienti) ✙ 9.00 Basilica (Agnese e Riccardo Masolo) ✙ 17.00 Basilica (esequiale Vincenzo Caputo) ✙ 18.30 Basilica (Sergio Casati) |
GIOVEDÌ 21 GENNAIO S. Agnese, vergine e martire Sir 43,33-44,14; Mc 1,35-45 Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto | ✙ 7.30 Basilica (Intenzione personale) ✙ 9.00 Basilica (Felice Biassoni) ✙ 18.30 Basilica (Paola Mariani Como) |
VENERDÌ 22 GENNAIO Per l’unità dei cristiani Sir 44,1; 47,2-7; Mc 4,10b.21-23 Cantiamo al Signore, salvezza del suo popolo | ✙ 7.30 Basilica (Intenzione personale) ✙ 9.00 Basilica (defunti famiglie Spigarelli e Torzoni) ✙ 18.30 Basilica (Enrico Schiatti) |
SABATO 23 GENNAIO Per l’unità dei cristiani Es 3,7a.16-20; Ef 3,1-12; Mt 10,1-10 Venite, acclamiamo al Signore | ✙ 9.00 Basilica (Alicia Alvarez) ✙ 18.00 Basilica S. ROSARIO (streaming su YouTube) ✙ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE (streaming) (Emilio) Letture S. Messa della domenica: Nm 11,4-32*; 1Cor 10,1-11b; Mt 14,13b-21 |
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA: giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
Riprende la regolare celebrazione delle SS. Messe festive presso le chiese sussidiarie:
Ore 09.00 Riprende la celebrazione della S. Messa del lunedì in Oratorio
SAN GIOVANNI BONO (O “IL BUONO”) – Vescovo di Milano (641-659 o 669 ca.)
Nato in Liguria, a Camogli o a Recco, le sue vicende storiche si intrecciano a parecchi tratti leggendari. Alcune notizie del santo infatti ci giungono da un componimento poetico probabilmente composto tra l’XI ed il XIII secolo.
Ancora bambino Giovanni sarebbe stato condotto a Milano, vi svolse gli studi ecclesiastici e venne incardinato nella Chiesa ambrosiana.
All’epoca, da quasi ottant’anni, i vescovi di Milano si erano trasferiti a Genova a causa dell’invasione dei Longobardi. Quando si decise il ritorno del vescovo alla sua sede, verso il 641, Giovanni, apprezzato per le doti umane e l’intelligenza, fu acclamato 36° vescovo di Milano.
Umiltà e generosità divennero quasi proverbiali fra il gregge affidato alle sue cure pastorali, che presto iniziò a soprannominarlo semplicemente e affettuosamente Giovanni “il Buono”.
A lui si attribuisce la decisione di edificare nel 649 una chiesa parrocchiale a Desio, dedicandola ai Santi Siro e Materno, nell’ambito di un progetto di conversione delle popolazioni di origine longobarda che abitavano l’area. Con la nascita della Pieve, Desio ebbe rilevanza sui centri vicini.
L’unico episodio storicamente accertato della vita del vescovo è un viaggio a Roma, verso la fine del 649, in occasione di un Sinodo convocato da papa Martino I nella Basilica Lateranense.
San Giovanni il Buono morì a Milano e i suoi resti mortali ebbero sepoltura nella chiesa oggi scomparsa di San Michele in Duomo.
Quattro secoli dopo il vescovo Ariberto ne ravvivò il culto in seguito al ritrovamento del corpo che si temeva perduto. San Carlo Borromeo fece trasferire le reliquie in Duomo il 24 maggio 1582, dove fu eretto un altare a lui dedicato.
Un altare, il primo entrando a destra, gli è dedicato anche nella Basilica di Desio.
