Categoria: SS. Siro e Materno

  • Comunità in cammino 19 novembre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 13 18 novembre 2018

    CITTÀ, COMUNITÀ, CARITÀ

    Lo scorso 9 novembre si è tenuta presso la sala della Pro Desio la serata intitolata I CARE! Questa città mi sta a cuore, organizzata in vista della Giornata della Caritas e dei poveri, che coincide con la domenica di Cristo Re. Non ne ho scritto la scorsa settimana perché ho preferito dare spazio direttamente al messaggio del Papa per l’occasione.

    L’incontro intendeva anzitutto rivisitare ciò che da sempre caratterizza il cattolicesimo lombardo e brianzolo, capace di lasciarsi interpellare dall’ambiente sociale per proporre e realizzare attività e opere che siano “buona notizia” per tutte le fasce sociali e specialmente per chi è più in difficoltà, per chi è colpito da varie forme di povertà.

    Senza giudicare il passato recente o remoto, emerge più di ieri come necessario che i cristiani si propongano non come un gruppo a parte, che costruisce una propria immagine di città terrena, ma come partecipi di un progetto di bene comune, da edificare insieme con le altre istanze ideali, culturali, sociali, politiche e religiose.

    L’accelerazione dei cambiamenti impone poi un’attenzione particolare a non idealizzare antichi modelli, superati oggi dalla disponibilità delle tecnologie, dalla rapidità delle comunicazioni, dalla presenza dei migranti, dal disagio di giovani non sempre accolti dal mondo adulto.

    Città terrena, comunità civile e religiosa, carità si intrecciano: se la città sta a cuore di tutti, si rende possibile una convivenza che superi le blindature del privato e dell’individualismo, per costruire tutti insieme un mondo non solo meglio organizzato, ma più accogliente per tutti.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 11 novembre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 12 11 novembre 2018

    IL POVERO GRIDA

    E IL SIGNORE LO ASCOLTA

    DAL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

    La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un fratello e di una sorella. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. La sollecitudine dei credenti non può limitarsi a una forma di assistenza – pur necessaria e provvidenziale in un primo momento –, ma richiede quella «attenzione d’amore» che onora l’altro in quanto persona e cerca il suo bene.

    Siamo invitati a dare concretezza alle parole del Salmo: «I poveri mangeranno e saranno saziati». Vorrei che questa Giornata fosse celebrata all’insegna della gioia per la ritrovata capacità di stare insieme. Pregare insieme in comunità e condividere il pasto nel giorno della domenica. Un’esperienza che ci riporta alla prima comunità cristiana: «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno». (altro…)

  • Comunità in cammino 4 novembre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 17 – Numero 11 4 novembre 2018

    DOPO CENTO ANNI, PER LA PACE

    Mentre nella liturgia di oggi si legge «Cristo è la nostra pace», il nostro paese ricorda il centenario della fine della prima guerra mondiale, il centenario della Vittoria. Il celebre Bollettino del generale Diaz infatti affermava senza possibilità di equivoco: «La guerra contro ecc. sotto l’alta guida ecc. ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta». Ogni città, ogni piccolo paese o frazione conserva sui monumenti, nei cimiteri, nelle chiese, l’elenco lunghissimo dei soldati morti in guerra, che giustamente ancora oggi affidiamo a Dio nella preghiera. Non furono le uniche vittime: oltre ai morti civili e ai feriti si aggiungono gli odi, i rancori, le conseguenze sull’animo delle persone che ogni esperienza bellica procura.

    Leggere le testimonianze di allora, visitare i luoghi, e studiare la storia successiva, che portò a un conflitto ben più grave, diffuso e distruttivo, non è tempo perso. Forse non c’è migliore istruzione per la pace che mettere mano, occhi e memoria su ciò che ogni guerra produce drammaticamente, prima, durante e dopo il suo svolgimento.

    Desidero citare quanto disse il Presidente Mattarella a Redipuglia nel 2015: «Il ricordo di tanto sacrificio non deve sbiadire. Le atroci sofferenze, inflitte e ricevute, non devono essere rimosse. Il conflitto 1914-18 fu una tragedia immane che poteva essere evitata. La guerra, ogni guerra, porta sempre con sé sofferenza, distruzione e morte. I caduti, di ogni nazione e di ogni tempo, ci chiedono di agire, con le armi della politica e del negoziato, perché in ogni parte del mondo si affermi la pace».

