Categoria: SS. Siro e Materno

  • Notiziario BVI marzo aprile 2015

    BVI-logoVivere la settimana santasolo-insieme

    Ma che cosa può voler dire vivere la Settimana Santa per noi? Che cosa significa seguire Gesù nel suo cammino sul Calvario verso la Croce e la Risurrezione?

    Nella Settimana Santa noi viviamo il vertice di questo disegno di amore che percorre tutta la storia dei rapporti tra Dio e l’umanità. Gesù entra in Gerusalemme per compiere l’ultimo passo, in cui riassume tutta la sua esistenza: si dona totalmente, non tiene nulla per sé, neppure la vita. Gesù si è consegnato volontariamente alla morte per corrispondere all’amore di Dio Padre, in perfetta unione con la sua volontà, per dimostrare il suo amore per noi. Sulla croce Gesù «mi ha amato e ha consegnato se stesso per me». Ciascuno di noi può dire: Mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.

    Che cosa significa tutto questo per noi? Significa che questa è anche la mia, la tua, la nostra strada. Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù non solo con la commozione del cuore; vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di portare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!

    Vivere la Settimana Santa è entrare sempre più nella logica di Dio, nella logica della Croce, che non è prima di tutto quella del dolore e della morte, ma quella dell’amore e del dono di sé che porta vita. E’ entrare nella logica del Vangelo. Seguire, accompagnare Cristo, rimanere con Lui esige un “uscire”, uscire. Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio.

    La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, ed “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione.

    Auguro a tutti di vivere bene questi giorni seguendo il Signore con coraggio, portando in noi stessi un raggio del suo amore a quanti incontriamo.

    Don Gì

    Appuntamenti

    Lunedì santo 30 marzoOre 16.50: catechesi 4° elem. Ore 18.30 incontro adolescenti di 1-3° sup.
    Martedì santo 31 marzoOre 16.50 : catechesi della V elementare.
    Mercol santo 1° aprileOre 18.30 PREGHIERAquaresimale in piazza per adolescenti, giovani e adulti
    Giovedì santo 2 aprileore 17.00 S Messa con lavanda dei piedi in Basilica.
    Venerdì santo 3 aprileVia Crucis ragazzi al mattino. Pasto povero a mezzogiorno. Alla sera VIA CRUCIS per le vie della città
    Sabato santo 4 aprile
    Domenica 5 aprile

    Domenica di risurrezione

    Lunedì 6 aprile

    Pellegrinaggio diocesano 14enni a Roma. Oratorio Chiuso

    Martedì 7 aprile

    Pellegrinaggio diocesano 14enni a Roma. Oratorio Chiuso

    Mercoledì 8 aprile

    Pellegrinaggio diocesano 14enni a Roma. Oratorio Chiuso

    Giovedì 9 aprileore 16.50: catechesi 2° elementare.
    Venerdì 10 aprileOre 16.50: catechesi 3° elem; ore 18.30 catechesi preado (1°- 2°-3 m).
    Sabato 11 aprile

    GIORNATA dello SPORT in ORATORIO (cfr avviso qui in seguito)

    Domenica 12 aprile

    Alle ore 11.15 nella Chiesa di S Giovanni Battista S Messa di professione di Fede per i ragazzi di 3° media delle cinque Parrocchie di Desio

    Lunedì 13 aprileOre 16.50: catechesi 4° elem. Ore 18.30 incontro adolescenti di 1-3° sup. alla sera alle ore 21 per 18/19enni inizio Corso sulle dipendenze
    Martedì 14 aprileOre 16.50 : catechesi della V elementare.
    Mercoledì 15 aprile
    Giovedì 16 aprileore 16.50: catechesi 2° elementare.
    Venerdì 17 aprileOre 16.50: catechesi 3° elem; ore 18.30 catechesi preado (1°- 2°-3 m).
    Sabato 18 aprile

    Alle ore 18.30 in Basilica S Messa di “patto educativo” per i preadolescenti di 1° media delle cinque parrocchie di Desio

    Domenica 19 aprile

    RITIRO SPIRITUALE in Oratorio, dal mattino al pomeriggio in preparazione alla Messa di 1° Comunione per genitori e ragazzi di IV elem anche di S Giorgio.

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  • Comunità in cammino Pasqua 2015

    logo-cic-basilicaComunità Pastorale S. Teresa di Gesù Bambino

    Comunità in cammino

    Notiziario della parrocchia SS. Siro e Materno in Desio – Anno 13 numero 15 – Domenica 29 marzo 2015

    Aprirsi alla Pasqua

    Entrando nella Settimana Santa (nel Rito Ambrosiano è chiamata “Autentica”), ci facciamo accompagnare ancora dal monaco benedettino P. Anselm Grun per ravvivare in noi sentimenti adatti a vivere con autenticità la Pasqua, centro e vertice di tutte le feste cristiane.