Ore 15.00 Basilica: incontro di genitori e padrini in preparazione al Battesimo (17/1)
Ore 18.00 Parrocchia San Giovanni Battista: S. Messa con celebrazione di affidamento dei preadolescenti di I media
Ore 16.00 Basilica: celebrazione del sacramento del Battesimo
*Missionario del PIME, nato a Desio il 3 maggio 1927 e ordinato sacerdote nel 1954. Missionario in Birmania dal 1958 al 1966. Fu a Milano il primo promotore delle adozioni a distanza, per cui ottenne l’Ambrogino d’Oro nel 2004. È morto a Rancio di Lecco l’8 gennaio 2021, nella casa del PIME, e verrà tumulato nel cimitero dei missionari a Villa Grugana (Calco – LC). Una Messa di suffragio verrà celebrata a Desio, in accordo con la famiglia e il PIME.
L’inizio dell’avventura è il 5 aprile 2019: un buco nella cupola della Basilica ben visibile dalla parte della facciata. L’analisi più approfondita, effettuata il giorno successivo, rivela che a star male non è solo quella sezione, ma tutto il rivestimento, il cui deterioramento è accelerato dalle intemperie sempre più violente degli ultimi tempi. Si provvede subito a proteggere le zone pericolose per l’eventuale caduta di scandole, chiudendo anche due porte della Basilica. Nessun problema invece per l’interno né conseguenze per le celebrazioni.
Immediata la consultazione con gli Uffici della Curia per stabilire l’iter di intervento, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio competente. Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici intanto affida l’incarico di progettista all’arch. Gianluca Gatto.
Per impedire danni più gravi nell’agosto 2020 si circonda la cupola con una protezione più resistente.
Al momento attuale il progetto di restauro è stato definito. Siamo in attesa che la Curia approvi il piano finanziario e autorizzi la firma del contratto con l’impresa incaricata dell’intervento, per un costo totale, già comunicato in altre occasioni, attorno a € 800.000,00.
Con la partecipazione a un bando di Regione Lombardia dedicato al restauro di edifici ecclesiastici si è ottenuto un finanziamento a fondo perduto di € 150.000,00, che verrà erogato prossimamente.
Nel frattempo è stato costituito un GRUPPO DI LAVORO – composto da don Gianni Cesena, Marco Sala, Angelo Camnasio, Andrea Pizzi, Elena Redaelli, Lauretta Villa, Ornella Aldeghi (segretaria) – che opera per coinvolgere la comunità nel progetto, raccogliendo disponibilità di persone e proposte di iniziative.
È stato realizzato un primo pieghevole informativo e a Natale è partita una campagna di sensibilizzazione.
Con le generose offerte pervenute nel corso dell’anno e con quelle più recenti – ed esprimiamo profonda gratitudine per tutti gli offerenti, singoli e associazioni – è stato possibile affrontare le spese più urgenti legate ai costi di progettazione e agli interventi per la messa in sicurezza.
Ogni fine mese si provvederà a rendicontare puntualmente le spese sostenute e le offerte ricevute.
