Categoria: SS. Siro e Materno

  • S. Rosario – maggio 2017

    Madonna-di-fatima

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    PARROCCHIA SANTI SIRO e MATERNO

    S. ROSARIO
    mese di maggio 2017

    1Lunedì20.30 Rosario in Basilica

    21.00 sul sagrato: arrivo Fiaccola Votiva da Marta (VT)

    2Martedì21.00 Condominio di via Forlanini 33
    4Giovedì21.00 Santuario del Crocifisso (via Lampugnani 41)
    7Domenica21.00 Grotta del Collegio Paola Di Rosa (via San Pietro)
    9Martedì21.00 Collegio Pio XI
    11Giovedì21.00 Chiesa di San Francesco (via Roma 101)
    14Domenica21.00 Grotta del Collegio Paola Di Rosa (via San Pietro)
    16Martedì21.00 Cappella del Pilastrello (via Milano ang. via Trento)
    19Venerdì21.00 Oratorio Beata Vergine Immacolata (via Grandi)
    21Domenica21.00 Grotta del Collegio Paola Di Rosa (via San Pietro)
    22LunedìPellegrinaggio cittadino al Santuario Madonna del Bosco
    23Martedì21.00 Cappella S. Eurosia (via Lombardia)
    25Giovedì21.00 Chiesa del Sacro Cuore (via Segantini)
    28Domenica21.00 Grotta del Collegio Paola Di Rosa (via San Pietro)
    31MercoledìCasa natale di Papa Pio XI: conclusione del mese di maggio

    20.30 Rosario

    21.00 Concerto del Gruppo Vocale Città di Erba

  • Comunità in cammino 23 aprile 2017

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 25 domenica 23 aprile 2017

    GLI ESAMI NON FINISCONO MAI

    Troppo stress a scuola e uso smodato di Internet per gli adolescenti italiani. Il dato emerge dallo studio sul Benessere dei quindicenni, pubblicato dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che studia i dati di 58 economie e paesi dei cinque continenti”. I dati statistici sono stati pubblicati ampiamente su giornali e siti di informazione e riguardano (forse) i quindicenni del 2015, nel frattempo divenuti diciassettenni. In ogni caso sono stati accolti un po’ con curiosità e un po’ con un sovraccarico di stress da parte degli adulti, allarmati di doversi fare qualche domande al riguardo.

    Gli esami non finiscono mai diceva Eduardo De Filippo, e già questa acquisizione da adulti fa pensare a quante volte genitori o educatori hanno sollevato giovani, adolescenti e ragazzi dalla fatica di un esame “di vita”, intendendo proteggerli da stress e da brutte cose quali malattie, morte, fame, guerra… (realtà su cui poi vanno a rifarsi ampiamente vista e udito in Internet).

    I social network (Facebook, Twitter, Instagram ecc.) sono certamente un modo di comunicare – non solo dei giovani –, ma conservano quel tratto di virtualità che rischia di informare molto, ma di formare poco alle sfide del futuro e soprattutto al gusto e alla gioia di vivere: dare o rifiutare un’amicizia in un faccia a faccia è molto più esigente e stimolante che farlo a tavolino con il clic di un mouse. E se l’ascolto attento e privo di pregiudizi, capace di accompagnare i passi dei nostri ragazzi e ragazze, viene da un adulto, non è tempo sprecato.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino – 16 aprile 2017

    COMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 24 domenica 16 aprile 2017

    PROFANAZIONE E RISURREZIONE

    Sulla folla delle chiese copte del Cairo e di Alessandria d’Egitto domenica scorsa si è abbattuta la follia del terrore: la domenica delle Palme, che porta un messaggio di pace e riconciliazione, al quale spesso si uniscono in questa circostanza persone poco assidue alle celebrazioni cristiane e anche credenti di altre religioni, è stata profanata da una volontà omicida

    Se da un lato crescono lo sgomento, la paura e la rabbia per una violenza insensata e immotivata, dall’altro non va dimenticato che il primo giorno della settimana santa introduce al tempo in cui il corpo di Gesù è stato profanato con le torture e la crocifissione: la riproduzione della Sindone di Torino affissa nella nostra basilica documenta ampiamente tale devastazione che – ricordiamolo sempre – non è solo fisica, ma anche interiore: con Gesù viene rifiutato il centro della sua missione che è la Buona Notizia di Dio per l’uomo.

