Categoria: SS. Siro e Materno

  • Comunità in cammino 16 dicembre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 17 16 dicembre 2018

    10 DICEMBRE: 70 ANNI DI DIRITTI

    La sera del 10 dicembre scorso alle ore 20.00 le campane della Basilica hanno suonato a festa: qualcuno si è chiesto perché, altri si sono preoccupati, altri non se ne sono accorti. Il motivo era che il nostro gruppo campanari ha aderito all’invito dei colleghi di Arrone, piccolo comune in provincia di Terni, a ricordare ogni anno la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, adottata esattamente 70 anni fa a Parigi il 10 dicembre 1948.

    L’articolo 1 proclama: «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza». Nella stagione dei diritti, come viene descritta la nostra epoca, è stato giustamente osservato che tali diritti universali, benché ben proclamati, siano in molti aspetti disattesi e traditi. Come scrive papa Francesco: «Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo».

    Non è superfluo ricordare che, accanto alla giusta e rigorosa rivendicazione dei diritti propri, esiste anche la necessità di riconoscere i diritti altrui come parte dei propri doveri; afferma infatti l’articolo 29: «ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità». Né è inutile aggiungere che la vera umanità è creata a immagine di Dio, rivelato nel Figlio Gesù, nel piccolo bambino di Betlemme.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 8 dicembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 16 9 dicembre 2018

    ANSIA, RABBIA, DESIDERIO

    Ha scritto un acuto osservatore del nostro tempo: “Viviamo in modo frenetico non perché ci manca tempo, ma perché ci manca senso: i clacson suonano allo scattare del verde, il passo veloce aggredisce la strada, come se da quei secondi dipendesse la salvezza” (A. D’Avenia). La fretta ci assale e talvolta ci impedisce di fare le cose per bene, in modo soddisfacente. C’è ansia da prestazione nello studio, nella professione, nella vita politica, nell’amore e anche nella preghiera: vorremmo “tutto e subito”, anche da noi stessi. Per questo i ritardi di Dio, il suo manifestarsi disteso nel tempo, possono condurre all’ateismo. Ma il problema è nostro, non suo: i nostri desideri si espandono, e quando non si realizzano ci lasciamo prendere prima da un’ansia oppressiva e poi da una rabbia distruttiva. Dopo è difficile recedere dall’orgoglio, tornare a valutazioni più pacate e a decisioni costruttive: è più facile alimentare risentimenti e rancori che dare all’altro (coniuge, figlio, amico, collega… Dio stesso) una nuova possibilità.

    Nella Bibbia troviamo del Messia: “Le nazioni lo cercheranno con ansia” (Is 11,10); che l’orante prega: “vivo nell’ansia e sospiro, ma egli ascolta la mia voce” (Sal 55,18); che Gesù raccomanda: “non state in ansia” (Lc 12,29). Su noi e sul nostro futuro Gesù non ha uno sguardo ansioso: “Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore” (Mt 9,36). La sua compassione (cioè condivisione di pensieri e sentimenti) comprende e interpreta meglio le nostre attese e i nostri desideri, calmando ansie e rabbie che disperdono le nostre migliori energie. È anche questo un dono d’Avvento.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 2 dicembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 15 2 dicembre 2018

    AVVENTO: VINCERE LA TRISTEZZA

    Le comunità di rito ambrosiano già da due settimane stanno vivendo il tempo liturgico dell’Avvento. Dalla fine di ottobre preti, suore e laici percorrono le vie della città per la visita alle famiglie. In piazza Conciliazione è apparso l’albero, corredato dagli addobbi nelle vie della città. I dolci natalizi sono arrivati sui banchi di vendita con qualche giorno di ritardo rispetto al passato. La neve invece è in anticipo e qualcuno già si è goduto giorni di festa sugli sci.

    Sappiamo tutti bene che il Natale non consiste negli addobbi, nei colori, nelle luci, e nemmeno troppo nei sorrisi, negli abbracci, negli auguri: c’è ben altro a darci gioia, ed è la venuta di Gesù, la considerazione della sua persona nella nostra vita, l’accoglienza delle sue proposte per essere un’umanità più vera, più fraterna, più felice.

