Comunità in cammino 
Notiziario quindicinale della Parrocchia SS Siro e Materno in Desio
Anno 13 Numero 17 Domenica 26 aprile 2015
IL NUOVO CONSIGLIO PASTORALE
TRA PASSATO E FUTURO
Si ritiene utile portare a conoscenza di tutta la Comunità almeno alcuni passaggi del testo di un’intervista rilasciata dal Prevosto a un periodico locale.
LA FUNZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE NELLA COMUNITÀ CRISTIANA
Ricordiamo che la missione della Chiesa (e quindi anche di ogni comunità locale) è quello di annunciare, celebrare e testimoniare nella storia il Mistero Pasquale, cioè l’amore di Dio per gli uomini, manifestato nella venuta tra noi del Figlio di Dio e culminato nella croce e risurrezione di Cristo. Affinché questa missione sia esercitata in un cammino di partecipazione e corresponsabilità tra tutte le componenti del popolo di Dio, e quindi anche dai laici (che sono i comuni battezzati) insieme ai preti e ai religiosi, in ogni Comunità viene costituito un Consiglio Pastorale che – dopo aver cercato di cogliere la situazione concreta dell’ambiente umano in cui la comunità è inserita – stabilisce gli orientamenti e le linee guida per le varie attività ecclesiali (evangelizzazione, catechesi, liturgia, educazione dei giovani, attività caritative ecc.). La componente laicale, tra l’altro, rappresenta la maggioranza dei membri del Consiglio, e affinché sia il più possibile rappresentativa dell’intera popolazione, i membri vengono eletti nella misura dei 2/3 del totale. E’ bene notare che il Consiglio, una volta costituito, vede articolarsi il suo lavoro anche attraverso le varie Commissioni che si formano al suo interno. Possiamo ricordare, ad esempio, la Commissione Caritas, quella di Pastorale Familiare, di Pastorale Sociale, di Pastorale Giovanile ecc.
I RISULTATI OTTENUTI DAL CONSIGLIO USCENTE
Nei 4 anni in cui ha esercitato il suo mandato, il Consiglio Pastorale uscente ha affrontato diverse problematiche, tutte tendenti – è bene sottolinearlo – a creare una sempre maggiore conver-genza di iniziative tra le 5 parrocchie cittadine, sia nei contenuti che nei metodi. Ciò ha portato ad unificare alcune proposte nell’ambito della catechesi, della formazione e delle celebrazioni, come ad esempio le Giornate Eucaristiche, gli Esercizi spiri-tuali (comuni nel tema e nei tempi) e il cammino unitario della Quaresima, sia negli incontri sia nella scelta del gesto di solidarietà da proporre alla popolazione. Certamente una delle scelte più signi-ficative, che dovrebbe essere ormai nota a tutta la città, è stata l’avvio, nell’ot-tobre di tre anni fa, della “Mensa solidale” per andare incontro alle neces-sità di chi non ha le risorse per garantirsi in modo costante il pasto quotidiano. La Mensa solidale fa seguito a un’altra scelta importante di qualche anno prima e cioè la creazione della “Casa di Mamre”, ossia un appartamento in città per ospitare donne e bambini in emergenza abitativa. Recentemente invece sono stati indetti alcuni incontri dal titolo “Fare Impresa, creare Lavoro”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che hanno dato origine ad alcune opportunità che si stanno ancora sviluppando. Sul versante educativo si sono stabilite insieme anche le tappe dell’Iniziazione Cristiana dei ragazzi con la relativa celebrazione dei sacramenti della Confermazione ed Eucaristia. Un’iniziativa che ha visto una buona partecipazione a livello cittadino è stato anche il percorso delle “Serate di Gerico”, cioè una serie di incontri di catechesi per gli Adulti, con un’impostazione innovativa. Ci sono state senz’altro altre scelte significative, ma ci vorrebbe troppo tempo e spazio per ricordarle tutte.
I PRINCIPALI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO CONSIGLIO PASTORALE
Non dimenticando il fatto che sarà il Consiglio stesso, quello che risulta dalle elezioni di questo 19 aprile, che – dopo aver fatto il punto della situazione attuale – si darà degli obiettivi su cui puntare prioritariamente nel qua-driennio in cui rimarrà in carica, mi sembra di poter indicare a grandi linee qualche orientamento di fondo. Innanzitutto bisognerà intensificare gli sforzi perché la Comunità Pastorale che è stata avviata 5 anni fa e che raccoglie le parrocchie di Desio, diventi una realtà sempre più concreta, non solo, ma anche meglio percepita e assimilata dal comune sentire dei desiani. A questo proposito dovrà acquistare sempre più spessore l’unità della Caritas cittadina (che comunque è già ben avviata). Recentemente è stato stilato anche un progetto intitolato “Diventare Famiglie Cristiane” che andrà riformulato e precisato per diventare al più presto operativo. Rimane comunque un vasto orizzonte che va meglio esplorato e che – in una parola – può essere espresso con le parole di Papa Francesco: “Come la Comunità cristiana di Desio può diventare davvero una «Chiesa in uscita»?” E’ una sfida che sta davanti a tutti noi.
Mons. Elio Burlon (altro…)