    Mentre contempliamo l’Uomo della Croce, altre profanazioni vanno in onda a livello internazionale e più vicino a noi: propositi di guerra, programmi di esclusione, espressioni confuse circa diritti presunti a dare o a darsi la morte. Anche molti corpi di uomini e donne, anziani e bambini, oggi come in ogni tempo, continuano a essere profanati in mille modi.

    Ma nella domenica di Pasqua il corpo del Signore è fuori dal sepolcro e Gesù parla ancora e dà speranza a quelli che chiama “i miei fratelli”: lui che supera ogni profanazione ci aiuti a non essere superficiali nel vivere ogni giorno la fede di Pasqua. Buona Pasqua a tutti!

    don Gianni

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  • Comunità in cammino – 9 aprile 2017

    COMUNITÀ PASTORALE

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 23 domenica 9 aprile 2017

    DOMENICA DELLE PALME E SETTIMANA SANTA

    Inizia la Settimana Santa, “autentica”: il periodo che possiamo definire insieme come il più umano e il più disumano dell’anno.

    Disumano: un innocente viene condannato a morte per motivi di potere e di opportunità dei capi religiosi e politici, emblema di tutti coloro che sono sacrificati al dominio dell’uomo sull’uomo, come accade in questi giorni in Siria e in molte altre parti del mondo. Il più umano: ogni sofferenza degli uomini, anche la più nascosta, viene portata sulle spalle di Gesù e pesa sul cuore di Dio. Questa settimana ci invita a essere più umani, ma non certo nel senso di curare sentimenti di bontà occasionale o di carità superficiale.

    Essere più umani comporta anzitutto essere più spirituali: lo spirito non è ciò che sta fuori della vita, della carne, ma il motore di ogni cosa; siamo guidati dai sentimenti, dai pensieri, dal temperamento, da ciò che si agita nel nostro cuore. Essere più spirituali significa aver cura del nostro cuore, saperlo educare, orientare, fare in modo che si riconosca arricchito dalla parola e dalla presenza di Dio, metterlo in maggiore sintonia con il “pensiero di Cristo”.

    Ma essere più umani significa anche essere più solidali, andando controcorrente rispetto all’individualismo che cerca di condizionare le relazioni di questo tempo, improntandole solo all’utilità reciproca e cancellando la solidarietà e l’amore gratuito. Il cristiano respira il clima in cui vive, ma se ne difende se esso è inquinato e dannoso: così riscopriamo la bellezza di relazioni aperte e gratuite, la gioia del collaborare disinteressatamente, il gusto del donare. Piccoli, ma importanti segni per i discepoli di Colui che ha dato tutto sulla croce a favore di noi, suoi fratelli e sorelle. Buona Settimana Santa!

    don Gianni (altro…)

  • Comunità in cammino 2 aprile 2017

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE
    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 22 domenica 2 aprile 2017

    UN POPOLO NUMEROSO
    Papa Francesco a Milano e a Monza

    La notizia prevalente era: il papa è a Milano! In periferia, in Duomo, al carcere, al parco, allo stadio. I suoi atteggiamenti, le parole, il volto, hanno espresso molto di questo padre e fratello in mezzo ai poveri, ai carcerati, ai preti e ai consacrati, al suo popolo.

    Ecco: andando verso il Duomo quella mattina, ciò che colpiva era l’ordinata e serena attesa di migliaia di persone che da presto affollavano i varchi della piazza per vederlo anche solo brevemente. Il popolo del papa era in attesa di una parola, di uno sguardo, di una preghiera fatta insieme, di una speranza da condividere. Forse la vera notizia è stata questa: il papa ha saputo farci risentire un popolo, un popolo di credenti raccolti attorno a lui e alle nostre comunità; non importa quanto numeroso, ma certamente ordinato, entusiasta ed entusiasmante. Un popolo che non desidera occupare spazi di potere, ma sentire e donare la gioia del Vangelo.