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  • Comunità in cammino 270

    Riportiamo integralmente la lettera con cui il Cardinale Scola esprime la sua partecipazione al dolore che ha colpito i familiari di Giuseppina Biella, vittima della brutale e folle ferocia dei terroristi autori della strage di Tunisi. La lettera ci riguarda, sia per il valore in sé del testo sia, in particolare, perché la Signora Giuseppina è sorella del Dott. Luciano Biella,  nostro concittadino e parrocchiano della Basilica. Essendo vicini alla sofferenza di questa famiglia, assicuriamo il nostro fraterno ricordo nella preghiera.

    lettera-condoglianze

     

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  • Notiziario oratorio BVI 22 febbraio 2015

    oratorio-bvi-2015-02-21

    Anno ORATORIANO 2014-2015 febbraio-marzo 2015

    Per tutte le notizie: www.oratoriobvidesio.it

    Ancora una parola sul tempo prezioso che la liturgia ci propone

    La Quaresima sarà all’insegna della speranza e dell’ottimismo, perché il male del mondo può davvero essere sconfitto (gli orrori del terrorismo con le sue vittime innocenti che continua ad insanguinare dall’inizio dell’anno); anche il male che noi stessi procuriamo può essere allontanato dalla nostra vita e rifiutato da parte nostra con sempre nuovi «affondi»; persino la tentazione può essere superata, se davvero facciamo come il Signore, ci rendiamo forti con la preghiera, il digiuno e la carità e impariamo a fidarci e ad affidarci all’Altro e agli altri!

    Sì la PREGHIERA, quella personale e quella COMUNITARIA!!! (avete visto che riproponiamo l’esperienza della preghiera vissuta nella missione giovani?!?); il DIGIUNO (la Chiesa nella sua saggezza ci consegna la tradizione del digiuno il 1° e ultimo venerdì di quaresima e il magro in ognuno di essi), e può essere la rinuncia a ciò che non è del tutto essenziale o perfino superfluo. Infine la CARITA’ che non deve esser fatta solo nella direzione di una povertà materiale, ma oggi è necessaria anche verso una povertà spirituale, educativa, familiare e relazionale…

    Gli incontri di Gesù che sono al centro del tempo di Quaresima ambrosiano (con la samaritana, con i giudei che si credono suoi discepoli, con il cieco nato, con Marta e Maria) ci aiuteranno a comprendere che davvero si può cambiare e si può lottare se si ha il cuore aperto alla relazione, se si compie la scelta libera di credere e davvero «ci si schiera» decisamente con Gesù e con la comunità dei suoi discepoli, esercitando a pieno titolo ciò che, in un certo senso, è stato «passato» alla Chiesa e che consiste nel «vincere il malecon il bene».
    Don Gì

    APPUNTAMENTI

    Lunedì 23 FEBBRAIO

    • Ore 16.50: catechesi 4° elem e Ore 18.30 incontro adolescenti di 1-3° sup.
    • ore 21. Catechesi 18/19enni

    Martedì 24 febbraio

    Ore 16.50 : catechesi della V elementare.

    Giovedì 26 febbraio

    ore 16.50: catechesi 2° elementare.

    Venerdì 27 febbraio

    Ore 16.50: catechesi 3° elem; ore 18.30 catechesi preado (1°- 2°-3 m).

    Sabato 28 febbraio

    Ore 9.30 a S Giovanni Battista inizio del Ritiro Spirituale per la III media di tutte le parrocchie di Desio.

    Ore 9.30 i genitori hanno l’incontro

    Ore 14.30 prove coro S Chiara.

    Domenica 1° marzo

    ore 10.00 S Messa in Basilica .

    Ore 11.00 nella Chiesa dell’Oratorio 3° catechesi sulla Messa per fanciulli di IV elem e genitori con possibilità di pranzo al sacco. Pomeriggio animazione con la MESSA in ONDA.

    Ore 17.00 gli adolescenti di 1° sup nell’Oratorio di Muggiò partecipano al
    progetto educativo per ANIMATORI.

    Lunedì 2 marzo

    Ore 16.50: catechesi 4° elem. Ore 18.30 incontro adolescenti di 1-3° sup. ore
    21. Catechesi 18/19enni

    Martedì 3 marzo

    Ore 16.50 : catechesi della V elementare.

    Giovedì 5 marzo

    ore 16.50: catechesi 2° elementare.

    Venerdì 6 marzo

    Ore 16.50: catechesi 3° elem; ore 18.30 catechesi preado (1°- 2°-3 m)

    Sabato 7 marzo

    Dalle ore 8.30 nel parcheggio del supermercato POzzoli di Via Mascagni i
    nostri ragazzi partecipano alla raccolta Caritas di generi alimentari.