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 28 ottobre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 10 28 ottobre 2018

    UNA DOMENICA PER LA MISSIONE

    La nostra Comunità pastorale è intitolata a Santa Teresa di Gesù Bambino: una monaca che chiuse la sua vita a 24 anni di età nel Carmelo di Lisieux e che il nostro Pio XI ha proclamato patrona delle Missioni, nonostante il suo impegno missionario fosse consistito essenzialmente nella preghiera per la Chiesa universale e in una fitta corrispondenza con due missionari da lei sostenuti e accompagnati spiritualmente.

    Oggi celebriamo nella nostra Chiesa ambrosiana la Domenica del mandato missionario, che corona il mese dedicato alla preghiera speciale per le missioni.

    Lo stato di salute della missione coincide con lo stato di salute della Chiesa stessa. Se i credenti sentono che non possono tenere nascosto il proprio cammino di fede; che la fede va professata non solo durante la Messa, bensì in famiglia e nei luoghi di lavoro, nel tempo della sofferenza e nel tempo libero; che una comunità non si concentra solo su se stessa, ma apre lo sguardo e ha a cuore i destini dei popoli; che l’evangelizzazione è buona notizia sia per invitare a credere in Gesù, sia per imitarlo nel dare concreta speranza a chi è nel bisogno, custodendo il senso profondo dell’umanità e della solidarietà; se sentono che l’altro non è extracomunitario, straniero, diverso, ma figlio di Dio e fratello… Se è così, il Vangelo ha aperto una breccia nel loro cuore e per essi, per noi, diventa naturale vivere ciò che il Signore chiede: essere tutti testimoni e apostoli del suo amore. Oggi preghiamo per i missionari ad gentes e li aiutiamo con la nostra offerta: in loro ci rispecchiamo, perché non mettono confini al Vangelo di Gesù.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 21 ottobre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 9 21 ottobre 2018

    COME PELLEGRINI DI CASA IN CASA

    Siamo pellegrini non solo quando partiamo per raggiungere un santuario di Maria o di un santo (Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela), la città di Roma o la Terra Santa. Il pellegrinaggio è immagine della vita cristiana, incamminata nel tempo presente e negli spazi che percorriamo verso la Gerusalemme celeste, verso la pienezza della vita in Cristo Risorto.

    Il pellegrinaggio è iniziato quando Dio per primo ha fatto un percorso a ritroso, dal cielo alla terra, diventando carne e impolverandosi con le fatiche, il lavoro, le case e le strade degli uomini. Non ha vagato senza meta, ma ha raccolto discepoli, ha distribuito guarigioni, ha benedetto chi gli veniva accanto, ha insegnato senza sosta le vie del Regno del Padre.

    L’immagine del pellegrinaggio è quella che il nostro Vescovo Mario propone per l’anno pastorale in corso, a partire dalle parole del salmo 84: Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore… Cresce lungo il cammino il suo vigore.

    È con questa ispirazione nel cuore che noi sacerdoti, con le suore e i laici incaricati della visita natalizia alle famiglie, partiremo nei prossimi giorni a pellegrinare lungo le strade e le case della nostra città. Si comincerà con le vie della parrocchia centrale e poi le altre parrocchie si aggiungeranno.

    Non porteremo una benedizione generica, un talismano per star bene ed essere protetti dai pericoli, ma la presenza stessa di Gesù Cristo, che è l’unico bene da conoscere, seguire, amare, colui che – come insegnava a pregare San Paolo VI – “ci è necessario”.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 14 ottobre 2018

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    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    Anno 17 – Numero 8 14 ottobre 2018

    I SANTI GUARDANO AVANTI

    Oggi un piccolo gruppo di rappresentanti desiani assiste a Roma alla canonizzazione di Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI. Con lui sono proclamati santi altri cinque, tra cui l’arcivescovo martire di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero (a cui dedicheremo una serata di Gerico), e un prete bergamasco nato a Milano, don Francesco Spinelli.