    Il Santo Padre ha fatto due riferimenti al tempo, curiosi, ma utili al nostro cammino di popolo. Quel “la nebbia se ne è andata”, detto in piazza, per riaffermare la bellezza di essere insieme, di credere insieme, di servire insieme. E nell’omelia a Monza: “Se continuano ad essere possibili la gioia e la speranza cristiana non possiamo, non vogliamo rimanere davanti a tante situazioni dolorose come meri spettatori che guardano il cielo aspettando che smetta di piovere”. Siamo un popolo, non semplici spettatori.

    don Gianni

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  • Comunità in camminio – 25 marzo 2017

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO
    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 21 domenica 26 marzo 2017

    IL VANGELO E GLI ITALIANI

    L’uomo vive di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio”

    Stando a una recente ricerca del Censis (presentata nell’ottobre 2016) il Vangelo è un illustre “sconosciuto” nella Penisola. Quasi due terzi delle famiglie ammette di tenerne una copia in casa. La metà lo considera fondamentale per il nostro patrimonio culturale. Un terzo se ne dice toccato nell’animo. Ma quando si prova a entrare fra le pieghe delle pagine sacre, l’approssimazione e la confusione regnano sovrane. Il 46% non sa quanti siano i Vangeli canonici; figurarsi se si è chiamati a elencare i nomi dei quattro evangelisti. Oltre il 70% confessa di non leggerlo mai o quasi mai. E, al momento di citare una frase tratta dal Vangelo, appena il 20,9% ne riferisce una: il versetto più evocato è “Beati i poveri in spirito”, seguito dal comandamento dell’amore “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.

    Di fatto i quattro libri su Gesù sono una sorta di soprammobile da tenere nel salotto, ma non da aprire: solo l’11% li legge spesso, mentre il 37,2% li sfoglia a volte. E dire che il 62% degli italiani ritiene che i valori del Vangelo valgano per tutti, anche per i non credenti. E solo un limitato 20% ha un atteggiamento freddo o di indifferenza verso la Scrittura.

    Eppure nel Vangelo – in quel piccolo libro che ha donato all’Occidente la profondità abissale della semplicità narrativa – è presente la grammatica di un linguaggio universale, che permette all’uomo di riconoscere e annunciare la propria umanità.

    (da Avvenire)

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  • Comunità in cammino 19 marzo 2017

    COMUNITÀ PASTORALE  SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 20 domenica 19 marzo 2017

    papa-in-brianza

    Con gioia accogliamo papa Francesco, che viene a visitarci. Viene come vescovo di Roma, cioè come colui che presiede alla carità di tutte le Chiese, per rinnovare i legami che ci uniscono alla Chiesa tutta e confermarci nella fede come figli e fratelli. Saremo così incoraggiati a essere discepoli missionari nella testimonianza della nostra fede. La nostra Chiesa ambrosiana è un popolo numeroso dove migliaia di uomini e donne sono impegnati sul territorio: parrocchie, scuole, ospedali, centri culturali, opere caritative e di vicinanza ai poveri, oppure inseriti nelle condizioni comuni del vivere. In particolare le parrocchie compongono la struttura pastorale più prossima alla vita della gente, come scrive il papa: “La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione”.

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  • Comunità in cammino 12 marzo 2017

    basilicaCOMUNITÀ PASTORALE SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO
    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 19 domenica 12 marzo 2017

    PENITENZE COSTRUTTIVE

     In talune riunioni i responsabili, parroci compresi, enunciano solennemente: “si accetta ogni critica, purché costruttiva”. Potremmo esercitarci a immaginare anche penitenze costruttive, non per eludere quelle tradizionali, ma osservando che talvolta ci si dedica con tenacia a rinunce clamorose, specialmente in quaresima, e si trascura l’essenziale. Penitenza costruttiva è perciò ripensare ai gesti di sempre per verificare se esprimano davvero ciò che significano.

    Cominciamo per esempio a considerare la partecipazione alla liturgia, specie domenicale. Vi sono persone che ritirano il foglietto della Messa, lo utilizzano per seguire con maggiore attenzione la Parola, sanno distinguere le parti della celebrazione, partecipano ai canti, pronti a canticchiarne il testo anche quando non ne conoscono bene la melodia; c’è chi persino ritira il libro dei canti, e, nei giorni feriali, l’antifonale, e si accompagna alla preghiera corale.