Attualmente è possibile contribuire:
Per donazioni particolari o proposte di iniziative finalizzate a sostenere il progetto: Segreteria parrocchiale da lunedì a venerdì, ore 9-12 (telefono 0362-621678; mail: basilica.desio@tiscali.it )
DOMENICA 10 GENNAIO 2021 BATTESIMO DI GESÙ Is 55,4-7; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11 Gloria e lode al tuo nome, o Signore Liturgia delle Ore: I settimana | ✙ 8.30 Basilica ✙ 9.30 S. Francesco ✙ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
LUNEDÌ 11 GENNAIO All’inizio dell’anno civile Sir 1,1-16a; Mc 1,1-8 Renderò grazie al Signore con tutto il cuore | ✙ 7.30 Basilica ✙ 9.00 Basilica ✙ 18.30 Basilica (Vittorio e Carmela Bettinelli / Monica e Raffaele / Temistocle Iacchini) |
MARTEDÌ 12 GENNAIO Per la pace Sir 42,15-21; Mc 1,14-20 Della gloria di Dio risplende l’universo | ✙ 7.30 Basilica (defunti famiglia Marelli) ✙ 9.00 Basilica (Intenzione personale) ✙ 18.30 Basilica (mons. Piero Galli) |
MERCOLEDÌ 13 GENNAIO I settimana “per annum” Sir 43,1-8; Mc 1,21-34 Tutto hai fatto con saggezza, Signore | ✙ 7.30 Basilica (Maria Arienti e familiari) ✙ 9.00 Basilica (Maria e Salvatore Laudani) ✙ 18.30 Basilica (Tarcisio Fabris) |
GIOVEDÌ 14 GENNAIO Per chiedere le carità Sir 43,33-44,14; Mc 1,35-45 Beato l’uomo che teme il Signore | ✙ 7.30 Basilica (Felice Biassoni) ✙ 9.00 Basilica (defunti famiglie Pirola e Colombo) ✙ 18.30 Basilica (Giovanni Lancelotti e Angela Cirelli) |
VENERDÌ 15 GENNAIO S. Giovanni Bono, vescovo Sir 44,1.19-21; Mc 2,13-14.23-28 Gioisca il cuore di chi cerca il Signore | ✙ 7.30 Basilica ✙ 9.00 Basilica (AmbrogioCaspanie Giuseppina Pulici) ✙ 18.30 Basilica (Marino Guenzati e Rachele Monguzzi) |
SABATO 16 GENNAIO B.V. Maria Es 3,7-12; Gal 1,13-18; Lc 16,16-17 Come sono grandi le tue opere, Signore | ✙ 9.00 Basilica (Santo Camesasca) ✙ 18.00 Basilica S. ROSARIO (streaming su YouTube) ✙ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE (streaming) (Gilberto Citterio) Letture S. Messa della domenica: Is 55,4-7; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11 |
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA:
giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
Domenica 3 gennaio 2021 – DOPO L’OTTAVA DI NATALE
SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00**, 11.30, 18.30 – S. Cuore: 10.30
Martedì 5 gennaio 2021
ore 7.30 e 9.00 in Basilica: SS. Messe
ore 18.30 in Basilica: S. Messa vigiliare dell’Epifania**
Mercoledì 6 gennaio 2021 – Solennità dell’EPIFANIA
SS. Messe: Basilica: 8.30, 10.00**, 11.30, 18.30 – Oratorio BVI: 10.30 – S. Cuore: 10.30
** SS. Messe trasmesse in streaming su YouTube – canale “Pastorale Desio”
Rispettare le indicazioni dei volontari e i comportamenti a tutela della salute
La capienza delle chiese è limitata e non si potrà superare il numero stabilito:
Basilica 280; S. Cuore 40; BVI 160
Offerte raccolte in basilica (settimana di Natale, S. Stefano e domenica 27 novembre): per la parrocchia € 4.738,00; Avvento di carità per Lacor Hospital: € 238,00. Sono numerose le offerte pervenute via bonifico e le buste per l’offerta straordinaria natalizia (la cui raccolta termina a fine gennaio) di cui daremo relazione in seguito. Grazie per la generosità.
Celebrazioni | 2020 | 2019 | 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 |
Battesimi | 42 | 68 | 90 | 79 | 67 | 86 | 84 |
Matrimoni | 6 | 17 | 15 | 18 | 26 | 27 | 32 |
Funerali | 219* | 162 | 160 | 175 | 159 | 129 | 148 |
*Sono conteggiate anche le persone defunte scritte nel registro parrocchiale, ma delle quali non sono stati celebrati né funerali né Messa esequiale.
Il Comune di Desio sta attuando un “piano-freddo” per assistere persone in difficoltà e a rischio di marginalità. Lo ha fatto aprendo dal 23 dicembre un luogo di ospitalità (“rifugio”) per queste persone, ogni notte dalle 18.00 alle 8.00 del mattino successivo. Al momento ospita 3 persone, ma può arrivare fino a 10. Funzionerà fino al 31 marzo.