    Per questo la Chiesa prevede un tempo – chiamato Avvento – per non giungere impreparati all’incontro. La tradizione lo riveste di viola, colore penitenziale, e sembra suggerire di mettersi all’opera, di impegnarsi a una conquista, a un’ascesa o, meglio, a un’ascesi, per meritare la presenza di Gesù. Ma è Gesù a scendere, a mettersi al nostro livello, a sperimentare tutto: la povertà, la persecuzione, l’esilio, l’incertezza del futuro, la fatica del lavoro, il confronto con le malattie fisiche e morali, le tentazioni… L’Avvento ci chiede di farci “grembo” come Maria: per ascoltare parole nuove, coltivare sentimenti profondi (non solo buoni!), vivere compagnie gioiose e solidali, e vincere i pericoli della tristezza e dell’ottusità, che rischiano di prevalere in questo tempo squinternato.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 25 novembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 14 25 novembre 2018

    AMORE SENZA EQUIVOCI

    Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

    Nel 1999 le Nazioni Unite hanno proclamato il 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Sentiamo dalle cronache molti episodi al riguardo, che suscitano indignazione, ma che possono anche produrre una certa assuefazione. È bene far luce sui singoli episodi e non rassegnarsi mai: la violenza è sempre prevaricazione ed è tanto più odiosa quanto più opprime chi appare più indifeso.

    Una domanda tuttavia sembra imporsi: quali sono le radici, le cause di una violenza che – è bene ricordarlo – non è solo un fenomeno italiano, ma si incontra in forme diverse e con eguale crudeltà in ogni angolo del mondo? Non basta disapprovare: per reclamare e ottenere giustizia occorre riflettere a fondo e interrogarsi sul “perché” di tali eventi.

    Infatti l’esperienza dell’amore può essere equivocata chiamando o ritenendo amore ciò che non lo è. Ma l’amore non può essere confuso con il possesso dell’altra persona. L’incontro tra uomo e donna – ma anche tra le generazioni – richiede un’esigente educazione all’amore autentico, alla maturità dell’adulto che non ha bloccato la sua crescita interiore, affettiva, emozionale.

    Inoltre va verificato quanto l’argine alla violenza sia molto fragile se imperano nella società e nella comunicazione parole, giudizi, comportamenti, che escludono l’ascolto dell’altro, del diverso, ed esaltano la sua esclusione, ostentano il disprezzo, svalutano la dignità personale. A questi modelli si ispirano gli autori delle violenze. Con tali premesse, non solo le donne, ma tutte le fasce più svantaggiate della società sono a rischio.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 19 novembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 13 18 novembre 2018

    CITTÀ, COMUNITÀ, CARITÀ

    Lo scorso 9 novembre si è tenuta presso la sala della Pro Desio la serata intitolata I CARE! Questa città mi sta a cuore, organizzata in vista della Giornata della Caritas e dei poveri, che coincide con la domenica di Cristo Re. Non ne ho scritto la scorsa settimana perché ho preferito dare spazio direttamente al messaggio del Papa per l’occasione.

    L’incontro intendeva anzitutto rivisitare ciò che da sempre caratterizza il cattolicesimo lombardo e brianzolo, capace di lasciarsi interpellare dall’ambiente sociale per proporre e realizzare attività e opere che siano “buona notizia” per tutte le fasce sociali e specialmente per chi è più in difficoltà, per chi è colpito da varie forme di povertà.

    Senza giudicare il passato recente o remoto, emerge più di ieri come necessario che i cristiani si propongano non come un gruppo a parte, che costruisce una propria immagine di città terrena, ma come partecipi di un progetto di bene comune, da edificare insieme con le altre istanze ideali, culturali, sociali, politiche e religiose.

    L’accelerazione dei cambiamenti impone poi un’attenzione particolare a non idealizzare antichi modelli, superati oggi dalla disponibilità delle tecnologie, dalla rapidità delle comunicazioni, dalla presenza dei migranti, dal disagio di giovani non sempre accolti dal mondo adulto.