    Paolo VI, che fu anche arcivescovo di Milano, per molti, anche adulti, potrebbe solo appartenere alla storia e al passato. Ma proprio da lui nacque un’iniziativa di enorme contemporaneità. Giunto a Milano all’inizio del 1955, si adoperò affinché si realizzasse nella metropoli la Missione di Milano, come avvenne nel 1957. Egli forse seguiva l’intuizione di un libro pubblicato una decina d’anni prima – France, pays de mission (Francia, paese di missione) – dove si affermava la necessità di annunciare il vangelo con stile missionario ormai anche per i popoli d’Europa. Anche Milano (con i suoi dintorni) era ed è luogo di missione.

    Montini comprendeva che nel conflitto nascente tra Vangelo e modernità occorreva ridurre le distanze e mostrare a tutti in modo nuovo e adatto che solo Gesù Cristo è l’interprete, il salvatore, la risorsa per la felicità di ogni essere umano e di tutto il genere umano.

    Con questa stella polare visse il pontificato (1963-1978), attuando il Concilio Vaticano II e proclamando la “civiltà dell’amore” come modello di rapporti tra gli uomini e i popoli.

    Guardare a lui e alla sua santità non è volgere lo sguardo al passato, ma con lui e come lui guardare avanti, confidando che Dio resta fedele all’umanità da lui creata e amata.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 7 ottobre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 7 logo basilica 7 ottobre 2018

     

    UN “GRAZIE!” CHE PUÒ FAR BENE

    La festa del Madunin è una festa di parrocchia, e anche una festa di città: la dimensione comunitaria emerge in modo prevalente. La comunità non è però il semplice sovrapporsi di persone che scelgono tra diverse offerte: al supermercato o al centro commerciale potremmo incontrare degli amici, ma non certo costruire una comunità.

    Se parliamo della comunità cristiana – si dovrebbe dire della Chiesa, di cui tutti siamo parte e della quale tutti siamo responsabili – dovremmo ricordare che essa è anzitutto una comunità battesimale ed eucaristica: si riconosce nella fede professata a partire dal battesimo, celebrata nell’eucaristia domenicale, illuminata dall’ascolto della Parola e vissuta nella fraternità.

    Molte persone attuano una sorta di rappresentanza della comunità nel lavoro, nella scuola, sulle frontiere della vita sociale e culturale, accanto ai poveri e ai sofferenti. Altri dedicano tempo ed energie per la comunità parrocchiale o pastorale svolgendo al suo interno le più svariate mansioni, visibili o nascoste (consiglio pastorale, catechesi, amministrazione, chierichetti, lettori, cantori, pulizia, raccolta delle offerte, ascolto dei casi di bisogno, visita ai malati, servizio in oratorio ecc. ecc.). Sono forme diverse di appartenenza dove non si può dire che una sia migliore dell’altra, ma che tutte sono ugualmente necessarie alla vita comune.

    In occasione della festa patronale esprimo la più viva gratitudine, anche a nome di tutti i sacerdoti della comunità pastorale, a quanti accanto a noi si spendono umilmente per il Vangelo edificando la comunità dei credenti secondo i desideri di Gesù.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 30 settembre 2018

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    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 6  logo basilica 30 settembre 2018

    LA PATRONALE DELLE DONNE

    La festa patronale, che coinvolge l’intera comunità di Desio, è affidata alle donne: anzitutto a Maria, Madonna del Rosario, celebrata il 7 ottobre. Le è vicina come donna e come periodo (il 1 ottobre) santa Teresa di Gesù Bambino, patrona della Comunità Pastorale. A loro quest’anno si aggiunge Zélie Guerin, forse meno conosciuta, ma ugualmente santa insieme al marito, Louis Martin: sono i genitori di santa Teresa, canonizzati insieme nel 2015.

    Occorre sottolineare come nella vita delle nostre comunità parrocchiali la presenza delle donne sia determinante, anche se non sempre adeguatamente riconosciuta e promossa. Sono loro a svolgere compiti delicati negli ambiti di educazione e carità, impegni nella liturgia e anche ruoli umili e nascosti, ma ugualmente preziosi. Le consacrate, Ancelle della Carità e Ausiliarie Diocesane, esprimono il volto del servizio che Gesù raccomanda a tutti i discepoli.

