Categoria: SS. Siro e Materno

  • Comunità in cammino 7 ottobre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 7 logo basilica 7 ottobre 2018

     

    UN “GRAZIE!” CHE PUÒ FAR BENE

    La festa del Madunin è una festa di parrocchia, e anche una festa di città: la dimensione comunitaria emerge in modo prevalente. La comunità non è però il semplice sovrapporsi di persone che scelgono tra diverse offerte: al supermercato o al centro commerciale potremmo incontrare degli amici, ma non certo costruire una comunità.

    Se parliamo della comunità cristiana – si dovrebbe dire della Chiesa, di cui tutti siamo parte e della quale tutti siamo responsabili – dovremmo ricordare che essa è anzitutto una comunità battesimale ed eucaristica: si riconosce nella fede professata a partire dal battesimo, celebrata nell’eucaristia domenicale, illuminata dall’ascolto della Parola e vissuta nella fraternità.

    Molte persone attuano una sorta di rappresentanza della comunità nel lavoro, nella scuola, sulle frontiere della vita sociale e culturale, accanto ai poveri e ai sofferenti. Altri dedicano tempo ed energie per la comunità parrocchiale o pastorale svolgendo al suo interno le più svariate mansioni, visibili o nascoste (consiglio pastorale, catechesi, amministrazione, chierichetti, lettori, cantori, pulizia, raccolta delle offerte, ascolto dei casi di bisogno, visita ai malati, servizio in oratorio ecc. ecc.). Sono forme diverse di appartenenza dove non si può dire che una sia migliore dell’altra, ma che tutte sono ugualmente necessarie alla vita comune.

    In occasione della festa patronale esprimo la più viva gratitudine, anche a nome di tutti i sacerdoti della comunità pastorale, a quanti accanto a noi si spendono umilmente per il Vangelo edificando la comunità dei credenti secondo i desideri di Gesù.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 30 settembre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE  SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 6  logo basilica 30 settembre 2018

    LA PATRONALE DELLE DONNE

    La festa patronale, che coinvolge l’intera comunità di Desio, è affidata alle donne: anzitutto a Maria, Madonna del Rosario, celebrata il 7 ottobre. Le è vicina come donna e come periodo (il 1 ottobre) santa Teresa di Gesù Bambino, patrona della Comunità Pastorale. A loro quest’anno si aggiunge Zélie Guerin, forse meno conosciuta, ma ugualmente santa insieme al marito, Louis Martin: sono i genitori di santa Teresa, canonizzati insieme nel 2015.

    Occorre sottolineare come nella vita delle nostre comunità parrocchiali la presenza delle donne sia determinante, anche se non sempre adeguatamente riconosciuta e promossa. Sono loro a svolgere compiti delicati negli ambiti di educazione e carità, impegni nella liturgia e anche ruoli umili e nascosti, ma ugualmente preziosi. Le consacrate, Ancelle della Carità e Ausiliarie Diocesane, esprimono il volto del servizio che Gesù raccomanda a tutti i discepoli.

    Non dimentichiamo le mamme e le nonne, che costituiscono punti di riferimento importanti per le famiglie. Ed è proprio a una famiglia di santi, quella di santa Teresa, che è dedicata la mostra che per oltre una settimana sarà esposta in sala Castelli.

    Scrive papa Francesco: «Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della
    presenza di Dio».

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 23 settembre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
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    Anno 17 – Numero 5 logo basilica 23 settembre 2018

