Categoria: SS. Siro e Materno

  • Comunità in cammino 29 dicembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 18 29 dicembre 2019

    INTERPRETAZIONE DI UN PRESEPIO

    Siamo tutti molto grati alle persone che hanno dedicato tempo, fantasia e manualità a preparare il presepio ammirato da tanti all’interno della nostra basilica.

    Due aspetti colpiscono: la cura dei particolari di personaggi, professioni, interni: viene mostrata una vita fatta di lavoro, casa, famiglia, arte, preghiera; e poi: la capanna di Gesù non sta nel mezzo, ma di lato, eppure è più illuminata di tutto il resto. Mi vengono alla mente due possibili interpretazioni, mentre altri ne troveranno di diverse e probabilmente migliori.

    Anzitutto che la nascita di Gesù si definisca anche come “incarnazione”: prendere carne in un contesto umano preciso, descrivibile, quotidiano; non solo Gesù si fa uomo abitando nel tempo degli uomini, nelle loro città, nelle loro attività, ma può dare luce anche ai particolari più minuti, incoraggiare le speranze più fragili, santificare le azioni più consuete.

    Egli però – ed è la seconda riflessione – si pone a fianco: lo fa per sostenere discretamente tutto ciò che è umano o, forse, perché viene tenuto fuori, messo da parte, considerato estraneo? Ha detto il papa nel discorso natalizio alla Curia romana: «Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede – specialmente in Europa, ma pure in gran parte dell’Occidente – non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata».

    Il nostro presepio non dà un’unica risposta, ma sollecita la libera scelta di chi lo contempla: ho messo Gesù da parte o mi lascio sostenere in tutto da Lui?

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 22 dicembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 17 22 dicembre 2019

    DIO SCONCERTA… BUON NATALE!

    benedizioni-2019Con i preti, i diaconi e le Ausiliarie diocesane che vivono a servizio della Comunità pastorale, desidero far arrivare a tutti gli auguri per questo Natale con le parole di Papa Francesco, scritte nella recente lettera Admirabile Signum sul significato e il valore del presepe.

    Dio sconcerta… è fuori dai nostri schemi”: così il Papa ci invita a vivere il Natale per raggiungere il senso ultimo della vita, così che questa festa cristiana non cada nell’abitudine, non ceda alle mode, non si arrenda alle prove della vita. Buon Natale a tutti!

    don Gianni

    Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. Il modo di agire di Dio quasi tramortisce, perché sembra impossibile che Egli rinunci alla sua gloria per farsi uomo come noi. Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini! Come sempre, Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi. Dunque il presepe, mentre ci mostra Dio così come è entrato nel mondo, ci provoca a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; invita a diventare suoi discepoli se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita. (Lettera sul significato e il valore del presepe n. 8)

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  • Comunità in cammino – 15 dicembre 2019

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    COMUNITÀ PASTORALE

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 18 – Numero 16 15 dicembre 2019

    LUCI NELLE PIEGHE DELLA CITTÀ

    Torno ancora sull’esperienza della visita alle famiglie. I sacerdoti, il diacono, le suore, accolti quasi sempre con cordialità e disponibilità, propongono di condividere una semplice preghiera. C’è chi aderisce con convinzione, altri forse per abitudine, qualcuno con un po’ di impaccio.

    Là dove si vive l’intensità della fede e della preghiera si accende una luce, non solo per quella casa, chi la abita, la famiglia, ma per l’intero condominio, i vicini, il rione, la città.

    Si intuisce che per qualcuno la preghiera non sia consuetudine o che la fede sia inquieta, o anche superficiale o smarrita o assente o muta, e che accogliere l’annuncio del Natale possa presentare qualche difficoltà. In questa molteplicità di situazioni, non pochi perseverano tenendo accesa una luce di speranza, di preghiera, di delicata attenzione alle esigenze del prossimo, di fede vissuta, umile, operosa. Non ultimo chi vive malattie gravi o preoccupazioni gravose e continua a confidare nella benevolenza di Dio.

    Ci incoraggia un antichissimo testo cristiano, la Lettera a Diogneto: “I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Risiedono in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile”. I cristiani possono portare luce per tutti nelle pieghe e nelle ombre della città.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 8 dicembre 2019

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    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    Anno 18 – Numero 15 8 dicembre 2019

    IL PRESEPE, SEGNO UNIVERSALE

    Con la lettera Admirabile Signum, firmata a Greccio il 1° dicembre scorso, papa Francesco propone un’ampia meditazione sul presepe: «Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura».

    Il testo non intende polemizzare o mettere il presepe in alternativa ad altri simboli delle tradizioni natalizie, ma semplicemente invita a considerarlo un mirabile segno della storia umana e cristiana, che esprime con intensità la fede dei credenti: «vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze…».

    Ricordando il primo presepe realizzato a Greccio da Francesco d’Assisi nel Natale del 1223, il papa ricorda suggestivamente che allora «non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti».