    Domenica 8 marzo

    Ore 10.00 S Messa. Pomeriggio animazione Messa in Onda. Ore 17.00 gli
    adolescenti di 2° e 3° sup nell’Oratorio di S Giovanni B partecipano al progetto educativo per ANIMATORI.

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  • Comunità in cammino 22 febbraio 2015

    COMUNITÀ PASTORALE S. TERESA DI GESU’ BAMBINO

    NOTIZIARIO QUINDICINALE DELLA PARROCCHIA S.S. SIRO E MATERNO IN DESIO

    Anno 13 – Numero 12 Domenica 22 Febbraio 2015

    QUARESIMA, TEMPO DI “PENITENZA” E “CONVERSIONE”

    Due parole spesso fraintese. Per intenderle bene ci facciamo aiutare dalla riflessione di Anselm Grun, monaco benedettino tedesco.

    PENITENZA

    La Quaresima si chiama anche tempo di penitenza verso la Pasqua. La parola penitenza è associata spesso a significati negativi, che collegano penitenza con opere penitenziali, con tristezza, pentimento e contrizione. Di per sé il termine “espiare” indica originaria-mente: ‘rendere puro’, ‘riparare’, ‘risanare’. La quaresima quindi è un tempo nel quale cerchiamo di fare meglio del solito. Durante la vigilia della quaresima i monaci cantano un inno che descrive in immagini mirabili il senso proprio della quaresima: “Il corpo viva con moderazione, lo spirito sia vigile e schietto, così che il cammino in questo tempo sia passaggio alla risurrezione. Dio ha creato questi giorni per salvare la terra. Ora noi scorgiamo dei segni, quanto è terreno diventa un’immagine; poiché il corso dell’anno, dopo il ghiaccio e le notti invernali, lascia che la primavera prepari la terra per la Pasqua”. Con la quaresima Dio non vuole salvare solamente il cuore umano, ma tutta la terra.. Egli vuole preparare noi e il mondo intero per la Pasqua, perché la vita, che Dio in origine ha destinato a noi, fiorisca di nuovo. Quanto noi possiamo compiere perché venga la Pasqua, la tradizione lo ha descritto con la penitenza. Noi colleghiamo la penitenza per lo più con qualche opera di rinuncia, ma propria-mente la penitenza consiste nel fatto che viviamo la nostra vita in modo più attento e vigile, che compiamo il nostro lavoro meglio del solito, che preghiamo in modo più intenso, che attendiamo alle nostre relazioni in modo più consapevole e viviamo totalmente il momento presente. La quaresima ci invita a legare nuovamente il nostro cuore a Dio in modo consapevole e a trascorrere la nostra vita quotidiana a partire da Dio. Penitenza significa: ristabilire e guarire. La nostra vita è abbastanza spesso una vita guasta, una vita che si fa condizionare dalle ferite. Nella quaresima possiamo guardare le nostre ferite e tenderle a Dio. In questo modo possono essere guarite. Se noi veniamo guariti, se diventiamo sani e integri, allora anche dalla nostra vita scaturirà benedizione e salvezza per altri.

    CONVERSIONE

    La conversione è un altro modo per parlare della penitenza. La parola italiana ‘convertire’ traduce il latino convèrtere, che significa invertire, cambiare direzione. La parola si riferisce a una strada dalla quale si torna indietro. Spesso percorriamo strade false e sbagliate. La quaresima ci invita a considerare in modo più attento le nostre strade. Dove sto andando? Che strada sto percorrendo? La strada porta avanti?
    E’ la strada giusta? Soprattutto, sono in marcia oppure sto fermo e non faccio passi avanti? Qual è il mio cammino interiore? Di tanto intanto dobbiamo controllare le nostre strade. Ci fermiamo e ci domandiamo se vale la pena andare avanti. Se abbiamo capito che si tratta di una strada sbagliata o di una deviazione oppure di un vicolo cieco, allora dobbiamo tornare indietro per trovare la strada che conduce alla mèta, alla mèta della nostra umanizzazione e a Dio, la mèta ultima del nostro cammino. Da sempre la strada è un simbolo primordiale della vita umana. Luca negli Atti degli Apostoli chiama la fede cristiana la “nuova via”. E’ una strada che apre nuovi orizzonti e ci introduce in una nuova vitalità. Gesù parla della strada larga che porta alla rovina e della strada stretta sulla quale noi troviamo la vita. La strada larga è la strada che tutti percorrono. Non si danno pensiero, fanno quello che fanno tutti. Caminano seguendo la massa: secondo i massmedia, secondo l’opinione altrui. La strada stretta è la strada fatta solo per me. Trovarla costa un po’ di fatica. Devo domandarmi quale sia la mia vocazione interiore. Qual è la mia forza? Cosa voglio realizzare in questo mondo? Quale traccia voglio incidere per il mio cammino di vita in questo mondo? Sto seguendo la mia traccia di vita o quella di altri? La quaresima ci invita a trovare a strada sulla quale possiamo realizzare la forma originale che Dio ha pensato per noi. Può essere che dalla strada che stiamo percorrendo dobbiamo tornare indietro per trovare la nostra strada. Una simile conversione interiore può aver luogo se abbiamo il coraggio di starcene in silenzio. Allora ciò che abbiamo represso viene a galla…Diventa in noi visibile l’immagine divina originaria e autentica.