    L’ARCIVESCOVO PER L’ORATORIO

    1. L’oratorio accoglie tutti, per insegnare a tutti la via della vita.
    2. L’oratorio è la casa dove la Comunità educante accompagna le giovani generazioni sui cammini della fede, della speranza, della carità.
    3. L’oratorio organizza il tempo, per celebrare le feste e per vivere lieti i giorni feriali.
    4. L’oratorio non basta a se stesso: accoglie le proposte che la Diocesi offre tramite la FOM, vive un rapporto necessario con la Parrocchia, la Comunità Pastorale, le proposte diocesane e il Decanato.
    5. L’oratorio è per rivelare che la vita è una vocazione. Tutti sono in cammino verso la stessa meta, ma non tutti percorrono la stessa strada.
    6. Tutti sono chiamati alla felicità e alla santità, ma diversa è la via dei piccoli e quella dei grandi, diversa la via dei ragazzi e quella delle ragazze. L’oratorio offre per ciascuno una proposta adatta.
    7. L’oratorio insegna che si possiede veramente solo quello veramente che si dona.
    8. L’oratorio è scuola di verità: tu non sei tutto, tu non sei il centro del mondo, tu non sei fatto per morire, tu non vivi solo per te stesso.
    9. L’oratorio è per tutti, ma non è tutto. In oratorio si favorisce il convergere di tutte le forme di attenzione educativa presenti nel territorio: i gruppi cristiani, la scuola, le associazioni sportive, i gruppi culturali, musicali, teatrali, per l’unità nella pluralità.
    10. L’oratorio è per tutti, ma non per sempre. L’oratorio educa ragazzi, adolescenti per introdurre alla giovinezza cristiana, tempo di responsabilità da vivere negli ambienti adulti, portando a compimento la propria vocazione.

    + Mario Delpini, Arcivescovo di Milano

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  • Comunità in cammino 16 settembre 2018

    basilica COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 17 – Numero 4 logo basilica16 settembre 2018

    SEMINARIO PER LA CHIESA DI OGGI

    In queste domeniche le nostre parrocchie di Desio sono un po’ affannate a organizzare l’inizio dell’anno pastorale e a comprendere la nuova configurazione del gruppo di preti, con l’impegno a salutare chi parte e accogliere chi arriva.

    Giunge provvidenziale la Giornata del Seminario, che passerà forse un po’ in sordina nelle celebrazioni domenicali, ma che ha un suo rilievo perché non solo richiama alla preghiera per le vocazioni e all’offerta generosa, ma soprattutto invita alla gratitudine: grazie al servizio educativo del Seminario nelle nostre parrocchie e nella nostra città ci sono preti all’opera.

    Le statistiche dicono che dieci anni fa in Europa c’era un prete ogni 1000 cattolici, in Africa uno ogni 4000 e in America Latina uno per oltre 7000. Il valore relativo delle statistiche non calcola l’età, lo stato di salute, la relazione con gli abitanti non cattolici di un determinato territorio, la dedicazione allo studio o a ministeri non parrocchiali, per cui la proporzione è puramente numerica, non svela la qualità del servizio e da noi peggiora negli anni.

    Il Seminario, dove quest’anno entra un nostro giovane per iniziare un percorso di verifica vocazionale, tenta di educare uomini giovani e adulti a promuovere l’incontro tra le persone e il Vangelo in modo adatto al tempo di oggi, formando pastori che non siano guide solitarie del gregge, ma immagine viva dell’unico e vero Pastore che è Gesù. Tutto ciò non si realizza in modo automatico, quasi magico, ma con il concorso fattivo, la preghiera e la partecipazione della comunità e di tutti coloro che le appartengono.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 9 settembre 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

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    Anno 17 – Numero 3 9 settembre 2018

    BATTESIMO, CATECHESI E LIBERTÀ

    All’inizio della celebrazione del battesimo dei bambini si rivolge ai genitori l’esortazione a “educarli nella fede, perché, nell’osservanza dei comandamenti, imparino ad amare Dio e il prossimo, come Cristo ci ha insegnato”. Un’interessante sintesi del cammino cristiano: la fede, i comandamenti, l’amore di Dio e del prossimo, l’insegnamento di Cristo (le parole e le opere del Vangelo).

    La comunità dovrebbe accompagnare negli anni quest’azione educativa e in parte lo fa attraverso le Scuole d’Infanzia di ispirazione cristiana presenti nel territorio, ma arriva il momento in cui offre itinerari più precisi denominati “catechesi di iniziazione cristiana”. È questo il tempo in cui i genitori sono invitati a esprimere o rinnovare l’adesione dei loro figli.

    Si potrebbe ritenere che l’iniziazione cristiana sia un percorso che conduce ai sacramenti di confessione, comunione e cresima, quasi fossero oasi o isole felici nel convulso panorama che i ragazzi affrontano in famiglia, nella scuola e nelle varie attività come sport, danza, lingue, musica ecc. O si potrebbe, meglio, pensare che la catechesi è un itinerario cristiano, l’anima di tutta l’esistenza umana dei nostri ragazzi e ragazze e per riflesso delle loro famiglie.