    Il presepe è quanto di più mite e umile si possa immaginare; ponendo Gesù nella mangiatoia (in latino: praesepium), ricorda che Dio è solidale con l’indigenza e la povertà dell’uomo, così come la croce ne è conferma per la sofferenza e la morte. È un messaggio universale, uno sguardo sulla vita, una meditazione che toglie dalla superficialità e dalla banalità.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 1 dicembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 18 – Numero 14 logo basilica 1 dicembre 2019

    SE È IL SIGNORE A VISITARCI

    «Benedetto il Signore perché ha visitato il suo popolo»: nel cantico di Zaccaria, che ogni giorno si proclama nella Liturgia delle Ore, il rapporto di Dio con l’uomo è descritto come una visita.

    Nelle parrocchie di rito ambrosiano le famiglie e, per quanto possibile, altri luoghi di lavoro o di studio, vengono visitati prima di Natale dai sacerdoti, dai diaconi, dalle suore o da altri incaricati della comunità per condividere un momento di preghiera e per raccogliere – almeno in alcuni casi – gioie o preoccupazioni: una nuova nascita, il raggiungimento di un risultato negli studi, una malattia, la mancanza del lavoro, il peso della solitudine, un lutto. Molte persone anziane raccontano con fierezza dei rapporti con figli e nipoti, impegnativi sì, ma anche capaci di suscitare energie nuove e gioia di vivere.

    Al giorno d’oggi non è facile permettere che qualcuno entri nella propria casa, quasi irrompendo in una sfera di intimità, e perciò come “visitatori” siamo grati a quanti accolgono e talvolta mostrano di attendere questo incontro, anche se spesso non dura che pochi istanti.

    In alcune parrocchie della città non si riesce a raggiungere tutto il territorio; qualcuno poi si stupisce che ci si presenti «così presto», quando ancora l’atmosfera del Natale pare lontana. Alcuni laici si sono resi disponibili per collaborare a questa visita, ma non sempre sono ben ricevuti. In realtà ogni nostra visita è solo un segno della visita del Signore: se si scomoda a scendere dal cielo, con maggiore amore entrerà nelle nostre case, nei luoghi della nostra vita.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 24 novembre 2019

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    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 18 – Numero 13 logo basilica  24 novembre 2019

    CHIAMATI DA DIO TRA LE GENTE

    La nostra Comunità Pastorale vive in questo periodo di arrivi, partenze, rinnovi.

    • Nei mesi scorsi abbiamo accolto don Giorgio Lavezzari (a S. Giovanni Battista) e don Carlo Silva (a SS. Pietro e Paolo) che, pur indirizzati a ministeri diversi, sono a disposizione per le celebrazioni liturgiche nelle nostre parrocchie.

    • Accanto al diacono Giacomo Trevisan, ora abbiamo un diacono permanente: Fabrizio Santantonio, ordinato il 9 novembre e assegnato dal Vescovo alla nostra Comunità per operare nel campo educativo dei preadolescenti e nella parrocchia dei SS. Pietro e Paolo.

    • Abbiamo salutato e ringraziato padre Piero Pierobon che lascia l’incarico di superiore della casa dei Saveriani di Desio per traferirsi a Tavernerio (CO).

    • Gli subentra padre Emmanuel Adili Mwassa, il primo congolese ad assumere un incarico di questo tipo in Italia. Padre Emmanuel però non è del tutto “nuovo”: conosce bene la nostra città, il suo territorio, le sue attività religiose e civili.

    • L’AzioneCattolica cittadina ha rieletto il suo Presidente nella persona di Alberto Terrani. Questa associazione desidera contribuire ai cammini di comunità secondo le indicazioni del Vescovo: per questo le sue iniziative meritano un rilievo particolare.

    La Comunità è un organismo vivo, ma va ricordato che i preti passano, le comunità restano: la vitalità chiede a tutti di sentirsi in qualche modo protagonisti, non spettatori, né gregari.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 17 novembre 2019

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    COMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 18 – Numero 12 logo basilica 17 novembre 2019

    FORZA E PAURA DEL SILENZIO

    Inizia il periodo dell’Avvento: per i cristiani si caratterizza per gesti più intensi di preghiera e di carità; per chi vive un senso più vago del Natale provvedono la pubblicità e le offerte commerciali a fornire un clima diverso allo scorrere dei giorni; grazie a Dio molti accolgono di buon grado la visita natalizia dei preti, delle suore e dei laici incaricati, condividendo un breve momento di preghiera, di conversazione, di scambio di auguri.

    I primi cristiani interpretarono la venuta di Gesù in un preciso contesto suggerito dal libro della sapienza: “Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso…” (Sap 18,14). Un profondo silenzio: indica un’attesa, uno sguardo che scruta, un ascolto del benché minimo rumore, di una voce che sperabilmente porti un annuncio nuovo, una buona notizia.