    APPUNTAMENTI IN VISTA

    DOMENICA 22 FEBBRAIO – DOMENICA ALL’INIZIO DI QUARESIMA

    Letture del giorno: Is 57,15-58,4a; Sal 50; 2Cor 4,16b-5,9; Mt 4,1-11
    Ore 15,30: presso la Parrocchia della Taccona a Muggiò, incontro decanale dell’Azione Cattolica sulla figura del nuovo beato Paolo VI, tenuto dal prof. Marco Vergottini.

    Al termine di tutte le S. Messe: rito dell’IMPOSIZIONE DELLE CENERI

    LUNEDI’ 23 FEBBRAIO

    Ore 21,00: in Basilica, iniziano gli Esercizi Spirituali serali (in contemporanea in tutte le Parrocchie) sul Discorso della Montagna: “dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” 1a sera: La nuova giustizia; la ricerca del vero tesoro (Mt. 5,20; 6,19-24).

    MARTEDI’ 24 FEBBRAIO

    Ore 21,00: in Basilica, gli Esercizi Spirituali serali (in contemporanea in tutte le Parrocchie); 2a sera: “Cercare prima il Regno e affidarsi allaProvvidenza (Mt. 6,25-34).

    MERCOLEDI’ 25 FEBBRAIO

    Ore 15,30: presso “Il Centro” il Movimento Terza Età si ritrova per assistere ad un interessante documentario realizzato dal sig. Magni: “Alla scoperta del Salento”.
    Ore 21,00: in Basilica, gli Esercizi Spirituali serali (in contemporanea in tutte le Parrocchie); 3a sera: “Non fare opere buone per essere ammirati dagli uomini” (Mt. 6,1-6.16-18).

    GIOVEDI 26 FEBBRAIO

    Ore 21,00: in Basilica, gli Esercizi Spirituali serali (in contemporanea in tutte le Parrocchie); 4a sera: “La preghiera-compendio del Vangelo: Il Padre nostro” (Mt. 6,7-15).

    VENERDI’ 27 FEBBRAIO

    Ore 21,00: in Basilica, conclusione unitaria per tutte le Parrocchie degli Esercizi Spirituali serali; 5a sera: “Essere veri figli del Padre: non giudicare e amare meglio di pagani e pubblicani” (Mt. 7,1-5; 5,43-48).

    SABATO 28 FEBBRAIO

    Ore 10,00: presso l’aula magna dell’ospedale di Desio (fino alle ore 12,00), convegno al quale sono invitati a partecipare i volontari del mondo della sofferenza, con la relazione del Dr. Enrico Planca, primario di cardiologia.
    Ore 21,00: presso il teatro de “Il Centro”, spettacolo dal titolo: “TRI SURELL” di Sergio Cappelletti, presentato dalla Compagnia “Diego Fabbri” di Veduggio.

    DOMENICA 1 MARZO – SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

    Letture del giorno: Dt 5,1-2. 6-21; Sal 18; Ef 4,1-7; Gv 4, 5-42
    Ore 9,00: presso il Polo Pastorale San Bernardo in via Venezia a Nova Milanese si terrà la “GIORNATA DI RIFLESSIONE PER FAMIGLIE” per tutto il Decanato, come momento formativo e di preghiera per la Quaresima.
    Ore 17,00: presso “Il Centro”, incontro del Gruppo U.N.I.T.A.L.S.I.

    LUNEDI’ 2 MARZO

    Ore 21,00: presso il teatro “La Campanella” in piazza S. Anselmo IV a Bovisio Masciago, proposta per il Decanato di Desio con il secondo degli incontri verso: “EXPO 2015 – NUTRIRE IL PIANETA” con la relazione sul tema: “I paradossi del cibo e gli stili di vita” a cura della Dott.ssa Chiara Tintori, docente di Politica dell’Ambiente presso l’Università statale di Milano.
    Anno13 Numero12 Pagina 4

    MARTEDI 3 MARZO

    Ore 21,00: presso la sala Castelli de “Il Centro” si riunisce il Consiglio Pastorale Cittadino.

    MERCOLEDI’ 4 MARZO

    Ore 15,30: presso “Il Centro” il Movimento Terza Età si ritrova con don Paolo Ferrario per ascoltare riflessioni e propositi sul cammino quaresimale che ci conduce alla Pasqua di Risurrezione.