    Città terrena, comunità civile e religiosa, carità si intrecciano: se la città sta a cuore di tutti, si rende possibile una convivenza che superi le blindature del privato e dell’individualismo, per costruire tutti insieme un mondo non solo meglio organizzato, ma più accogliente per tutti.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 11 novembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 12 11 novembre 2018

    IL POVERO GRIDA

    E IL SIGNORE LO ASCOLTA

    DAL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

    La Giornata Mondiale dei Poveri intende essere una piccola risposta che dalla Chiesa intera, sparsa per tutto il mondo, si rivolge ai poveri di ogni tipo e di ogni terra perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto. Probabilmente, è come una goccia d’acqua nel deserto della povertà; e tuttavia può essere un segno di condivisione per quanti sono nel bisogno, per sentire la presenza attiva di un fratello e di una sorella. Non è un atto di delega ciò di cui i poveri hanno bisogno, ma il coinvolgimento personale di quanti ascoltano il loro grido. La sollecitudine dei credenti non può limitarsi a una forma di assistenza – pur necessaria e provvidenziale in un primo momento –, ma richiede quella «attenzione d’amore» che onora l’altro in quanto persona e cerca il suo bene.

    Siamo invitati a dare concretezza alle parole del Salmo: «I poveri mangeranno e saranno saziati». Vorrei che questa Giornata fosse celebrata all’insegna della gioia per la ritrovata capacità di stare insieme. Pregare insieme in comunità e condividere il pasto nel giorno della domenica. Un’esperienza che ci riporta alla prima comunità cristiana: «Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno». (altro…)

  • Comunità in cammino 4 novembre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 11 4 novembre 2018

    DOPO CENTO ANNI, PER LA PACE

    Mentre nella liturgia di oggi si legge «Cristo è la nostra pace», il nostro paese ricorda il centenario della fine della prima guerra mondiale, il centenario della Vittoria. Il celebre Bollettino del generale Diaz infatti affermava senza possibilità di equivoco: «La guerra contro ecc. sotto l’alta guida ecc. ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta». Ogni città, ogni piccolo paese o frazione conserva sui monumenti, nei cimiteri, nelle chiese, l’elenco lunghissimo dei soldati morti in guerra, che giustamente ancora oggi affidiamo a Dio nella preghiera. Non furono le uniche vittime: oltre ai morti civili e ai feriti si aggiungono gli odi, i rancori, le conseguenze sull’animo delle persone che ogni esperienza bellica procura.

    Leggere le testimonianze di allora, visitare i luoghi, e studiare la storia successiva, che portò a un conflitto ben più grave, diffuso e distruttivo, non è tempo perso. Forse non c’è migliore istruzione per la pace che mettere mano, occhi e memoria su ciò che ogni guerra produce drammaticamente, prima, durante e dopo il suo svolgimento.

    Desidero citare quanto disse il Presidente Mattarella a Redipuglia nel 2015: «Il ricordo di tanto sacrificio non deve sbiadire. Le atroci sofferenze, inflitte e ricevute, non devono essere rimosse. Il conflitto 1914-18 fu una tragedia immane che poteva essere evitata. La guerra, ogni guerra, porta sempre con sé sofferenza, distruzione e morte. I caduti, di ogni nazione e di ogni tempo, ci chiedono di agire, con le armi della politica e del negoziato, perché in ogni parte del mondo si affermi la pace».

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 28 ottobre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

     

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 10 28 ottobre 2018

    UNA DOMENICA PER LA MISSIONE

    La nostra Comunità pastorale è intitolata a Santa Teresa di Gesù Bambino: una monaca che chiuse la sua vita a 24 anni di età nel Carmelo di Lisieux e che il nostro Pio XI ha proclamato patrona delle Missioni, nonostante il suo impegno missionario fosse consistito essenzialmente nella preghiera per la Chiesa universale e in una fitta corrispondenza con due missionari da lei sostenuti e accompagnati spiritualmente.

    Oggi celebriamo nella nostra Chiesa ambrosiana la Domenica del mandato missionario, che corona il mese dedicato alla preghiera speciale per le missioni.