    La catechesi è “per la vita cristiana”, cioè per educarsi alla fede, osservare i comandamenti, amare Dio e il prossimo, dare spazio a Gesù nella propria vita: è la vera scelta libera dopo il dono conferito dai genitori e dalla Chiesa mediante il Battesimo. E la libertà richiede impegno e convinzione profonda.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 26 agosto 2018

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    Anno 17 – Numero 1 logo basilica26 agosto 2018

    CHIESA PELLEGRINA SULLA TERRA

    Il nuovo anno pastorale – che per la diocesi di Milano si inaugura ufficialmente l’8 settembre, festa della nascita di Maria, si apre con la lettera del Vescovo intitolata Cresce lungo il cammino il suo vigore. Il popolo in cammino verso la città santa, la nuova Gerusalemme.

    L’immagine è quella del cammino di popolo, del pellegrinaggio inteso non come occasione per visitare qualche luogo santo, ma come permanente atteggiamento del cristiano, che sa di essere sempre in cammino, di avere una meta ancora da raggiungere, di dover tenere il passo con i fratelli più deboli e lenti, di poter confidare nella guida e nel sostegno di Gesù e nella forza del suo Spirito.

    In questa visione, che si protende fino alla “Gerusalemme celeste”, il Vescovo vede il motivo e l’opportunità per «pensare e praticare con coraggio un inesausto rinnovamento/riforma della Chiesa». Rinnovamento e riforma risiedono non solo nelle decisioni delle Curie o nel modo di organizzare orari, programmi, uso di edifici di proprietà ecc., ma nel fatto che ciascuno si senta chiamato a considerare cosa, come, dove desiderare e sentirsi partecipe di un’impresa comune, di un percoso fraterno dove, come scrive il Vescovo, «non ha fondamento storico né giustificazione ragionevole l’espressione “si è sempre fatto così” che si propone talora come argomento per chiedere conferma dell’inerzia e resistere alle provocazioni del Signore».

    È dunque una provocazione quella che il Vescovo Mario porge ai fedeli e alle comunità di cui è responsabile: non saremo sordi e non la lasceremo cadere.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 4 agosto 2018

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    Anno 16 – Numero 45 5-19 agosto 2018

    A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

     

    Come è stato comunicato a tutte le Messe di domenica 29 luglio, ci saranno cambiamenti nella composizione del gruppo dei preti a servizio della Comunità pastorale di Desio.

    Don Giuseppe Maggioni, 49 anni, arrivato a Desio nel 2008, diventerà vicario della Comunità Pastorale Maria Vergine Madre dell’Ascolto di Biassono, con l’incarico di seguire specialmente la parrocchia di Sovico e alcune attività della parrocchia di Macherio.

    Don Pietro Guzzetti, 34 anni, è giunto a Desio nel 2010 come diacono e vi è rimasto per i primi otto anni del suo ministero; ora è destinato come vicario alla Comunità Pastorale Epifania del Signore di Brugherio, con l’incarico di collaborare alla parrocchia di San Carlo.

    Entrambi verranno sostituiti da don Pietro Cibra, 40 anni, che viene tra noi ricco delle esperienze vissute a Brugherio e Inverigo e sarà a disposizione dell’intera Comunità soprattutto per quanto riguarda gli oratori, la pastorale giovanile e i percorsi di iniziazione cristiana.

    La data ufficiale di inizio dei nuovi incarichi è il 1 settembre. Ma già nelle prossime settimane troveremo il modo per preparare adeguatamente alcuni momenti di ringraziamento a don Giuseppe e don Pietro per quanto hanno donato alle nostre parrocchie negli anni trascorsi tra noi a Desio e per accogliere calorosamente don Pietro Cibra nel suo nuovo incarico.

    In questi momenti di cambiamento ci affidiamo alla preghiera, invocando il dono dello Spirito perché ci doni sapienza e coraggio nel camminare insieme sulle vie del Vangelo.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 22-29 luglio 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

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    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 16 – Numero 44 22-29 luglio 2018

    LA PAROLA DEI VESCOVI ITALIANI

    Gli occhi sbarrati e lo sguardo vitreo di chi si vede sottratto in extremis all’abisso che ha inghiottito altre vite umane sono solo l’ultima immagine di una tragedia alla quale non ci è dato di assuefarci.

    Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture. È la storia sofferta di uomini e donne e bambini che – mentre impedisce di chiudere frontiere e alzare barriere – ci chiede di osare la solidarietà, la giustizia e la pace.