    VENERDI’ 6 MARZO

    Ore 17,00: presso le Ancelle della Carità a Desio, incontro annuale di conoscenza e di preghiera rivolto agli insegnanti di religione, con la relazione di Mons. Gianni Zappa.
    Ore 21,00: presso la Chiesa della Parrocchia di S. Giovanni Battista, I incontro dei QUARESIMALI 2015 sul tema: “NUTRIRE IL PIANETA: PANE PER TUTTI” con la guida di Don Walter Magnoni sul testo della Bibbia “Gn 2,15: contro lo sfruttamento della terra”.

    DOMENICA 8 MARZO – TERZA DOMENICA DI QUARESIMA

    Letture del giorno: Es 32,78-13b; Sal 105; 1Ts 2,20-3,8; Gv 8,31-59

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  • VIII Rassegna Teatrale “Al Centro della Scena” 2015

    VIII Rassegna Teatrale “Al Centro della Scena” 2015

    Data

    28 febbraio ore 21.00

    18 Aprile ore 21.00

    9 maggio ore 21.00

    Titolo

    Tri surell

    Il mistero verde di Skid Row

    Le piccole volpi

    Nome compagnia

    Compagnia teatrale Diego Fabbri Veduggio

    Giovani Gruppo Teatro Sonia Bonacina

    Desio

    Gruppo Teatro Sonia Bonacina

    Desio

    autore

    Sergio Cappelletti

    di Giuseppina Mellace e Laura Colasanti

    Lillian Hellman

    traduttore

    Ada Salvatore

    Atti

    3

    3

    3

    durata

    2 ore

    2 ore

    2 ore

    Musiche

    Di scena

    Alan Menken

    Di scena

    Referente

    Gianni Trezzi 0362910138

    Giorgio Como 3405244790

    Giorgio Como 3405244790

    Una vedova che non rimpiange il ‘fu’ coniuge, trovando nuova linfa nella rinnovata esistenza, vive con due sorelle che invece -ognuna per proprie ragioni- rimpiangono il ‘fu’ cognato. Tra invidie reciproche , astio e femminea rivalità, alla fine della fiera scopriranno che hanno avuto qualcosa (o qualcuno?) in comune. Una pianta che “cresce” davvero in scena; una storia d’amore tra la commedia e l’horror che, un grande spettacolo ricco di effetti e sorprese dove si ride e si vive una irrefrenabile suspense comica. La storia è surreale ed il protagonista maschile passano attraverso una profonda metamorfosi: il povero, giovane ed imbranato garzone Seymour, scopre grazie ad una pianta extraterrestre come diventare ricco, famoso ed amato. Scoprirà però che c’è anche un prezzo da pagare per tutto questo e sarà messo di fronte alla sfida tra l’intensità dei propri desideri e la propria spregiudicatezza.Dramma critico e spietato di una ricca famiglia del profondo Sud degli Stati Uniti all’inizio del Novecento. Il richiamo biblico agli animali voraci e distruttori, cui la vicenda si intitola è più che giustificato se si considera il quadro parentale e sociale, dove a dominare in modo assoluto è l’avidità di guadagno, sfrenata al punto da travolgere i limiti del perbenismo ufficialmente professato. Una pièce quanto mai attuale proposta con il solito garbo dal GTSB

    Posto unico €10 .

    I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro “Il Centro”, Via Conciliazione 17 a Desio : il Sabato dello spettacolo dalle ore 18.00 alle ore 20.45.

    Per informazioni www.gtsoniabonacina.itinfo@gtsoniabonacina.it 0362630274

  • Comunità in cammino 2015-02-08

    NOTIZIARIO QUINDICINALE  DELLA  PARROCCHIA  S.S. SIRO E  MATERNO IN DESIO

    Anno 13 – Numero 11 – Domenica  8 Febbraio 2015

    logo-cic-basilica“QUALE SOLIDARIETA’ PER UN’ECOLOGIA UMANA?”

    8 Febbraio – Giornata della solidarietà 2015: condividere per moltiplicare.

    La Giornata della solidarietà di quest’anno (che celebriamo in questa Domenica) è stata lanciata dalla Diocesi come un’occasione per prepararsi già all’imminente appuntamento di Expo 2015.

    Questione ecologica e rispetto dell’ambiente sono stati temi molto cari a Benedetto XVI.  Nell’enciclica Caritas in veritate invocava un ruolo pubblico della Chiesa per far valere questa responsabilità per il creato: difendere la terra, l’acqua, l’aria come doni della creazione, appartenenti a tutti; e soprattutto difendere l’uomo contro al distruzione di se stesso.

    Il mondo nel quale abitiamo richiede di saper leggere il “libro della natura” in tuto ciò che serve per vivere e far vivere, in tutto ciò che gustiamo con il piacere degli occhi, della bocca, del corpo intero:  tutto è più di una risorsa di materiali. Tutto è parola creata rivoltaci dal Creatore.

