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5 parole per i PreAdo
Il cammino di questo oratorio estivo sta per concludersi: ancora una settimana e i circa 220 ragazzi delle medie, 60 animatori e 35 volontari adulti saluteranno le aule e i campi.
In queste 4 settimane di intenso via vai le esperienze che hanno arricchito i nostri giovani sono state molte: alcuni hanno incontrato i ragazzi della cooperativa Il Seme, altri hanno visitato la RSA giocando e chiacchierando con i suoi ospiti, e tutti hanno ascoltato le parole dei testimoni della comunità Cenacolo, venuti a raccontarci i loro difficili cammini.
Uno dei temi portanti di questa esperienza è stato l’inclusione delle persone disabili, in un percorso che ha portato i ragazzi ad imparare ad accettare le diversità e a riconoscere che queste possono essere una ricchezza e non un limite.
L’hanno ben dimostrato i ragazzi di Calcio Integrato e di BaskIn, che si sono messi in gioco per spiegare ai giovani che uno sport più inclusivo è possibile per tutti e non è certo meno emozionante.
Non sono mancati i giochi, organizzati ogni giorno da arbitri e animatori con grande impegno ed i laboratori organizzati dai volontari adulti: tra un gelato, una partita di palla base e uno scoobydoo, le giornate si sono riempite di risate, divertimento e preghiera.
Cinque le parole che hanno guidato il percorso spirituale dei preadolescenti in queste settimane, con l’aiuto degli educatori: desiderare, silenzio, essenziale, arrendersi e arrivare.
Il cammino continua, anche se settimana prossima l’oratorio estivo si concluderà, ma speriamo di rivederci l’anno prossimo con lo stesso entusiasmo!
Selene Stefanoni educatrice
L’Oratorio estivo 2024 è«ViaVai, Mi indicherai il sentiero della vita»
LUNEDI’ 10 GIUGNO
Uno stuolo di bambini è partito per la grande avventura, un meraviglioso viaggio, anzi un pellegrinaggio, che condurrà centinaia di ragazzi e ragazze a capire che nella vita siamo affiancati dalla presenza del Signore Gesù che ci guida e ci indica il sentiero.
Nella frenesia della vita, fra mille percorsi e anche distrazioni, nel nostro “ViaVai” c’è dunque una mèta e ciascuno può percorrere la sua strada, sapendo che accanto a sé ci sarà sempre Qualcuno. Il Signore ci precede e ci mostra la strada. Nostro Maestro e Compagno di viaggio è Gesù che ci dimostra che il nostro modo di camminare è e deve essere nell’amore, sul suo esempio.
L’oratorio San Giovanni Battista di Desio si racconta, un’esperienza di crescita per circa 220 bambini, 80 animatori e 35 volontari adulti.
Per ognuno di loro partecipare ad un’esperienza di oratorio estivo è l’occasione per allargare i propri orizzonti; è una vera e propria crescita personale e di gruppo, è un’esperienza forte capace di motivare e arricchire ogni persona. I giorni trascorsi insieme hanno trovato e continuano a rivelare una sua valorizzazione in un ambiente educativo che risponde al bisogno di stare in gruppo e allo stesso tempo riconoscersi ed esprimersi come singolo. Qui, ogni giorno, vengono proposti molti laboratori: creativi, sportivi, artistici, musicali, manuali …. dando così ad ognuno la libertà di esprimersi, di consolidare, di stimolare, di sperimentare, di favorire, di potenziare …… oltre ai tanti giochi di squadra e attività di socializzazione, mentre ogni martedì e ogni giovedì è possibile partecipare a una gita di un’intera giornata.
Liliana Ausiliaria Diocesana
I ragazzi delle medie incontrano la Comunità Cenacolo
Si apre il cancello dell’oratorio e in mezzo ai ragazzi che giocano, entra con pazienza un pulmino color panna.
Escono in 4: Giancarlo, Viktor, Raphael e Filippo.
