Gerico 2015 -2016

Itinerario alla riscoperta della propria fede nell’incontro con le parole del Padrenostro per gustare la bellezza dell’esistenza.

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Il percorso «Gerico» iniziato nel 2013 ha visto la presenza di centinaia di persone accumunate dal gusto di indagare le ragioni del proprio credere.
E’ dunque un itinerario rivolto agli adulti che  desiderano riflettere intorno alla propria fede e dare risposte alle domande di senso che la vita pone   innanzi.
E’ aperto a chiunque, nella speranza di incontrare i genitori (in particolare quelli dell’Iniziazione Cristiana), i fidanzati che si stanno preparando al matrimonio, le coppie di sposi novelli, i ministri della comunione Eucaristica, i catechisti/e, gli operatori del volontariato ecc. e tutti coloro che desiderano una formazione spirituale e culturale.
Gli incontri si svolgeranno in chiesa, al Venerdì sera, secondo il calendario proposto. Dureranno poco meno di un’ora e mezza, e saranno condotti con una modalità dinamica e creativa (video, testimonianze, arte, musica, ecc.). Non è necessario iscriversi, l’ingresso è libero!
Fa  in modo di mettere nella tua agenda questo percorso, magari facendo qualche sacrificio ed organizzandoti con la tua famiglia.

Dove:

 

Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo
Via Santa Caterina 9 – DESIO (MB)
Ingresso libero – ampio parcheggio

Quando:

1. Ven. 23 ottobre: Padre nostro che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome,
                                   STUPORE e DESIDERIO
 2. Ven. 6 novembre: Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
                                   COSA VUOLE DIO ?
 3. Ven. 20 novembre: Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
                                   LA CONCRETEZZA DELLA VITA
 4. Ven. 18 dicembre: E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
                                   PERDONO e MISERICORDIA
 5. Ven. 15 gennaio: E non ci indurre in tentazione,
                                   TENTAZIONE o OCCASIONE ?
6. Ven. 5 febbraio: Ma liberaci dal male.
                                   Il MALE VINTO per un BENE VISSUTO

Per riscoprire appieno la tua fede consigliamo di partecipare a tutti gli appuntamenti.

 

L’icona dell’amicizia

È un’icona del settimo secolo, conservata al museo del Louvre. Essa mostra Gesù che mette il suo braccio sulla spalla di un amico sconosciuto. Con questo gesto, prende su di Lui le colpe, gli sbagli e tutti i pesi che gravano sull’altro. Non è di fronte al suo amico, cammina accanto a lui, l’accompagna.

Questo amico sei tu!

All’epoca si sapeva già che il Cristo non viene a punire l’essere umano. Discende fino al punto più basso della condizione umana. Non lascia riposare su di noi il più piccolo frammento di ciò che ci opprime.

Questo è il nostro augurio per te!

Perché il nome “Gerico”?

Il nome di Gerico è pronunciato Ariha dai palestinesi. Il nome significa “profumato” e deriva dalla parola cananea “Reah”. Il senso è quello che la conoscenza della figura di Gesù sia il “profumo” della nostra esistenza e, di conseguenza, i cristiani siano il profumo della società. Famosa è la Rosa di Gerico: una pianta d’origine desertica detta pianta della resurrezione, che per la sua
caratteristica si chiude a riccio quando è privata d’acqua e si apre e rinverdisce quando viene dissetata. Desideriamo dissetare la nostra sete di appartenenza a Dio, per riscoprire la bellezza della fede e così risorgere nella quotidiana esistenza.

Situata nelle vicinanze del fiume Giordano, Gerico è una città antichissima i cui sono resti più antichi sono quelli di un insediamento che data fino a 8000 anni prima di Cristo. Mentre la riva occidentale del fiume Giordano è per i cristiani il luogo abituale dei pellegrinaggi che commemorano il Battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista.

E’ una delle città più antiche, così come antica è la ricerca della Verità e il desiderio della conoscenza di Dio:

“Tardi ti amai, bellezza tanto antica e tanto nuova”

(S.Agostino)

Gerico è anche il luogo evangelico in cui il Signore Gesù guarì due uomini feriti: Bartimeo, ferito nel fisico dalla cecità, e Zaccheo, ferito nell’animo dai suoi peccati (Lc 18-19) realizzando, in favore di entrambi, il suo ministero di Buon Pastore. Gesù ha “stanato” Zaccheo esaudendo il suo desiderio di “vedere Gesù”. Chiediamo di stanare i nostri nascondimenti e di guarire le nostre ferite del cuore.

“Vogliamo vedere Gesù”! Questo è il nostro rivoluzionario desiderio!

È urgente perciò recuperare il carattere di luce proprio della fede, perché quando la sua fiamma si spegne anche tut te le altre luci finiscono per perdere il loro vigore.
La luce della fede possiede, infatti, un carattere singolare, essendo capace di illuminare tutta l’esistenza dell’uomo.
Perché una luce sia così potente,non può procedere da noi stessi, deve venire da una fonte più originaria, deve venire, in definitiva, da Dio.
La fede nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci chiama e ci svela il suo amore, un amore che ci precede e su cui possiamo poggiare per essere saldi e costruire la vita.
Papa Francesco
(Lumen Fidei n. 4)

 

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