    Ecco, questo è il punto: la preghiera liturgica non è una somma di devozioni individuali, ma un gesto corale, una reciproca testimonianza di quanto si creda in ciò che si dice e si fa insieme, un’esperienza di popolo. Ma non raramente misteriose congiunzioni astrali sembrano paralizzare voci, mani, occhi e corpi (speriamo non menti e cuori). Non sarebbe una penitenza costruttiva vincere qualche pigrizia e vivere meglio una liturgia corale, vincere l’individualismo e sentirsi partecipi di un popolo di credenti?

     don Gianni

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  • Comunità in camminio – 5 marzo 2017

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    Anno 15 – Numero 18 domenica 5 marzo 2017

    PERCHÉ “MOMENTO FAVOREVOLE”?

    Scrive san Paolo nella lettura che apre la Quaresima: “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”. Gli fa eco papa Francesco: “La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina” (Messaggio per la Quaresima 2017).

    Già il programma quaresimale distribuito all’intera Comunità pastorale suggerisce i “mezzi” per vivere la quaresima: ascolto, preghiera, digiuno, solidarietà; ma occorre approfondire anche il senso di questo tempo della fede.

    Perché è momento favorevole? Per intensificare la vita dello spirito, secondo il papa; per vivere più intensamente “l’esistenza in Cristo”; per prepararsi alla Pasqua. L’annuncio dell’apostolo ci svela un dono: da Dio proviene l’occasione di un momento favorevole per rientrare in noi stessi, revisionare gli orientamenti e le realizzazioni della nostra esistenza, predisporre strumenti di rinnovamento, convertirci e cioè volgere lo sguardo a Dio e sentirlo vicino.

    Intensificare la vita dello spirito” o “vivere in Cristo” non è schizzare verso dimensioni astratte della fede, ma rivisitare il progetto di Dio sull’umanità, allontanarsi da ingiustizie ed egoismi, ritrovare il volto del fratello, ristabilire la pace. Chi vive “nello spirito” sa trasformare persino il mondo, cominciando dalle opere e dalle relazioni quotidiane. Così il momento favorevole si estende, coinvolge altri e permette anche a loro di ricevere e vivere questo dono.

    don Gianni

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  • Comunità in cammino – domenica 26 febbraio 2017

    COMUNITÀ IN CAMMINO

    Anno 15 – Numero 17 domenica 26 febbraio 2017

    SANTA TERESA DI GESÙ BAMBINO – DESIO

    NOTIZIARIO SETTIMANALE DELLA PARROCCHIA SS. SIRO e MATERNO

    170226 notiziario

    IL PAPA A MILANO

    Chiesa della misericordia e Chiesa in uscita

    La visita del papa a Milano è un avvenimento che non toccherà solo i luoghi e le persone che gli andranno incontro: in questi grandi eventi centinaia di migliaia di persone si aggregano attorno a lui, ma solo qualche decina può davvero “vederlo fa vicino”.

    La visita toccherà il cuore di ciascuno di noi battezzati per verificare come appartiene alla Chiesa, di cui il Papa è pastore universale come successore di Pietro. Chiesa che non è semplicemente organismo o istituzione, ma anzitutto popolo di Dio, comunità di uomini e donne credenti animati dallo Spirito di Gesù e dalla fraternità del Vangelo. In tale quadro, papa Francesco ci invita a essere oggi Chiesa della misericordia e Chiesa in uscita.

    Chiesa della misericordia, cioè trasparenza di Gesù che salva il mondo partecipando alle paure e alle nostre sofferenze e paure, si affianca a ogni croce e offre perdono per ogni peccato.

    Chiesa in uscita, cioè popolo che vive nella città e cerca di dare un’anima nuova e profonda al mondo di oggi: alla famiglia e al lavoro, allo studio e alla cultura, al divertimento e all’amicizia, alla sofferenza fisica e interiore, alla nascita e alla morte.

    Il Papa lo vedremo di persona o forse solo in televisione, ma potremo ascoltarlo con il cuore, per sentirci nuovamente incoraggiati e convinti a percorrere speditamente le vie del Vangelo.

     don Gianni

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