Sono partiti dalla casa della Comunità Cenacolo di Casale Litta (VA). Un piccolo momento di imbarazzo e poi i nostri amici si vedono circondati da volti e saluti curiosi.
Giancarlo fa da fratello maggiore ai tre compagni. I nostri ragazzi si radunano alla voce degli animatori per l’inizio della giornata. Si comincia: inno dell’oratorio VIAVAI 2024, qualche ballo e poi tutti radunati in chiesa. La parola chiave di questa settimana è: “desiderare”.
Che cosa cerchiamo veramente nella vita?
Cerco di dare ai ragazzi qualche indicazione sulla Comunità Cenacolo. È stata fondata da suor Elvira Petrocchi nel 1983 in un casolare diroccato nella zona di Saluzzo (CN).
Nei primi anni di vita religiosa ha sentito forte il grido dei giovani distrutti dalla droga ai quali subito ha aperto il cuore.
Guardiamo un breve video: “questi giovani non mi chiedevano cibo o soldi; mi gridavano: vogliamo vivere!”
E così non ha dato loro solo cibo e occasioni di ripartire, ma la vera vita che è Gesù. Suor Elvira è andata in Cielo lo scorso 3 agosto 2023 lasciando dietro di sé 71 comunità di recupero in 20 Paesi.
Finita la presentazione dell’opera, Raphael, originario dell’Austria, ci racconta della sua esperienza di ragazzo delle medie bullizzato, delle fatiche in famiglia e della caduta nella droga per riempire il vuoto che aveva dentro.
Lo stesso fa Viktor dall’Ungheria.
Un ragazzo gli chiede come ha fatto ad uscirne: dopo alcuni giorni senza dormire a causa delle droghe suo padre lo ha aiutato e portato alla comunità Cenacolo, conosciuta a Medjugorje.
I ragazzi ascoltano e chiedono anche com’è la loro giornata in comunità: preghiera, lavoro, amicizia e apertura a molta provvidenza.
Alla fine mangiamo insieme sotto il tendone. Il pulmino riparte: ci sentiamo più ricchi di Gesù, visitati da una storia di amore vero.
Don Marco
Testimonianze dall’Oratorio Feriale
Siamo alla seconda settimana di oratorio estivo. Vogliamo raccogliere qualche testimonianza di chi si trova sul campo a donare il proprio tempo, la propria disponibilità, e perché no, anche la propria pazienza ai nostri bambini e ai nostri ragazzi che stanno vivendo l’estate nei tre oratori estivi della nostra città. A volte viene da chiedersi “Ma chi te lo fa fare?”. Eppure se ancora ci sono giovani e adulti che lo fanno, qualcosa di importante ci sarà.
Oggi raccogliamo la testimonianza di una volontaria adulta dell’oratorio Beata Vergine Immacolata. Sono pensieri semplici ma che raccontano volti di presenze silenziose e costanti, colonne dei nostri oratori.
“Sembra impensabile che donne e uomini semplici, ogni anno di mettono a disposizione con un occhio di attenzione a quello che accade durante l’oratorio estivo, anche se stanno tirando sù il solito pacchetto di patatine abbandonato.Ma lo si fa con devozione spendendosi al massimo per il servizio per cui siamo stati chiamati o che ci è stato affidato. Per i bambini, per i genitori, per il prete e per l’oratorio.
La gratuità stimola l’amore per tutto questo. È vero, a volte troviamo situazioni che ci indispettiscono. È quasi inevitabile. Ma la perseveranza nel continuare evidenza che la/il volontaria/o è in “continuo in cammino” (tema di quest’anno) verso la generosità, la gratuità e la collaborazione.
A volte potremmo essere un po’ “grezzi”, o non si ha la professionalità di un professore, di una assistente sociale . Ma la disponibilità che si offre con fatica, a volte, è per garantire al meglio la riuscita dell’oratorio estivo. Ringraziamo per questa opportunità e impariamo a crescere insieme. Per questo non si finisce mai.
Una volontaria
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