Si sono istituiti turni di volontari, il cui numero però non è sufficiente. Occorrono altre persone di buona volontà per il presidio del rifugio, in particolare della fascia oraria 20.00-23.00. Chi è interessato o disponibile può scrivere via mail alla responsabile del Servizio: simona.gruttadauria@comune.desio.mb.it
La raccolta dell’Avvento e Natale di Carità per il LACOR HOSPITAL di Gulu (Uganda) termina il 6 gennaio, solennità dell’Epifania
La comunità pakistana ha scritto come negli anni scorsi, il suo messaggio alla comu-nità cristiana di Desio condividendo la gioia per l’annuncio della nascita di Gesù, le difficoltà del periodo presente, l’invito alla solidarietà e alla preghiera.
Ringraziamo di cuore per la fraterna con-divisione e ricambiamo gli auguri per il nuovo anno all’Associazione e a tutte le famiglie presenti tra noi.
Incoraggiati dalla esperienza fin qui vissuta, continuiamo a camminare insieme per il dialogo e per la pace.
DOMENICA 3 GENNAIO 2021 DOPO L’OTTAVA DEL NATALE Sir 24,1-16b; Rm 8,3b-9a; Lc 4,14-22 Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi Liturgia delle Ore: IV settimana | ✙ 8.30 Basilica ✙ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
LUNEDÌ 4 GENNAIO Feria del tempo natalizio Dn 7,9-14; 2Ts 1,1-12; Lc 3,23-38 Gloria nei cieli e gioia sulla terra | ✙ 7.30 Basilica (Intenzione personale) ✙ 9.00 Basilica (Antonio Bastianello e fam.) ✙ 18.30 Basilica (Severo Rodolfi / Demetrio e Gianluigi) |
MARTEDÌ 5 GENNAIO Feria del tempo natalizio Tt 3,3-7; Gv 1,29a.30-34 Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra | ✙ 7.30 Basilica (Antonio Mazzini e Alicia Alvarez) ✙ 9.00 Basilica (def. famiglie Gusmaroli e Manzoni) ✙ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE DELL’EPIFANIA (streaming su YouTube) |
MERCOLEDÌ 6 GENNAIO EPIFANIA DEL SIGNORE Is 60,1-6; Tt 2,11-3,2; Mt 2,1-12 Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra | ✙ 8.30 Basilica ✙ 10.00 Basilica (streaming su YouTube) ✙10.30 Oratorio BVI ✙ 10.30 S. Cuore ✙ 11.30 Basilica ✙ 18.30 Basilica |
GIOVEDÌ 7 GENNAIO Feria del tempo natalizio Ct 1,1; 3,6-11; Lc 12,34-44 Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, o Figlio di Davide | ✙ 7.30 Basilica ✙ 9.00 Basilica (Intenzione personale) ✙ 18.30 Basilica (Elvira Pendin e Arcangelo Brunello) |
VENERDÌ 8 GENNAIO Feria del tempo natalizio Ct 2,8-14; Mt 25,1-13 Ami la giustizia, Signore, e l’empietà detesti | ✙ 7.30 Basilica (Intenzione personale) ✙ 9.00 Basilica (Angela e Anna Farina) ✙18.30 Basilica (Felice Schiatti e Brunilde Giussani) |
SABATO 9 GENNAIO Feria del tempo natalizio Ct 4,7-15; Ef 5,21-27; Mt 5,31-32 Tu sei la più bella fra le donne | ✙ 9.00 Basilica (Calogero La Mattina) ✙ 18.00 Basilica S. ROSARIO (streaming su YouTube) ✙ 18.30 Basilica LITURGIA VIGILIARE (streaming) (def. fam. Morbello e Franco e Aurora Casati) Letture S. Messa della domenica: Is 55,4-7; Ef 2,13-22; Mc 1,7-11 |
SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE IN BASILICA: giorni feriali: 8.30-9.00 e 17.00-18.15; sabato ore 16.00-18.15
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