    Il primo che parlò di ecologia umana fu Paolo VI, in un’udienza del 1973; gli fece eco con forza raddoppiata Giovanni Paolo II.  Benedetto XVI ripropone questa ricchissima intuizione: l’ecologia dell’ambiente è collegata a doppio filo con l’ecologia umana Ciò significa che la radice del dissesto ambientale è in buona parte «effetto» dello squilibrio dell’uomo. L’inquinamento della mente, del cuore e dello spirito sprigiona effetti avvelenanti sull’aria e sull’acqua; l’armarsi degli animi devasta attraverso le armi; l’insaziabilità di pochi scatena dinamiche perverse di povertà. Su questa scia, nella «Evangelii Gaudium», papa Francesco ha denunciato la cultura dello scarto e la globalizzazione dell’indifferenza (53-54).

    In un periodo in cui tutte le comunità vivono la presenza di persone disoccupate, è opportuno anche iniziare un discernimento comunitario in cui interrogarsi su eventuali iniziative da attuare per sostenere e non lasciare sole le persone senza un lavoro. Oltre la fondo diocesano, è stata avviata un’iniziativa anche a livello locale in occasione del 50° anniversario di ordinazione del Prevosto, che ha già dato il via a significativi interventi concreti di aiuto ad alcuni disoccupati, soprattutto sostenendo cammini finalizzati a un possibile reinserimento nel mondo del lavoro.

    Nuove iniziative inoltre si stanno approntando anche in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

    Su queste tematiche sarà impostato anche il Quaresimale della nostra Comunità Pastorale cittadina.

    “PRESENZA CHE ACCOMPAGNA”
    11 febbraio: Giornata mondiale del malato

    La data tradizionale è quella indicata qui sopra, ma è consuetudine della Comunità cristiana di Desio celebrare una S. Messa per l’occasione in un pomeriggio festivo. Perciò questa Domenica, 8 febbraio, alle ore 16.00 in Basilica si terrà una Concelebrazione con i malati della città e sarà preceduta dalla recita del S. Rosario alle ore 15.30.
    S.Giovanni Paolo II, 23 anni fa, istituì questa giornata con molteplici finalità, tra le quali:

    • sensibilizzare il popolo di Dio alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi;
    • coinvolgere in maniera particolare le comunità cristiane nella pastorale sanitaria;
    • richiamare l’importanza della formazione e della crescita spirituale e morale di chi si accosta al malato.

    Nel 2015 vivrà un evento molto importante: il V Convegno ecclesiale Nazionale di Firenze sul tema: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, nel quale si mira a far riconoscere la fede cristiana come sorgente della vita nuova per ogni persona e per l’intera società.

    La Chiesa infatti continua la missione di Gesù: come Lui, siamo inviati ai malati delle nostre comunità per portare loro Parola e cura. Tale prossimità a chi è nella sofferenza diventa oggi sempre più urgente, e papa Francesco ci esorta: “La comunità evangelizzatrice, mediante opere e gesti della vita quotidiana, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la via umana toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo” (Evangelii gaudium, 24).   La prossimità ai malati e alle loro famiglie sul territorio e nelle parrocchie da parte della comunità cristiana è una delle emergenze del nostro tempo e una delle opportunità più significative per vivere il Vangelo di Gesù.

    Per essere sempre meglio PRESENZA CHE ACCOMPAGNA i malati nella loro quotidianità, il Servizio per la Pastorale della Salute ha organizzato degli incontri aperti a quanti sono impegnati nella visita, nell’accompagnamento e nella consolazione di malati e anziani bisognosi di cure sul territorio.
    (per le date e le iscrizioni a questi incontri ci si può rivolgere all’ufficio parrochiale).

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  • Comunità in cammino 2014-01-24

    21-31 gennaio

    Settimana dell’educazione: insieme, costruttori di nuova umanità

    Un’occasione propizia per concentrare l’attenzione sullo stile della «comunità educante» presentata nella Nota pastorale dell’Arcivescovo

    ApprofondiLa Settimana dell’educa-zione che si svolge dal 21 al 31 gennaio 2015 sarà un tempo propizio per considerare con più determinazione la proposta dello stile delle «comunità educanti» presentata nella Nota che l’Arcivescovo ha offerto all’inizio dell’an-no pastorale. Quanti sono impegnati nell’educazione delle giovani genera-zioni all’interno della comunità cristiana sono invitati a considerare in profondità il metodo educativo praticato dal Signore, come modello per una comunione che coinvolge e contagia (cfr La comunità educante, pp. 19-20) e a verificare come le comunità educanti possano essere davvero espressione della Chiesa per i ragazzi e i giovani a loro affidati, facendo riferimento ai «quattro pilastri della comunità cristiana» (cfr pp. 20-22). […]