    Non dimentichiamo le mamme e le nonne, che costituiscono punti di riferimento importanti per le famiglie. Ed è proprio a una famiglia di santi, quella di santa Teresa, che è dedicata la mostra che per oltre una settimana sarà esposta in sala Castelli.

    Scrive papa Francesco: «Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della
    presenza di Dio».

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 23 settembre 2018

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    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
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    Anno 17 – Numero 5 logo basilica 23 settembre 2018

    L’ARCIVESCOVO PER L’ORATORIO

    1. L’oratorio accoglie tutti, per insegnare a tutti la via della vita.
    2. L’oratorio è la casa dove la Comunità educante accompagna le giovani generazioni sui cammini della fede, della speranza, della carità.
    3. L’oratorio organizza il tempo, per celebrare le feste e per vivere lieti i giorni feriali.
    4. L’oratorio non basta a se stesso: accoglie le proposte che la Diocesi offre tramite la FOM, vive un rapporto necessario con la Parrocchia, la Comunità Pastorale, le proposte diocesane e il Decanato.
    5. L’oratorio è per rivelare che la vita è una vocazione. Tutti sono in cammino verso la stessa meta, ma non tutti percorrono la stessa strada.
    6. Tutti sono chiamati alla felicità e alla santità, ma diversa è la via dei piccoli e quella dei grandi, diversa la via dei ragazzi e quella delle ragazze. L’oratorio offre per ciascuno una proposta adatta.
    7. L’oratorio insegna che si possiede veramente solo quello veramente che si dona.
    8. L’oratorio è scuola di verità: tu non sei tutto, tu non sei il centro del mondo, tu non sei fatto per morire, tu non vivi solo per te stesso.
    9. L’oratorio è per tutti, ma non è tutto. In oratorio si favorisce il convergere di tutte le forme di attenzione educativa presenti nel territorio: i gruppi cristiani, la scuola, le associazioni sportive, i gruppi culturali, musicali, teatrali, per l’unità nella pluralità.
    10. L’oratorio è per tutti, ma non per sempre. L’oratorio educa ragazzi, adolescenti per introdurre alla giovinezza cristiana, tempo di responsabilità da vivere negli ambienti adulti, portando a compimento la propria vocazione.

    + Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

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  • Comunità in cammino 16 settembre 2018

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    Anno 17 – Numero 4 logo basilica16 settembre 2018

    SEMINARIO PER LA CHIESA DI OGGI

    In queste domeniche le nostre parrocchie di Desio sono un po’ affannate a organizzare l’inizio dell’anno pastorale e a comprendere la nuova configurazione del gruppo di preti, con l’impegno a salutare chi parte e accogliere chi arriva.

    Giunge provvidenziale la Giornata del Seminario, che passerà forse un po’ in sordina nelle celebrazioni domenicali, ma che ha un suo rilievo perché non solo richiama alla preghiera per le vocazioni e all’offerta generosa, ma soprattutto invita alla gratitudine: grazie al servizio educativo del Seminario nelle nostre parrocchie e nella nostra città ci sono preti all’opera.

    Le statistiche dicono che dieci anni fa in Europa c’era un prete ogni 1000 cattolici, in Africa uno ogni 4000 e in America Latina uno per oltre 7000. Il valore relativo delle statistiche non calcola l’età, lo stato di salute, la relazione con gli abitanti non cattolici di un determinato territorio, la dedicazione allo studio o a ministeri non parrocchiali, per cui la proporzione è puramente numerica, non svela la qualità del servizio e da noi peggiora negli anni.

    Il Seminario, dove quest’anno entra un nostro giovane per iniziare un percorso di verifica vocazionale, tenta di educare uomini giovani e adulti a promuovere l’incontro tra le persone e il Vangelo in modo adatto al tempo di oggi, formando pastori che non siano guide solitarie del gregge, ma immagine viva dell’unico e vero Pastore che è Gesù. Tutto ciò non si realizza in modo automatico, quasi magico, ma con il concorso fattivo, la preghiera e la partecipazione della comunità e di tutti coloro che le appartengono.

    don Gianni

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