    Come Pastori della Chiesa non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determinino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto.

    Animati dal Vangelo di Gesù Cristo continuiamo a prestare la nostra voce a chi ne è privo. Camminiamo con le nostre comunità cristiane, coinvolgendoci in un’accoglienza diffusa e capace di autentica fraternità. Guardiamo con gratitudine a quanti – accanto e insieme a noi – con la loro disponibilità sono segno di compassione, lungimiranza e coraggio, costruttori di una cultura inclusiva, capace di proteggere, promuovere e integrare.

    Avvertiamo in maniera inequivocabile che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata.

    La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

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  • Comunità in cammino – 8-15 luglio 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 16 – Numero 43 logo basilica8-15 luglio 2018

    SEMPLIFICAZIONI E SAPIENZA

    Di fronte ad avvenimenti di ogni tipo la gente si lascia volentieri intervistare: «Era una brava persona» (ma ha massacrato la famiglia); «Non meritava di morire così giovane» (forse i vecchi lo meritano?); «Dio è uguale in tutte le religioni» (una scusa per non praticarne nessuna), «Difendiamo la tradizione cristiana» (ma in chiesa non li vediamo). Poi ci sono gli slogan come «ogni forma di amore è famiglia», «basta la salute», «America first» e così via. Qualche giorno fa un sito web proponeva alle scuole italiane di passare ai numeri arabi e taluni hanno reagito male, dimenticando che dal secolo XIII noi già usiamo normalmente i numeri arabi.

    Uno dei mali del nostro tempo è certamente la complicazione: le cose si sono fatte difficili ed è impossibile seguire tutto, verificare tutto, controllare tutto; allora si appaltano informazioni e opinioni a fonti non sempre verificate, a voci che si rincorrono, a slogan che sollecitano le emozioni o, come si dice, la ‘pancia’ delle persone.

    Così dalla complicazione paradossalmente si passa alla semplificazione: ripetizione di frasi fatte e di concetti banali, affermazioni tanto elementari quanto inconsistenti, notizie acquisite a buon mercato, carenza di senso critico, scarsa capacità di discernimento.

    Ma semplificazione non è uguale a semplicità, bensì a riduzione: si considera un solo punto di vista e si ignora il quadro complessivo di un fenomeno sociale, di una proposta politica, di una visione religiosa. La Parola di Dio aiuta il cristiano a criticare, a stare sveglio, a cercare la verità con passione, a cercare la sapienza della vita e a diffidare delle semplificazioni.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino 24 giugno – 1 luglio 2018

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 16 – Numero 42 logo basilica 24 giugno – 1 luglio 2018

    PIÙ ASCOLTO CHE APPLAUSI

    Nel giorno dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno) – e nella domenica che lo precede – siamo invitati a guardare alla figura del Papa, successore di Pietro, al fine di pregare per lui e raccogliere un dono per la sua carità (chiamato appunto l’obolo di San Pietro). La carità del Papa non riguarda solo iniziative attraenti per la stampa come procurare cibo o letti o docce per i senzatetto di Roma, ma si apre alle necessità dei poveri in tanti altri paesi del mondo.

    Il Papa non è facoltativo per un cattolico: senza mitizzarlo, è il pastore della Chiesa universale, con tutte le capacità e i limiti che anche il primo Papa aveva, come mostrano i vangeli.

    Nell’epoca mediatica purtroppo colpiscono più alcuni gesti particolari e simpatici di Papa Francesco che i suoi profondi insegnamenti. Quanta gente, anche tra noi, lo critica per sentito dire, ma non ha scorso attentamente nemmeno una riga dei suoi messaggi.

    Desio, che è patria di Pio XI e ha ospitato san Giovanni Paolo II nel 1983, deve essere in prima linea nell’apprezzare i Pontefici che Dio ha procurato alla Chiesa dei nostri tempi.

    Tra pochi mesi vedremo elevato sugli altari con il titolo di santo il Papa Paolo VI che fu anche Arcivescovo di Milano. Sono contento che venga riconosciuta al livello più alto la grandezza di uno spirito libero, intenso, capace di un servizio sofferto, fedele e moderno alla Chiesa e all’umanità. Paolo VI invitava a costruire la Civiltà dell’amore: uno slogan non facile, un tema che fa pensare, un progetto che certamente non appassirà.

    don Gianni

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