    Il cuore della questione è la sollecita-zione che viene dall’Arcivescovo quando richiama al fatto che «la comunità sarà davvero “educante” se per primi coloro che la compongono vivono, come sono capaci, la sequela a Cristo come il fattore di conversione permanente nella loro vita, così che l’unità del loro io, necessaria per educare, si faccia sempre più potente. Il compito educativo rappresenta dunque un’occasione im-perdibile per la conversione personale» (La comunità educante, pp. 29-30). Ecco perché la Settimana dell’educazione potrà essere l’opportunità per spazi di preghiera personali e comunitari più dilatati e per momenti in cui la meditazione personale possa sfociare nella condivisione e nella comunicazione fraterna. […]

    Nuovo umanesimo e stili di vita

    La Settimana dell’educazione chiederà inoltre di considerare la sfida del nuovo umanesimo che l’Arcivescovo ha presentato in occasione dell’ultimo Discorso alla città, in particolare quando ha affermato: «La proposta di un nuovo umanesimo non è altro che la capacità insita nella fede cristiana di generare cultura, cioè, di proporre agli uomini e alle donne di ogni tempo, partendo dal loro peculiare contesto storico, sociale e culturale un senso per vivere il quotidia-no» (Angelo Scola, Un nuovo umanesimo, Centro ambrosiano, p. 26). La costruzione di una «nuova umanità» è la sfida che coinvolge la Chiesa italiana in questa seconda parte del Decennio sull’educare, che avrà il suo momento sintetico nel Convegno di Firenze del novembre 2015, intitolato «In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo». A questi temi si collega l’impegno a una riflessione seria sugli stili di vita che vede la nostra Diocesi protagonista in vista di Expo 2015. […]

    Apertura a nuove alleanze educative

    Come sottolineano le Prospettive di Pastorale giovanile (soprattutto nella prima parte) occorrerà far progredire per quanto è possibile la riflessione sul tema dell’apertura a nuove alleanze educative, considerando e coinvolgendo anche soggetti non appartenenti all’ambito ecclesiale. […] Nell’esigenza di stringere nuove alleanze educative si situa il rapporto con i genitori. Facendo riferimento alla Festa della famiglia (che si colloca dentro la Settimana dell’educazione) si possono trovare modalità nuove per una cura delle relazioni con e fra i genitori dei figli che abitano nel nostro territorio

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  • Comunità in cammino 2015-01-10

    APPUNTAMENTI IN VISTA

    DOMENICA 11 GENNAIO – BATTESIMO DEL SIGNORE

    Ore 15,30: presso la Parrocchia di S. Giovanni Battista: incontro formativo per soci e simpatizzanti dell’Azione Cattolica cittadina sulla terza scheda dell’itinerario: “Vita d’Autore: Affidabili..”

    MERCOLEDI’ 14 GENNAIO

    Ore 21,00: presso la casa “Città sul Monte” (ex villa Solaro) in via S. Pietro n. 20, incontro di preghiera e di riflessione per coloro che vivono un’esperienza di separazione o di divorzio sul testo del Vangelo di Matteo (Mt 6,19-34).

    GIOVEDI’ 15 GENNAIO

    Ore 21,00: in Basilica, serata di EMMAUS: ADORAZIONE EUCARISTICAcittadina.

    DOMENICA 18 GENNAIO – SECONDA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA
    GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

    Letture del giorno: Is 25,6-10a; Sal 71; Col 2,1-10a; Gv 2,1-11

    Ore 9,00: presso la Parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo a Desio, incontro delle “FAMIGLIE INSIEME”

    INIZIO SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

    LUNEDI’ 19 GENNAIO

    Ore 21,00:presso la Parrocchia di San Francesco a Muggiò (via C. Battisti n. 26), MARCIA DELLA PACE per il Decanato di Desio (ritrovo ore 20,45).

    MARTEDI’ 20 GENNAIO

    Ore 21,00: presso la sala Castelli de “Il Centro” si riunisce il Consiglio Pastorale Cittadino.

    GIOVEDI’ 22 GENNAIO

    Ore 21,00: presso la sala Castelli de “Il Centro” si riunisce il Consiglio Pastorale Decanale.

    VENERDI’ 23 GENNAIO

    Ore 21,00: presso la Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo a Desio, a cura della Comunità Pastorale, sesto incontro di “GERICO – 2” con la riflessione che questa sera la per tema: “I VIZI CAPITALI: LA SUPERBIA”.

    DOMENICA 25 GENNAIO – SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

    Letture del giorno: Is 45,14-17; Sal 83; Eb 2,11-17; Lc 2,41-52

    FESTA DELLA FAMIGLIA

    GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA

    Ore 10,00: in Basilica, S. Messa delle famiglie e, nel pomeriggio in Oratorio, animazione con giochi e intrattenimento.

    Ore 11,30: in Basilica, S. Messa degli anniversari di Matrimonio: sono invitate tutte le coppie di sposi che nel 2015 festeggiano un traguardo significativo della loro vita coniugale.