    Lo stato di salute della missione coincide con lo stato di salute della Chiesa stessa. Se i credenti sentono che non possono tenere nascosto il proprio cammino di fede; che la fede va professata non solo durante la Messa, bensì in famiglia e nei luoghi di lavoro, nel tempo della sofferenza e nel tempo libero; che una comunità non si concentra solo su se stessa, ma apre lo sguardo e ha a cuore i destini dei popoli; che l’evangelizzazione è buona notizia sia per invitare a credere in Gesù, sia per imitarlo nel dare concreta speranza a chi è nel bisogno, custodendo il senso profondo dell’umanità e della solidarietà; se sentono che l’altro non è extracomunitario, straniero, diverso, ma figlio di Dio e fratello… Se è così, il Vangelo ha aperto una breccia nel loro cuore e per essi, per noi, diventa naturale vivere ciò che il Signore chiede: essere tutti testimoni e apostoli del suo amore. Oggi preghiamo per i missionari ad gentes e li aiutiamo con la nostra offerta: in loro ci rispecchiamo, perché non mettono confini al Vangelo di Gesù.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 21 ottobre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 9 21 ottobre 2018

    COME PELLEGRINI DI CASA IN CASA

    Siamo pellegrini non solo quando partiamo per raggiungere un santuario di Maria o di un santo (Lourdes, Fatima, Santiago de Compostela), la città di Roma o la Terra Santa. Il pellegrinaggio è immagine della vita cristiana, incamminata nel tempo presente e negli spazi che percorriamo verso la Gerusalemme celeste, verso la pienezza della vita in Cristo Risorto.

    Il pellegrinaggio è iniziato quando Dio per primo ha fatto un percorso a ritroso, dal cielo alla terra, diventando carne e impolverandosi con le fatiche, il lavoro, le case e le strade degli uomini. Non ha vagato senza meta, ma ha raccolto discepoli, ha distribuito guarigioni, ha benedetto chi gli veniva accanto, ha insegnato senza sosta le vie del Regno del Padre.

    L’immagine del pellegrinaggio è quella che il nostro Vescovo Mario propone per l’anno pastorale in corso, a partire dalle parole del salmo 84: Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore… Cresce lungo il cammino il suo vigore.

    È con questa ispirazione nel cuore che noi sacerdoti, con le suore e i laici incaricati della visita natalizia alle famiglie, partiremo nei prossimi giorni a pellegrinare lungo le strade e le case della nostra città. Si comincerà con le vie della parrocchia centrale e poi le altre parrocchie si aggiungeranno.

    Non porteremo una benedizione generica, un talismano per star bene ed essere protetti dai pericoli, ma la presenza stessa di Gesù Cristo, che è l’unico bene da conoscere, seguire, amare, colui che – come insegnava a pregare San Paolo VI – “ci è necessario”.

    don Gianni

    (altro…)

  • Comunità in cammino 14 ottobre 2018

    basilica

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 8 14 ottobre 2018

    I SANTI GUARDANO AVANTI

    Oggi un piccolo gruppo di rappresentanti desiani assiste a Roma alla canonizzazione di Giovanni Battista Montini, papa Paolo VI. Con lui sono proclamati santi altri cinque, tra cui l’arcivescovo martire di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero (a cui dedicheremo una serata di Gerico), e un prete bergamasco nato a Milano, don Francesco Spinelli.

    Paolo VI, che fu anche arcivescovo di Milano, per molti, anche adulti, potrebbe solo appartenere alla storia e al passato. Ma proprio da lui nacque un’iniziativa di enorme contemporaneità. Giunto a Milano all’inizio del 1955, si adoperò affinché si realizzasse nella metropoli la Missione di Milano, come avvenne nel 1957. Egli forse seguiva l’intuizione di un libro pubblicato una decina d’anni prima – France, pays de mission (Francia, paese di missione) – dove si affermava la necessità di annunciare il vangelo con stile missionario ormai anche per i popoli d’Europa. Anche Milano (con i suoi dintorni) era ed è luogo di missione.

    Montini comprendeva che nel conflitto nascente tra Vangelo e modernità occorreva ridurre le distanze e mostrare a tutti in modo nuovo e adatto che solo Gesù Cristo è l’interprete, il salvatore, la risorsa per la felicità di ogni essere umano e di tutto il genere umano.

    Con questa stella polare visse il pontificato (1963-1978), attuando il Concilio Vaticano II e proclamando la “civiltà dell’amore” come modello di rapporti tra gli uomini e i popoli.

    Guardare a lui e alla sua santità non è volgere lo sguardo al passato, ma con lui e come lui guardare avanti, confidando che Dio resta fedele all’umanità da lui creata e amata.

    don Gianni

    (altro…)