    Del silenzio pare che oggi non sappiamo cosa farcene, anzi ci imbarazza, ci fa paura: non sappiamo quasi più guardarci negli occhi senza proferire parola, mentre basterebbe lo sguardo a comunicare amore, predilezione, protezione.

    Anche le chiese, luoghi solitamente sobri e composti, spazi della presenza misteriosa di Dio, sono diventati ambiti di conversazione, di agitazione, di saluti. Attendere che Dio parli, che l’animo si concentri sulla preghiera, che la Parola risuoni interiormente, che l’Eucaristia ricevuta apra a un dialogo intimo con Gesù: ecco dove porta il silenzio. Non all’assenza, ma alla presenza. Non perdiamo l’occasione di stare a contatto con Dio, e con noi stessi

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 10 novembre 2019

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    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 18 – Numero 11 logo basilica 10 novembre 2019

    CARITÀ E POVERI: SUOR CATERINA

    Pubblichiamo le parole di saluto di suor Caterina domenica scorsa in Basilica

    Siamo qui riuniti per dire “grazie” al Signore per i tanti benefici ricevuti in questi trentotto anni di permanenza a Desio: 15 anni in Oratorio e 28 in Ospedale, svolgendo diverse missioni: dalla Scuola Materna all’Oratorio, dal Consultorio e dal Centro di Ascolto alla Pastorale familiare e – da ultimo – in Ospedale. Da questa comunità ho ricevuto molto: il cardine prezioso della mia vocazione è sempre stato la “Carità” fatta da piccole cose, con una dimensione fraterna, con quella bellezza semplice fatta di relazioni autentiche, capace di accogliere, sostenere e farsi carico delle difficoltà di ciascuno. I fratelli hanno bisogno di sentirsi accolti lì dove sono, senza “se” e senza “ma”. Questo ci interroga come Comunità e come Chiesa sulle modalità e le strade da percorrere in un continuo discernimento operato nella grazia dello Spirito Santo.

    Ora per volontà dei Superiori vengo trasferita a Brescia in un grande Ospedale, dove dovrò svolgere diversi compiti suggeriti e sostenuti sempre dalla “Carità”.

    Spirito Santo, Divino conoscitore delle rotte di Dio, fedele testimone della mia nave, guida il mio desiderio di solcare i mari della Sua volontà. Disponimi a seguire la scia che tu traccerai per il futuro della mia missione. Riattiva la dimensione mistica della mia esistenza: voglio essere profeta e testimone dell’Assoluto di Dio. Spirito Santo, Divino nocchiero della mia nave, educami alla preghiera, all’umiltà, all’ascolto della Parola, all’impegno per una vita relazionale che intessa una rete di Carità, affinché diventi apostola del tuo amore, presso gli ammalati, i poveri, i piccoli, i giovani e le famiglie. Con stima e affetto saluto tutti. Grazie!

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  • Comunità in cammino 3 novembre 2019

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 18 – Numero 10 logo basilica 3 novembre 2019

    GRAZIE, UNA PAROLA PER MOLTI

    Parrocchia

    2015

    2019

    SS. Siro e Materno

    2027

    1639

    S. Pio X

    608

    607

    S. Giovanni B.

    924

    733

    SS. Pietro e Paolo

    1003

    721

    S. Giorgio

    335

    246

    TOTALE CP

    4897

    3946

     

    Schede valide

    4596

    3755

    Schede bianche

    231

    152

    Schede nulle

    70

    39

    TOTALE CP

    4897

    3946

    Qui a fianco trovate l’andamento delle votazioni della scorsa domenica per l’elezione del nuovoConsigliopastorale cittadino; all’interno i risultati completi. Grazie alle 3946 persone che hanno partecipato con il voto: sono meno di quelle di quattro anni fa (quindi la frequenza degli adulti alla Messa domenicale è in flessione), ma minore è l’incidenza delle schede non valide (dal 6,1 % al 4,8%). Grazie anche alla Commissione elettorale e a chi ha collaborato in vario modo a garantire lo svolgimento delle elezioni. Votare durante le SS. Messe è stato un gesto di edificazione della comunità: proprio dall’Eucaristia essa deriva la sua esistenza e il suo funzionamento.

    Colgo l’occasione anche per dire un grazie sentito e forte a nome di tutti a due religiosi in partenza: SUOR CATERINA SIGNORELLI delle Ancelle della Carità, in partenza per Brescia (38 anni a Desio! di cui 28 a servizio dell’ospedale e dei malati, sempre attenta a tante situazioni di bisogno), e PADRE PIERO PIEROBON, missionario Saveriano in partenza per Tavernerio (CO). Ci mancheranno senz’altro il loro contributo prezioso e il loro stile di amicizia e fraternità. Auguriamo loro un buon cammino con un abbraccio e una preghiera.

    don Gianni

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