    2014-11-09 oratorio bvi

  • Comunità in cammino 21 dicembre 2014

    logo-cic-basilicaAnno 13 – numero 8

    Domenica 21 Dicembre 2014

     

    IL NATALE de-centrato

    di Giuseppe Grampa (dal numero di dicembre ’14 de “Il Segno”)

    Ci è familiare il racconto della notte di Betlemme, il presepe che molte case ancora allestiscono ne è una raffi-gurazione piena di fascino.

    Eppure è pagina “dura”, ci porta lontano dalle strade centrali delle nostre città e paesi, illuminate a festa. Il racconto di Natale ci porta fuori, in periferia, lontani dalle luminarie. È vero che l’evangelista Luca colloca l’evento di Betlemme entro le coordinate della storia del tempo e convoca addirittura l’Imperatore quasi testimone inconsa-pevole di quanto sta per narrare.

    Grande è il rischio che il racconto del Natale di Gesù sia inteso come una suggestiva fiaba che incanta i bambini. No, il Natale è evento storico, non registrato nelle storie ufficiali, ma realmente accaduto. Il racconto di Luca non esordisce come tutte le favole («C’era una volta… »), ma con precisi riferimenti storici che permettono di situare quella nascita nella storia dell’umanità.

    Una nascita che addirittura, nel nostro mondo occidentale, determina una svolta nel computo del tempo: stiamo concludendo l’anno 2014 dopo Cristo. Certo, dobbiamo definirlo evento “periferico” rispetto alle storie ufficiali (che proprio non se ne curano),ma non possiamo cancellarlo dalla storia, dalla nostra civiltà, dalla nostra cultura. Nel racconto di Luca c’è una seconda annotazione, a prima vista di poca importanza. Maria partorisce il suo primogenito e, avvoltolo in fasce, lo depone in una mangiatoia perché «non c’era posto per loro nell’albergo». Quello che viene indicato come «albergo» era un vasto cortile con portici coperti di rami e frasche: uomini e animali giacevano sotto quel povero riparo durante la notte. Perché non c’era posto per Maria e Giuseppe in quel luogo? Forse perché era completo e Giuseppe non aveva fatto le prenotazioni? O non era luogo adatto a una donna in procinto di partorire? Oppure l’annotazione di Luca vuol dire che questa nascita non è accolta, anzi è rifiutata.

    L’evangelista Giovanni dice la stessa cosa con maggiore chiarezza e durezza: «Venne nella sua casa, ma i suoi non l’hanno accolto». Di nuovo questa nascita è messa ai margini, è de-centrata, lontana dal centro, spinta alla periferia. Questa nascita che ci incanta sarà in verità un segno di con-traddizione. Davanti a Lui, a questo inerme bimbo deposto sulla paglia della mangiatoia, si deve prendere posizione: per Lui o contro di Lui, per il suo Vangelo o contro. L’incanto della notte di Betlemme è già segnato dal rifiuto, dall’ostilità, fin quando lo butteranno fuori dalla città, di nuovo in periferia, per metterlo a morte. L’ultimo messaggio di questo testo è affidato agli angeli, misteriosi portatori della buona notizia ai pastori: «Pace agli uomini che Dio ama». Seguendo una traduzione errata, per tanto tempo abbiamo detto: «Pace agli uomini di buona volontà». Questa espressione è diventata consueta, ma tra le due traduzioni corre una differenza abissale. Il Natale di Gesù porta la pace di Dio, manifesta cioè la sua benevolenza a tutti gli uomini che sono oggetto dell’amore di Dio.

    È un annuncio che non conosce barriere, che non è riservato a pochi eletti, ma che è invece spalancato per ogni uomo, anche per quanti mettiamo ai margini, alla periferia. L’annuncio del Natale è per tutti, senza esclusioni. E infine l’ultimo tratto caratteristico del Natale, il più importante e decisivo: una nascita, un bimbo avvolto in fasce. Perché Dio sceglie di manifestarsi a noi così? Ecco la risposta che nella notte di Natale del 2006 diede papa Benedetto XVI.

    «Il segno di Dio è la semplicità.
    Il segno di Dio è il bambino.
    Il segno di Dio è che Egli
    si fa piccolo per noi.
    È questo il suo modo di regnare.
    Egli non viene con potenza
    e grandiosità esterne.
    Egli viene come bambino,
    inerme e bisognoso del nostro aiuto.
    Non vuole sopraffarci con la forza.
    Ci toglie la paura della sua grandezza.
    Egli chiede il nostro amore:
    perciò si fa bambino.
    Nient’altro vuole da noi
    se non il nostro amore…
    Dio si è fatto piccolo,
    affinché noi potessimo comprenderlo,
    accoglierlo, amarlo».

    BENEDETTO XVI

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